*Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Rovine di Contrada Castello – Comuni – Lavinia (Sentiero Vittoria – Comuni, Grotte di Contrada Castello, Necropoli di Contrada Comuni, Grotta del Crocifisso, Canale Lavinia, Necropoli di Contrada Lavinia)

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

*Rovine di Contrada Castello – Comuni – Lavinia
(Sentiero Vittoria – Comuni, Grotte di Contrada Castello, Necropoli di Contrada Comuni, Grotta del Crocifisso, Canale Lavinia, Necropoli di Contrada Lavinia)

A sud dell’area di Martorina vi è la zona nota come “Castello” composta dalle aree note come “Comuni” e “Lavinia”, raggiungibile da Vittoria dai sentieri collocato alla fine delle Vie Ultimo Marsala e Ipperia rispettivamente posti a sud e a nord della Contrada Castello (chiamata così perché è collocata sotto il Castello Enriquez – Cabrera di Vittoria).

Se scendiamo dal sentiero di Via Ultimo Marsala, noto anche come “Sentiero Vittoria – Comuni” poiché conduce all’omonima contrada posta ad est di Vittoria (al confine col territorio di Comiso) e lo percorriamo verso nord, scendiamo nel fondo cava fino alla confluenza del Fiume Ippari con un breve corso d’acqua noto come “Canale Lavinia” posizionato presso un inghiottitoio naturale (che dal centro storico di Vittoria lo si può ammirare dalla Via Ipperia). Da questo tortuoso sentiero posto nell’area nota come “Comuni” possiamo ammirare i resti di alcune caverne utilizzate come siti abitativi (alcune di esse interrate e difficilmente visitabili) arrivando poi presso un bivio dove a sud si va presso le aree di Nipitella e Mendolilli, mentre verso nord si risale verso la Contrada Lavinia passando sotto l’area di “Castello” in cui vi sono le rovine di antiche “Case – grotta” di epoca altomedievale formate da caverne scavate nella roccia che possono avere anche parte dell’apertura chiusa da antichi muri che formavano le pareti esterne della casa. Più in alto vi sono altre caverne scavate nella roccia che formavano ripari rupestri e siti funerari di epoche varie.

Nella parete ad est del Fiume Ippari, presso la sua sponda destra, raggiungiamo l’area nota come “Contrada Comuni” (raggiungibile guadando il fiume tramite un sentiero posto alla nostra destra andando verso nord dopo un canale scolmatore, che scavalca il Fiume Ippari tramite un ponticello) contraddistinta da pareti rocciose in cui sono collocate importanti concrezioni calcaree. Qui vi sono state rinvenute le tracce di un’ampio sito funerario altomedievale formato da una necropoli formata da fossi scavati nella roccia nonché di varie tombe rupestri ad arcosolio cui una molto grande preceduta da un breve terrazzamento. Sotto di essa è collocata la “Grotta del Crocifisso”, un oratorio rupestre chiamato così per la presenza di un bassorilievo raffigurante una “Croce”. Alcune caverne avrebbero ospitato anche antiche concerie e appunto quest’area è nota anche come “Cunziria”. Da qui infine parte un sentiero tortuoso che risale l’altopiano della Contrada Comuni posto in territorio comisano, caratterizzato dalla presenza di casali rurali (di cui la grande Masseria Alfieri). 

Ritornando sulla sponda sinistra del Fiume Ippari, proseguiamo verso nord per il sentiero sopracitato arriviamo all’imbocco del Canale Lavinia posto nell’omonima contrada posta sotto l’area nordorientale del centro storico vittoriese; si tratta di un breve corso d’acqua alimentato da una sorgente sotterranea collocata sotto Via IV Aprile che si origina nei pressi dell’ex Macello di Vittoria. Questa zona la si può raggiungere anche da un tortuoso sentiero collocato al termine della Via Ipperia (per cui volesse andare in questa zona senza percorrere il sopracitato sentiero “Vittoria – Comuni”). Presso questo sentiero, posto sulla parete orientale di questa piccola cavità, raggiungiamo una necropoli bizantina a fossa formata da circa 50 sepolcri in cui sono stati rinvenuti diversi reperti ceramici e di vetro (corredi funerari) oltre a monete. Si presume che alla confluenza del Canale Lavinia col Fiume Ippari vi fosse esistita una Chiesa in onore della Madonna dato che vi venne rinvenuto un grosso masso con un monogramma che molto probabilmente indicava un luogo di culto consacrato alla medesima. Proseguendo verso nord si può anche raggiungere l’area di Martorina in cui è collocata la “Grotta delle Sette Camere” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più). Sulle pareti della piccola cavità (che si può ammirare dall’alto dalla Via Ipperia) vi sono altri siti rupestri riconducibili ad antiche necropoli rupestri.

Presso le Contrade Castello, Comuni e Lavinia possiamo ammirare infine anche rovine di antiche strade carraie, canali irrigui, terrazzamenti delimitati da muri a secco e caseggiati rurali.

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