Vittoria, Fontana del Garì

Vittoria

Fontana del Garì

All’inizio della Via dei Mille, sotto la scalinata che si collega alla Piazza Sei Martiri della Libertà, è posta la monumentale “Fontana del Garì”, così chiamata perché venne finanziata e fatta costruire nel 1721 dai Cappuccini di Vittoria come “abbeveratoio”, presso le terre che compresero i cosiddetti “Orti dei Cappuccini” (compresi nell’area occupata dall’attuale Villa Comunale e dalla Piazza Sei Martiri della Libertà, meglio nota come “Calvario”), donati ai frati dal nobile Cristoforo Garì, il cui cognome da il nome a questa fonte.

Dopo l’abbandono del limitrofo Convento da parte dei Frati Cappuccini, la fonte venne fatta ristrutturare ed abbellire nel 1879 dall’allora sindaco di Vittoria Rosario Cancellieri, che presso le bocche da cui sgorgava l’acqua (proveniente da una fonte posta nel sottosuolo vittoriese, che molto probabilmente alimenta anche il limitrofo Fiume Ippari), fece collocare delle teste di leone con le fauci aperte, tant’è che la fonte venne anche chiamata “Fontana dei Leoni”. Il restauro della fontana terminò nel 1889. Nel 1932 la fonte si trovò limitrofa alla Villa Comunale di Vittoria, inaugurata lo stesso anno.

Questa fontana è uno dei monumenti principali di Vittoria; essa è collocata sotto lo spiazzale vicino alle scalinate che collegano Via dei Mille a Piazza Sei Martiri. Essa è delimitata da sei pilastri con capitelli tuscanici di cui due grossi ai lati e quattro più piccoli al centro, mentre sulla sommità vi è l’inferriata in ferro battuto che delimita il suddetto spiazzale. Al centro vi sono cinque arcate sormontate da fregi floreali in bassorilievo sotto di cui vi sono le vasche di pietra (quella centrale più grande di forma rettangolare e quelle laterali di forma rotonda) alimentate da cinque sorgenti nelle quali sono poste appunto teste di leone da cui sgorga l’acqua.

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