Vittoria, Palazzo Carfì – Museo “Attilio Zarino”

Vittoria

Palazzo Carfì – Museo “Attilio Zarino”

Ad angolo tra le Vie San Martino (numero civico 60) e dei Mille (numero civico 131) è posto l’elegante Palazzo Carfì in stile neoclassico, fatto erigere nell’800 da esponenti della famiglia Carfì di Boscopiano. Dopo alcuni interventi di restauro il palazzo dovrebbe ospitare il Museo “Attilio Zarino”, ossia una collezione di reperti archeologici e oggetti antichi ritrovati nella campagna vittoriese dallo studioso Attilio Zarino (ora collocati presso la sua casa di abitazione in Contrada Pozzo Bollente, ad ovest di Vittoria, in attesa che sia istituita ufficialmente la sede museale).

Il palazzo presenta eleganti prospetti simili tra loro, divisi in tre ordini orizzontali posti presso le Vie San Martino e dei Mille, che sono delimitati da eleganti pilastri caratterizzati da blocchi di pietra iblea. L’ordine inferiore solcato da lastroni di pietra in entrambi i prospetti presenta al centro un elegante portale arcuato (con corpo bugnato presso Via dei Mille, assente in Via San Martino) affiancato da quattro aperture rettangolari (due per lato) di cui quelle poste presso Via San Martino adibite a balconcini delimitati da inferriate alla sinistra del portale mentre alla destra sono accessi secondari, mentre in Via dei Mille sono tutte utilizzate come balconcini. Gli ordini centrale e superiore presentano venti balconi (dieci per prospetto, cinque per ordine) ad apertura rettangolare, sorretti da eleganti mensoloni con artistici fregi, racchiusi da eleganti inferriate in ferro battuto e sormontati da travoni con decorazioni scultoree di tipo geometrico – floreali. Un elegante frontone merlato cinge la sommità dell’edificio.

L’interno del palazzo possiede grandi ed eleganti stanze con decorazioni di vario tipo in stile neoclassico, in cui verranno collocati i reperti facenti parte della collezione appartenente allo studioso vittoriese Attilio Zarino (che ha donato al comune in modo che potessero essere posti in un’importante spazio espositivo) comprendenti reperti paleontologici archeologici di varie epoche di cui vari fossili preistorici (uova fossilizzate di dinosauri, frammenti ossei di mammiferi quali elefanti nani, vari fossili marini ecc…), frammenti ossei (umani e no), oggetti di vario tipo di cui anfore, oggetti agricoli (risalenti alle epoche greche, romane, medievali e contemporanee), macchinari per la lavorazione agricola, torchi per la produzione di vino, ricostruzione di antiche case e botteghe, addirittura di una classe scolastica dei primi anni del 900 per terminare infine con un’esposizione di varie macchine calcolatrici (di cui anche un vecchio personal computer).

Per informazioni più dettagliate visitate i siti www.zarino.it/polimuseowww.baroccoedintorni.it.

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