Vittoria, Festa di San Giovanni Battista (Festa del Patrocinio – Festa Liturgica – Festa Esterna – Memoria Liturgica del Martirio di San Giovanni)

Vittoria

Festa di San Giovanni Battista
(Festa del Patrocinio – Festa Liturgica – Festa Esterna – Memoria Liturgica del Martirio di San Giovanni)

La festa di “San Giovanni Battista” è la più importante festività sacra di Vittoria poiché è consacrata al “Santo Patrono” della città. Si tratta di una delle più importanti feste patronali della Provincia di Ragusa per la ricchezza di antiche tradizioni che risaltano l’importanza dei suoi riti popolari, ma anche per la fastosità e vivacità dei festeggiamenti in onore del “Santo Precursore” che si conferma come uno dei santi più venerati della provincia ragusana.

“San Giovanni Battista” a Vittoria viene celebrato tre volte in un anno: a Gennaio in cui ricorrono sia la “Festa Liturgica del Patrocinio” che la “Processione invernale” ricadenti rispettivamente l’11 Gennaio e la Domenica limitrofa, il 24 Giugno con la “Festa Liturgica” stabilita dalla Chiesa Cattolica e infine la prima Domenica di Luglio con la “Festa Esterna” comprendente la vera e propria “grande festività” vittoriese in onore del “Santo Patrono” che comprende oltre alla solenne Processione del suo miracoloso simulacro anche eventi di vario tipo come la “Notte Bianca” che si tiene il Sabato di Vigilia, varie raccolte di beneficenza, mostre artistiche, degustazioni di prodotti tipici, esibizioni musicali e ovviamente gli immancabili spettacoli pirotecnici. I festeggiamenti sono curati dalla Parrocchia della Chiesa Madre di Vittoria e dalla Confraternita consacrata a “San Giovanni Battista”.

Storia di “San Giovanni Battista”

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“San Giovanni Battista”, noto anche come “Il Precursore” nacque nell’antica Giudea molto probabilmente nel 7 a.C. in un’area nota come Ein Kerem (posta a pochi chilometri da Gerusalemme). I suoi genitori erano i “Santi Elisabetta e Zaccaria” e l’annunciazione della sua nascita avvenne per merito della “Madonna” che, dopo aver ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù dall’Arcangelo Gabriele, andò a visitare sua cugina Elisabetta. Quando le due donne si incontrarono la “Madonna” annunciò ad Elisabetta (ormai anziana) che avrebbe avuto un figlio, che sarebbe poi stato chiamato Giovanni. Da quell’incontro deriva poi la preghiera dell’Ave Maria che si ispira al saluto di “Sant’Elisabetta” verso la “Madonna” (ossia “Ave o Maria piena di grazia il Signore è con te”). La data ecclesiastica con cui viene ricordata la nascita di Giovanni secondo la chiesa cattolica è il 24 Giugno.

Della giovinezza di Giovanni si sa poco, solo che in età adulta andò a predicare nel deserto nelle aree limitrofe al Mar Morto e al Fiume Giordano suo immissario. In questo periodo avvenne il “Battesimo di Gesù” (celebrato liturgicamente la Domenica dopo l’Epifania) in cui “Gesù Cristo” intorno al trentesimo anno di età (secondo un’antica usanza ebraica) andò presso le rive del Fiume Giordano a farsi battezzare assieme a molta altra gente, proprio da Giovanni il Battista. Quando entrò nelle acque del fiume per farsi battezzare, il cielo si aprì e apparse una colomba bianca che si posò sul capo di “Cristo” e si sentì una voce che disse “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Giovanni continuò il suo compito di profeta predicatore presso le rive del Fiume Giordano, cominciando però a criticare il modo di regnare del reggente del Regno di Giudea (divenuto parte della Provincia della Giudea facente parte dell’Impero Romano), Erode Antipa, che conviveva con Erodiade (vedova di Filippo il Tetrarca) e fatto imprigionare nella Fortezza del Macheronte (le cui rovine sono collocate ad est di Gerusalemme su un’altura dominante il Mar Morto). Inizialmente Erode Antipa non volle giustiziarlo, ma venne persuaso dalla moglie Erodiade e dalla figlia Salomè che vollero la testa del Battista su un piatto d’argento (in base in quanto scritto nei Vangeli). Presumibilmente nel periodo tra il 29 e il 35 d.C. Giovanni il Battista venne ucciso per decapitazione.

Del luogo di sepoltura del Battista se ne seppe ben poco, fino a quando al tempo delle Crociate pervennero varie “reliquie” che vennero inviate nei principali Santuari di tutta Europa. Ad oggi vi sono due teste del “Battista” (una a Roma posta presso la Chiesa di San Silvestro in Capite, l’altra nella Cattedrale di Amiens in Francia) e frammenti ossei sparsi in Italia, Francia, Spagna, Bulgaria ecc… invece il piatto in cui venne portata la testa del Battista è esposto nella Cattedrale di Genova. Nella provincia ragusana vi sono frammenti ossei conservati nella Cattedrale di Ragusa (intitolata proprio a “San Giovanni Battista”), Monterosso Almo, Chiaramonte Gulfi, Pozzallo e Vittoria.

“San Giovanni Battista” oltre ad essere “Patrono” della città di Vittoria, presso la provincia ragusana ricopre il medesimo ruolo presso le città di Ragusa (assieme a “San Giorgio”) e Pozzallo, ed è venerato nella provincia ragusana presso le città di Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi come “Compatrono” e “Protettore”. In Sicilia è venerato a Canicattini Bagni (SR), Acitrezza e San Giovanni Montebello rispettivamente frazioni di Acicastello e Giarre (CT), Caccamo (PA), Castelvetrano e Marsala (TP), Sperlinga (EN), San Giovanni Gemini e Campobello di Licata (AG) e Castanea delle Furie (frazione di Messina).

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Origine del culto vittoriese a “San Giovanni Battista”

La città di Vittoria viene fondata il 24 Aprile 1607 per volere della Contessa Vittoria Colonna, richiamando molta gente dai limitrofi centri che intendeva stabilirsi nel nuovo insediamento urbano collocato all’interno dell’allora Contea di Modica con la speranza di migliorare le proprie condizioni di vita dato che si richiedeva una notevole forza lavoro da impiegare all’interno della città e nei suoi dintorni. Certamente tra gli emigranti che cominciarono a popolare Vittoria vi era gente devota a “San Giovanni Battista” (provenienti molto probabilmente da Ragusa, Chiaramonte Gulfi e Monterosso Almo) e, vedendo che gran parte della cittadinanza vittoriese era molto devota al “Santo Precursore”, si decise di intitolare a lui la costruenda Chiesa Madre cittadina un tempo posta presso la Piazza Unità li dove ora sorge la Chiesa della Santissima Trinità. Ciononostante a Vittoria non vi era ancora un “Santo Patrono” ufficiale anche se diverse fonti storiche citano “Santa Rosalia” come  “Vetusta Patrona” della città vittoriese in seguito ad un presunto “miracolo” avvenuto nel 1631 in cui la città venne guarita da un’epidemia di peste. A questo periodo risale la scultura della statua lignea raffigurante “San Giovanni Battista” tuttora venerata a Vittoria.

L’11 Gennaio dell’anno 1693 un catastrofico terremoto seminò distruzione in tutta la Sicilia sudorientale ricadente nel territorio noto come “Val di Noto” andando a colpite Vittoria, dove però si contarono poche vittime e danni che, rapportati ad altri centri urbani colpiti dal sisma, erano complessivamente meno gravi dato che la città era di più recente costruzione rispetto alle altre limitrofe.

Nonostante ciò l’antica Chiesa Madre crollò quasi del tutto e, secondo varie fonti storiche, tra le macerie della chiesa venne ritrovata la statua di “San Giovanni Battista” decapitata, la cui testa mozzata (molto probabilmente a causa del crollo della chiesa che danneggiò molte opere d’arte) era adiacente al busto del simulacro. I vittoriesi interpretarono ciò come un vero e proprio “miracolo” credendo che il “Santo Precursore” si sia sacrificato una seconda volta per fare in modo che la città potesse avere meno danni e meno vittime (dato che è stato “martirizzato” proprio per decapitazione) venendo venerato come “Patrono e Protettore” di Vittoria, proclamazione che arriverà ufficialmente un anno dopo. Va detto che la statua del “Santo Patrono” in questi anni è stata sottoposta ad accurati esami (anche radiologici) che hanno fatto notare che evidentemente c’è stato un danno alla base del collo dando credito alla fonte storica sopracitata.

Altre fonti storiche locali citano una specie di “votazione” o “sorteggio” tra vari “Santi” venerati a Vittoria avvenuto dopo il periodo del terremoto dell’11 Gennaio 1693, in cui “San Giovanni Battista” risulta quello preferito dai vittoriesi.

Nel 1695 cominciò la costruzione dell’attuale Chiesa Madre e la collocazione della statua del “Santo Precursore” presso l’Altare Maggiore dell’edificio sacro. Gli anni seguenti vedranno la nascita ufficiale della festività in onore di “San Giovanni” che prevedeva oltre alla festività del “Patrocinio” (ossia dell’avvenimento che fece divenire “San Giovanni Battista” ufficialmente “Patrono di Vittoria”) che veniva (e viene tuttora) celebrata l’11 Gennaio di ogni anno, la festa sia in forma liturgica che esterna praticata il 24 Giugno di ogni anno (giorno consacrato al “Santo Precursore” dalla chiesa cattolica in cui ricorre la solennità della “Nascita di Giovanni Battista”) la cui notte precedente veniva praticato il pellegrinaggio notturno noto come “Viagghiu ri San Ciuvanni” da parte di fedeli al “Santo Precursore” che dai centri limitrofi si recavano a piedi molte volte camminando anche scalzi fino alla Chiesa Madre di Vittoria per sciogliere un voto di grazia ricevuta o per ottenerne una (la tradizione di questo pellegrinaggio continua ad essere osservata ancora oggi). La sera del 24 Giugno, dopo la Messa serale, il “Santo Patrono” usciva in Processione per le strade della città. Vittoria era quindi considerata come il “centro principale” della devozione a “San Giovanni Battista” nell’area della Val di Noto ricadente all’interno dell’attuale Provincia di Ragusa dato il notevole afflusso di pellegrini che a piedi percorrevano le antiche “Trazzere” sui Monti Iblei o presso la costa ragusana per arrivare a Vittoria dando omaggio al simulacro del “Santo Patrono” della città ipparina.

Riguardo alla celebrazione in onore di “San Giovanni Battista” va detto che nell’anno 1764 alla città di Vittoria vennero assegnate le contrade di “Bosco Piano” e di gran parte dei territori della valle del Fiume Ippari (attuale area del “Pino d’Aleppo”) venendo tolte a Chiaramonte Gulfi, e ovviamente si crearono incomprensioni e dissapori tra vittoriesi e chiaramontani. Il tutto si risolse grazie alla comune devozione delle due città verso “San Giovanni Battista”, anche grazie alla presenza della comunità che discendeva dai chiaramontani che nel 1607 si trasferirono presso la città di Vittoria e, molto probabilmente le autorità chiaramontane per evitare disagi e ritorsioni nei confronti della comunità discendente da coloro che da Chiaramonte Gulfi scesero ad abitate a Vittoria, concedettero quelle terre ai vittoriesi mettendo fine a questa questione di tipo territoriale.

Agli inizi del XX secolo la festa esterna venne spostata alla prima Domenica di Luglio perché all’epoca i braccianti agricoli (la principale fazione lavorativa del comune vittoriese) nel mese di Giugno lavoravano incessantemente poiché ricadeva la mietitura del grano e la raccolta dei legumi in quel determinato periodo dell’anno e non erano previsti giorni di pausa, per cui non potevano partecipare ai festeggiamenti in maniera attiva; spostando i festeggiamenti esterni dopo il periodo della raccolta dava loro modo di essere presenti durante la festività esterna, mentre quella liturgica veniva celebrata con solenni Messe in chiesa. In passato durante la festa esterna di Luglio si teneva anche una grande fiera presso l’attuale centro storico vittoriese, oltre ad un palio ippico lungo l’attuale Via dei Mille (tradizioni ormai perse).

Passati i periodi a cavallo delle due guerre mondiali, la festa in onore di “San Giovanni” cominciò ad assumere le attuali sembianze arrivando tuttora ad essere una delle principali festività religiose della Provincia di Ragusa alternando toccanti riti religiosi alla tipica allegria delle feste patronali siciliane.

“U Viagghiu ri San Ciuvanni”

Il tradizionale pellegrinaggio votivo a “San Giovanni Battista”, comune a quelli effettuati in gran parte della Sicilia sudorientale, è noto come “U Viagghiu ri San Ciuvanni” (“Il Viaggio di San Giovanni”) e viene espletato dai devoti di qualsiasi età (dai più giovani a quelli più anziani) per ottenere una determinata grazia oppure se la medesima viene esaudita, viene fatto per “scioglierne il voto”. Molti pellegrini compiono questo pellegrinaggio anche a piedi nudi.

Le modalità per compiere questo pellegrinaggio sono tre:

  • effettuare per tutto il mese di Giugno il tragitto a piedi che congiunge la residenza del pellegrino alla Chiesa Madre di Vittoria, venendo espletato perlopiù dai fedeli di origine vittoriese (o residenti a Vittoria);
  • effettuare la notte tra il 23 e il 24 Giugno il suggestivo “Viagghiu ra Notti di San Ciuvanni” (“Il Viaggio della Notte di San Giovanni”) partendo dalla frazione vittoriese di Scoglitti (percorrendo la S.P. 17 in direzione della città vittoriese), o dai limitrofi comuni di Acate o Comiso (percorrendo rispettivamente le S.P. 2 o la SS 115 in direzione di Vittoria) ed è compiuto dai fedeli di altri centri abitati limitrofi in cui è presente la devozione presso il “Santo Precursore”;
  • seguire in Processione il Simulacro di “San Giovanni” per tutta la durata del suo percorso compiuto la sera della prima Domenica di Luglio durante la “Festa Esterna”.

La Festa di San Giovanni di Gennaio (11 Gennaio)

L’Anniversario del Terremoto dell’11 Gennaio e “Festa Liturgica del Patrocinio di San Giovanni”

L’11 Gennaio di ogni anno a Vittoria ricade la “Festa Liturgica del Patrocinio di San Giovanni Battista” meglio nota come “San Ciuvanni ri Innaru” (“San Giovanni di Gennaio”) con cui si commemora l’elevazione del “Santo Precursore” a “Patrono di Vittoria”, comprendente la festività liturgica vera e propria ricadente nel corrente giorno e la “Processione invernale” del simulacro del “Patrono di Vittoria che si tiene la Domenica limitrofa. 

Il 10 Gennaio, dopo la Messa serale (celebrata verso le ore 18.00), presso la Chiesa Madre di San Giovanni Battista avviene la svelata della statua del “Santo Patrono” tramite il rito della “Calata ra Tila” (vedi più sotto) tra gli applausi e le invocazioni dei fedeli. 

Per tutta la giornata dell’11 Gennaio si tengono solenni Messe all’interno della Chiesa Madre che vengono celebrate di mattina alle ore 08.00, 09.00, 10.30, 12.00 e la sera alle ore 18.00 prevedendo un grande numero di devoti al “Santo Precursore”.

La Processione invernale di “San Giovanni Battista” (Domenica limitrofa all’11 Gennaio)

La Domenica limitrofa alla data dell’11 Gennaio, nelle ore mattutine si tiene la Processione del simulacro di “San Giovanni Battista” all’interno del centro storico vittoriese. Questa piccola “festa esterna” comincia con le solenni Messe delle ore 08.00 e 09.00; una terza Messa celebrata alle ore 10.30 è sicuramente quella più importante della mattinata di festa in quanto precede la Processione della statua lignea del “Santo Battista”, essendo per questo ascoltata con devozione da molta gente. Al termine della funzione la statua del “Patrono” viene posta su un’artistico simulacro apprestandosi ad uscire in Processione

Alle ore 11.30 un vivace scampanio saluta l’uscita della statua di “San Giovanni” dalla chiesa, affacciandosi presso il sagrato di Piazza Ferdinando Ricca venendo salutato calorosamente dai fedeli con applausi e invocazioni. Dalla piazza il simulacro del “Santo Patrono” viene condotto in Processione per le vie del centro storico vittoriese passando da Piazza Unità di fronte all’attuale Chiesa della Santissima Trinità in cui vi era un tempo la sede dell’antica Chiesa Madre cittadina. Il corteo è seguito con devozione da una grande folla di devoti. Dopo aver compiuto un lungo giro del centro, la Processione rientra in chiesa salutata dal suono delle campane e dagli applausi dei fedeli. Alle ore 13.30 circa presso la Chiesa Madre di Vittoria viene recitata la solenne Messa che conclude i riti mattutini in onore del “Santo Patrono”.

Alle ore 18.00 viene celebrata la Messa serale con cui terminano i festeggiamenti invernali consacrati al “Santo Patrono”, al cui termine la statua di “San Giovanni” viene chiusa nel suo Altare tra le invocazioni dei fedeli che potranno rivedere il loro “Patrono” durante i festeggiamenti estivi che ricadono tra Giugno e Luglio.

La Festa Estiva di San Giovanni (24 Giugno – prima Domenica di Luglio)

La “Novena di San Giovanni Battista” (15 – 23 Giugno)

Passata la solennità di Gennaio, dopo cinque mesi Vittoria ritorna a festeggiare nuovamente “San Giovanni Battista” con la solenne “Festa Liturgica” che ricade nel giorno a lui consacrato, ossia il 24 Giugno.

Le celebrazioni in onore del “Santo Patrono” cominciano il giorno 15 Giugno con l’inizio della “Novena di San Giovanni Battista” recitata in Chiesa Madre. Essa comprende nei nove giorni che precedono la data del 24 Giugno solenni Messe mattutine recitate alle ore 07.30, mentre nel pomeriggio alle ore 18.15 comincia la recita del Rosario seguita alle ore 18.30 da quella della Novena indirizzata al “Santo Precursore”; la solenne Messa delle ore 19.00 conclude i riti giornalieri della Novena.

“A Calata ra Tila” e “U Viagghiu ra Notti di San Ciuvanni” (notte tra il 23 e il 24 Giugno)

Il 23 Giugno, ultimo giorno del Novenario nonché “Vigilia” della festa liturgica consacrata a “San Giovanni Battista”, vengono svolti i consueti riti descritti poco prima, che terminano con la “Calata ra Tila” ossia l’apertura della nicchia in cui è collocata la statua di “San Giovanni Battista”, che viene acclamata calorosamente con applausi e urla di invocazione. A seguire ci sarà la solenne Messa delle ore 19.00 con la presenza di numerosi devoti con cui termina la Novena entrando così nel vivo del periodo consacrato al “Santo Precursore”.

Nella tarda serata del 23 Giugno inizia il pellegrinaggio votivo compiuto dai devoti provenienti da altre città della Provincia di Ragusa, il cosiddetto “Viagghiu ra Notti di San Ciuvanni”. I pellegrini partono da Scoglitti (frazione di Vittoria), Acate e Comiso percorrendo rispettivamente le S.P. 17 Vittoria – Scoglitti, S.P. 2 Vittoria – Acate e SS 115 Vittoria – Comiso in direzione della città vittoriese. L’arrivo dei primi pellegrini avviene all’incirca alle ore 03.00 quando la chiesa viene aperta per poter accogliere l’afflusso dei numerosi devoti che compiono il pellegrinaggio che dura per quasi tutta la durata della Festa Liturgica in onore del “Santo Patrono di Vittoria”.

La Festa Liturgica di San Giovanni Battista (24 Giugno)

I riti facenti parte della “Festa Liturgica” con cui si celebra la “Nascita di San Giovanni Battista” cominciano la notte del 24 Giugno con le solenni Messe in Chiesa Madre delle ore 04.30, 05.30, 06.30 e 07.30 a cui partecipano i pellegrini che hanno compiuto il “Viagghiu ra Notti di San Ciuvanni”.

Alle ore 08.00 lo sparo di colpi di cannone e il prolungato scampanio delle campane della Chiesa Madre di Vittoria annunziano l’inizio della festività liturgica consacrata al “Santo Precursore”. Per tutta la mattinata presso la Chiesa Madre saranno celebrate solenni Messe che prevedono la presenza di molti fedeli (nonché dei pellegrini che continuano “U Viagghiu ri San Ciuvanni”) alle ore 08.30, 09.30 e 10.3o. Alle ore 12.00 un ennesimo sparo di fuochi accompagnato da festosi scampanii annunzia la chiusura dei riti mattutini della festività, che si concludono del tutto con una solenne Messa alle ore 12.00.

Per tutta la giornata il limitrofo Museo d’arte sacra “Federico La China” rimarrà aperto ai visitatori, mentre presso il sagrato di Piazza Ferdinando Ricca vi saranno degustazioni di prodotti tipici locali.

Alle 18.00 lo sparo di fuochi e lo scampanio annunzia l’inizio dei riti serali della solennità liturgica che culminano alle ore 20.00 con la solenne Messa serale che prevede la partecipazione di numerosi devoti, con cui si conclude la festività del 24 Giugno ma si entra nel vivo del periodo consacrato a “San Giovanni Battista”. Va inoltre detto in questa data molti vittoriesi salgono presso la vicina Chiaramonte Gulfi per assistere ai festeggiamenti in onore di “San Giovanni Battista”.

La Festa Esterna di “San Giovanni Battista”

Il periodo di preparazione alla festività esterna (25 Giugno – primo Venerdì di Luglio)

Passata la festa liturgica del 24 Giugno, inizia il periodo preparatorio che precede quella “esterna” che coinvolge l’intera città di Vittoria durando diversi giorni (a seconda di quando ricadono i principali giorni di festa). Presso la Chiesa Madre di San Giovanni vengono celebrate Messe mattutine alle ore 07.30 dai preti della Parrocchia della Chiesa Madre, mentre alle ore 19.00 (oppure anche alle ore 21.00 a seconda di quanti giorni sono posti tra le due feste, quella liturgica e quella esterna, in base al calendario annuale) vengono celebrate Messe solenni dai preti delle parrocchie vittoriesi, a cui assistono le rispettive comunità parrocchiali. Nella Domenica ricadente in questo periodo prevede la celebrazione di Messe alle ore 08.00, 10.30, 12.00 e 19.00. Il primo Venerdì di Luglio dopo l’ultima Messa viene celebrata la solenne adorazione eucaristica animata dai giovani della parrocchia, che funge da tramite tra la fine del periodo preparatorio e l’inizi dei principali riti della festa esterna.

In tutto questo periodo continua a tenersi “U Viagghiu ri San Ciuvanni” praticato dai devoti vittoriesi, viene montata l’artistica illuminazione che abbellirà il centro storico vittoriese in occasione dei festeggiamenti e oltretutto viene allestito il tradizionale mercatino formato da varie bancarelle in cui viene venduto quasi di tutto (dai prodotti tipici locali agli indumenti, passando per i prodotti per la casa). 

La Vigilia della Festa, la “Cena di San Giovanni” e la “Notte Bianca di San Giovanni” (primo Sabato di Luglio)

Con l’arrivo del primo Sabato di Luglio che funge da “Vigilia della Festa Esterna”, si entra nel vivo dei festeggiamenti vittoriesi in onore di “San Giovanni Battista”. La giornata inizia con la prima solenne Messa mattutina che viene celebrata presso la Chiesa Madre alle ore 07.30.

Alle ore 17.30 per le vie del centro storico vittoriese vi sarà la tradizionale sfilata formata da un carrettino siciliano trainato da un cavallo seguito dalla banda musicale, che annunzia l’arrivo della Vigilia della Festa del Patrono. Alle ore 19.00 presso la Chiesa Madre, viene celebrata la Messa serale a cui molti devoti parteciperanno. 

Dopo la Messa, alle ore 20.30 inizia la popolare “Cena di San Giovanni” (in dialetto “A Cena ri San Ciuvanni” ), una folcloristica vendita all’asta di vari prodotti tipici locali vittoriesi oltre che di vari doni dei fedeli, il cui ricavato andrà devoluto in beneficenza.

La sera della Vigilia è nota comunque per la vivace “Notte Bianca di San Giovanni”, in cui l’area del centro storico vittoriese, specialmente quella che comprende Piazza del Popolo, Via Cavour e Piazza Ferdinando Ricca, prevede la collocazione di vari stand espositivi (anche quelli in cui poter degustare vari prodotti tipici locali) e esibizioni itineranti di artisti di strada. Inoltre nel centro storico vittoriese gli esercizi commerciali rimangono aperti. Alle ore 21.00 in Piazza del Popolo cominceranno varie esibizioni musicali (a cui partecipano anche artisti famosi).

Alle ore 24.00 presso la Piazza Ferdinando Ricca verrà effettuato uno stupendo spettacolo pirotecnico con cui si concludono i riti della Vigilia della Festa di San Giovanni.

I Festeggiamenti in onore di “San Giovanni Battista” (prima Domenica di Luglio)

La Processione di “San Giovanni” per le vie della città di Vittoria

La seconda Domenica di Luglio inizia la vivace Festa Esterna in onore di “San Giovanni Battista” e molti pellegrini vittoriesi continueranno il loro “Viagghiu ri San Ciuvanni” per gran parte della mattinata.

Alle 08.00 una serie di colpi di cannone e il vivace scampanio delle campane della Chiesa Madre annunziano l’inizio ufficiale dei festeggiamenti, a seguire verrà celebrata la prima Messa mattutina. Alle ore 09.00 per le vie cittadine verrà organizzata la corsa ciclistica nota come “Coppa San Giovanni Battista” a cui partecipano vari ciclisti provenienti in gran parte dalla Sicilia. Alle ore 10.30 presso la Chiesa Madre verrà celebrata la seconda Messa mattutina con la presenza di numerosi devoti. Alle ore 12.00 lo sparo di fuochi d’artificio accompagnato da uno scampanio solenne oltre alla celebrazione dell’ultima Messa diurna, sancisce la fine dei riti mattutini in onore di “San Giovanni Battista”.

Per gran parte del pomeriggio i vittoriesi che non effettuano “U Viagghiu ri San Ciuvanni” (oltre a visitatori dei paesi limitrofi e agli eventuali turisti) andranno a passare tempo al limitrofo mercatino, fino a quando alle ore 18.00 un nuovo sparo di fuochi seguito da uno scampanio avvisano la cittadinanza dell’inizio dei riti serali in onore del “Santo Patrono”. Nel medesimo orario presso la Piazza Ferdinando Ricca vi sono le esibizioni delle bande musicali locali.

Alle ore 18.30 viene celebrata la solenne Messa pomeridiana seguita da numerosi fedeli che aspettano la Processione del simulacro di “San Giovanni” (che nel frattempo è stato “calato” dal suo Altare e collocato presso l’artistico fercolo con cui sfilerà per le vie cittadine).

Al termine della Messa, verso le ore 19.30, il simulacro di “San Giovanni Battista” esce dalla Chiesa Madre acclamato dal calore dei devoti vittoriesi ma soprattutto dallo scampanio vivace delle campane della chiesa, dal lancio di carte colorate e dallo sparo di fuochi pirotecnici.

La statua viene condotta man mano al di fuori della chiesa affacciandosi presso la Piazza Ferdinando Ricca, da dove si muoverà in corteo per le vie del centro storico di Vittoria venendo seguita da un alto numero di devoti che svolgono il votivo “Viagghiu ri San Ciuvanni” percorrendo l’intero percorso a piedi nudi. La statua del “Santo Precursore” viene condotta in Piazza Unità passando di fronte a quella che era l’antica Chiesa Madre di Vittoria (oggi sede della Chiesa della Santissima Trinità). La processione prosegue per gran parte del centro storico vittoriese seguito con devozione dai tanti fedeli che recitano varie preghiere all’indirizzo del “Santo Precursore”.

Dopo aver compiuto il giro tra i quartieri del centro storico e aver oltrepassato la Piazza del Popolo, alle ore 22.00 il simulacro di “San Giovanni Battista” rientra in Chiesa Madre salutato da scampanii, accensioni pirotecniche e dagli applausi dei fedeli. Dopo il rientro la statua del “Santo Patrono” verrà ricollocata presso il suo Altare.

La vivace festa in onore di “San Giovanni” si avvia al termine; alle ore 22.00 presso Piazza del Popolo vi sarà un’ultima esibizione della banda musicale che suonerà varie melodie sinfoniche, mentre alle ore 22.30 presso la Chiesa Madre verrà celebrata un’ultima Messa con cui terminano ufficialmente i riti in onore di “San Giovanni Battista”. Il simulacro verrà in seguito ovviamente velato in attesa della memoria liturgica del “Martirio di San Giovanni” del 29 Agosto e per la ricorrenza invernale che si terrà l’11 Gennaio dell’anno venturo, mentre per gli allegri e sentiti festeggiamenti estivi bisognerà attendere circa un anno.

La Festa di San Giovanni Battista termina infine con lo splendido spettacolo pirotecnico finale allestito presso la Contrada Giardinazzo (a sud di Vittoria), che verrà effettuato verso le ore 00.30 mettendo fine così ai solenni festeggiamenti in onore del “Santo Patrono” della città vittoriese.

La Memoria Liturgica del “Martirio di San Giovanni Battista” (29 Agosto)

Il 29 Agosto presso la Chiesa Madre di San Giovanni Battista di Vittoria ricorre la Memoria Liturgica del “Martirio di San Giovanni Battista” in cui viene commemorata l’uccisione del “Santo Precursore” mediante decapitazione. All’interno della chiesa si tiene una solenne Messa alle ore 19.00 che vedrà la presenza di un buon numero di fedeli. Va detto inoltre che molti vittoriesi in questa data vanno a Ragusa per poter assistere alla “Festa Esterna” in onore di “San Giovanni Battista” celebrata all’interno della città ragusana.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Festa di San Giovanni Battista.

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