*Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Area Naturalistica di Case Buffa – Cava Catauro (Piombo – Cava Catauro – Poggio Tremolazza – Case Buffa – Teresi – Fossone – Giafannetto)

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

*Area Naturalistica di Case Buffa – Cava Catauro
(Piombo – Cava Catauro – Poggio Tremolazza – Case Buffa – Teresi – Fossone – Giafannetto)

L’area sudorientale della Valle del Fiume Ippari è compresa nell’area nota come “Contrada Case Buffa”, caratterizzata dalle ultime zone di tipo ibleo della Riserva del Pino d’Aleppo collocate tra i territori di Vittoria, Comiso e Ragusa. Quest’area comprende le zone note rispettivamente come Contrada Piombo, Cava Catauro, Poggio Tremolazza che si raggiunge dalla S.P. 18 Vittoria – Piombo in direzione di Santa Croce Camerina arrivando presso quest’ultima contrada collocata nell’estrema area sudorientale del territorio comunale vittoriese presso un bivio posto dopo un caseggiato ormai in rovina (a sinistra si prosegue per Santa Croce Camerina mentre a destra è posta una traversa semi sterrata che costeggia la Cava Catauro) e le Contrade Case Buffa, Teresi, Fossone e Giafannetto, raggiungibili invece dalla S.R. 54 Buffa – Case Mazza (oltre che dalla traversa che attraversa la Cava Catauro) il cui imbocco è posto dopo il Cimitero di Vittoria all’incrocio tra la S.P. 18 e la Via Girolamo Giardina.

Comunque sia dalla S.P. 18, dopo aver attraversato il ponte sul Fiume Ippari e l’area di Castelluccio (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) entriamo nella zona nota come “Contrada Piombo” in cui vi è l’imbocco per la S.P. 20 Comiso – Santa Croce (che si collega alle aree di Donnafugata e Caucana – Punta Braccetto oltre che con Santa Croce Camerina, Comiso e il suo aeroporto e la SS 514 Ragusa – Catania). Questa ampia zona rurale è posta tra i territori comunali vittoriesi, comisani e ragusani (zona a nord di Donnafugata) e nel suo tratto facente parte del comune di Vittoria è caratterizzata da antiche cave di pietra (con impianti estrattivi ancora attivi) e da terrazzamenti coltivati ad olivo caratterizzati dalla presenza di caseggiati rurali (alcuni diroccati altri restaurati e adibiti a funzioni abitative o agricolo – pastorali). In questa zona vi è la “Sorgente Catauro” che da vita ad un breve corso d’acqua (che però si presenta secco con scorrimento idrico più o meno consistente durante le piogge) che si immette presso la piccola cavità nota appunto come “Cava Catauro” raggiungibile dall’omonima traversa sopracitata che in realtà era un’antica “Trazzera” ossia mulattiera delimitata tuttora da muri a secco (che in auto non risulta molto agevole da percorrere a meno che non venga percorsa con robusti veicoli a quattro ruote motrici, mentre in bicicletta o con motocicli piuttosto robusti la si può percorrere agevolmente). La cavità confluisce a sud del Fiume Ippari presso la Contrada Tremolazza fungendo da “canale” formato da un corso principale con vari rami perpendicolari tra loro, utilizzato un tempo per la coltivazione del riso. A sud della piccola cava vi è il “Poggio Tremolazza”, rilievo caratterizzato da impianti serricoli e terrazzamenti aventi alberi di olivo e carrubo in cui sono posti vari ruderi riconducibili ad insediamenti rurali di cui vanno citate le Case Tremolazza e la Masseria Iacono (facenti parte di un vasto feudo appartenente all’omonima famiglia avente possedimenti nei territori vittoriesi e comisani). La traversa termina infine presso la S.P. 15 Piombo – Pace – Cammarana che mette in collegamento Scoglitti, il suo litorale e l’area archeologica di Kamarina con Santa Croce Camerina tramite la S.P. 19 Piombo – Scoglitti, da cui si costeggia (andando verso la frazione balneare vittoriese) il Poggio Tremolazza. 

A nord del Poggio Tremolazza, presso la sponda settentrionale del corso occidentale del Fiume Ippari (a pochi chilometri dalla sua foce presso il Mare Mediterraneo a sud della frazione vittoriese di Scoglitti) sono poste le Contrade Case Buffa, Teresi, Fossone e Giafannetto, che da Vittoria si possono raggiungere dalla S.R. 54 Buffa –  Case Mazza. Superando l’area di Castelluccio di sotto (vedi link nella pagina precedente) entriamo nella Contrada Buffa; oltrepassando le aree di Castelluccio, Importona e Poggio Musenna arriviamo in uno spiazzale posto alla nostra sinistra che conduce ad una masseria posta su di uno sperone roccioso nota appunto come “Case Buffa”. Da questo caseggiato rurale si gode di un’ottimo panorama sulla limitrofa valle in cui scorre il Fiume Ippari, circondato da antichi canali perpendicolari tra loro in cui un tempo vi era una vasta risaia collocata ai margini dell’antico “Lago di Cammarana” ormai prosciugato presso il quale è collocato il cuore della Riserva Naturale del Pino d’Aleppo con i suoi folti boschi formati dagli omonimi alberi (oltre che da filari di cipressi e di alberi da frutto). Proseguendo verso sudovest alla nostra destra vi sono i rilievi rocciosi di Contrada Case Teresi (chiamata così dagli omonimi casali rurali) coperti da una folta macchia mediterranea oltre che da boschi che si affacciano sul corso del Fiume Ippari. All’interno di questa zona vi è l’area nota come “Fossone” formata dalle propaggini occidentali della Valle del Fiume Ippari caratterizzate da modesti rilievi rocciosi in cui un tempo vi erano sede antiche cave di pietra, ora occupate da terrazzamenti agricoli e impianti serricoli. Sull’altopiano della Contrada Fossone vi è il sito archeologico posizionato in Contrada Anguilla nei pressi di Scoglitti (vedi link nella pagina precedente per saperne di più). Percorrendo la S.R. 54 entriamo infine presso l’area nota come “Giafannetto” in cui è collocato un piccolo rilievo roccioso (oggi sede di un impianto estrattivo) in cui vi sono rovine di antichi caseggiati rurali. Qui vi è l’imbocco della S.R. 54 con la S.R 53 Giafannetto – Salina (che a sua volta si collega con la S.P. 19 sopracitata), strada che conduce sia a Scoglitti (verso nord) che nell’area nota appunto come “Salina”, antica sede del Lago di Cammarana, un tempo alimentato dal Fiume Ippari.

Tutte le aree descritte si presenterebbero molto interessanti dal punto di vista archeologico poiché si presume vi siano ruderi di varie epoche (che andrebbero da quella neolitico – sicula a quella paleocristiano – bizantina passando per il periodo greco – romano) riconducibili ad antichi insediamenti abitativi con la presenza di siti sacri o funerari. Ma per appurare ciò bisognerebbe studiare con attenzione tutta questa zona collocata nell’area sudoccidentale della Valle del Fiume Ippari.

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