Vittoria, Ex Distilleria del Consorzio Agrario

Vittoria

Ex Distilleria del Consorzio Agrario

A nord di Via XX Settembre vi sono gli imbocchi della sopraelevata Via Farini (che scavalca la linea ferroviaria che collega Vittoria a Ragusa e a Gela) e della Via Generale Diaz (che si collegano entrambe alla SS 115 nel tratto urbano della Circonvallazione nord di Vittoria). In mezzo a queste due vie vi è posto un grande edificio abbandonato noto come “Distilleria del Consorzio Agrario” (il cui ingresso lo si raggiunge da Via Generale Diaz dalla traversa prima del passaggio a livello sulla linea ferroviaria).

Si tratta di uno stabilimento costruito nel 1907 e affidata al locale “Consorzio Agrario” che si occupava della distillazione delle vinacce (ossia gli scarti della lavorazione del vino, fiorente a Vittoria) principalmente per la produzione di alcool etilico tramite la bollitura delle vinacce in appositi “alambicchi”; tramite un sistema di tubature i fumi sprigionati dalle vinacce si raffreddavano rilasciando alcool etilico puro (oltretutto un procedimento identico viene tuttora utilizzato per la produzione di alcuni liquori). Fu la terza distilleria ad essere costruita a Vittoria dopo quella delle famiglie Ingham e Florio (costruite nei primi anni dell’800 e poste rispettivamente nelle Contrade Burgaleci e Giardinazzo). La distilleria (assieme ad altri impianti simili dislocati all’interno della città vittoriese, di cui vanno citate le distillerie della famiglia Mazza) rimase in funzione fino alla fine della seconda guerra mondiale venendo sostituita da impianti industriali più moderni. Va inoltre detto che a poca distanza sorgeva un’altra distilleria, appartenente alla famiglia Giuffrida (posta a nord della ferrovia tra le Vie Farini e Marangio).

Oggigiorno l’edificio è abbandonato ma vi sono vari progetti per la messa in sicurezza con i relativi restauri per poi essere adibito molto probabilmente a scopi turistico – culturali.

Passiamo alla descrizione della distilleria. L’edificio (costruito come detto prima nel 1907) presenta un tetto spiovente longitudinale e varie aperture rettangolari fungenti da ingressi e da finestre. Al centro vi è un corpo a torre con finestrelle quadrate al cui centro vi è ancora posta l’insegna dello stabilimento, coronata da un frontone triangolare. All’interno dell’edificio vi sono ampie stanze in cui vi era collocato lo stabilimento chimico in cui avveniva la lavorazione delle vinacce. Nel retro è posta una grande ciminiera che convogliava i fumi delle fornaci all’esterno dello stabilimento.

La distilleria la si può visitare (essendo abbandonata) ma per motivi di sicurezza è sconsigliata la visita a chi soffre di disturbi motori o di vari problemi di salute, tenendo conto che gli interno della distilleria potrebbero essere pericolanti; inoltre è vietato vandalizzare l’edificio.

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