*Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Sito Archeologico di Contrada Martorina (Sentiero Vittoria – Martorina, Sito archeologico di Martorina – Grotte Alte – Cento Celle di Betlem – Colledoro – Grotta delle Sette Camere – Necropoli Bizantina, Mulino Martorina)

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

*Sito Archeologico di Contrada Martorina
(Sentiero Vittoria – Martorina, Sito archeologico di Martorina – Grotte Alte – Cento Celle di Betlem – Colledoro – Grotta delle Sette Camere – Necropoli Bizantina, Mulino Martorina)

Ad est di Vittoria vi è l’area della Valle del Fiume Ippari nota come “Contrada Martorina”, posta presso la confluenza tra il suddetto fiume e il Torrente Volpe. In questa zona vi è collocato un ampio sito archeologico di tipo rupestre raggiungibile dalla S.R. 12 Grotte Alte – Castellazzo (il cui imbocco è posto in Via Cavalieri di Vittorio Veneto di fronte al supermercato ARD) che forma il “Sentiero Vittoria – Martorina”; dopo aver costeggiato un breve bosco scendiamo presso il letto del Fiume Ippari nell’area di Martorina, nelle cui pareti rocciose comincia a delinearsi il vasto sito rupestre noto come “Grotte Alte” che occupa buona parte della cava. Esso è delimitato da sentieri che lambiscono il corso del limitrofo fiume.

Le pareti rocciose ad ovest del Fiume Ippari (e, per un breve tratto, della parte finale del Torrente Volpe) sono caratterizzate da molte grotte che formavano un ampio abitato di tipo rupestre popolato durante il periodo dell’alto medioevo in epoca bizantina (V – VIII – IX sec. d. C. ) formato da grotte aventi aperture irregolari che si affacciano a strapiombo sulla cava collocate tra le Contrade Fondo Maritaggio (presso alcuni impianti estrattivi a sud della Contrada Passo Scarparo) su una serie di anse del tratto terminale del Torrente Volpe (prima di immettersi nel Fiume Ippari), e presso la zona di Colledoro (a sud della confluenza tra i due corsi d’acqua presso lo sperone roccioso sopra il quale è collocato l’Ospedale di Vittoria, la cui area sommitale è raggiungibile dalle Vie Di Battista, Santoro, Di Modica e Volturno, percorrendole verso est) in cui sarebbero state localizzate le probabili rovine di un’antica fortezza di epoca medievale nonché di un’antica chiesa (inglobata presso l’antica Cappella delle Anime del Purgatorio, posta a poca distanza dall’ospedale cittadino). Di questo sito facevano parte anche le “Cento Celle di Betlem”, un antico villaggio rupestre di epoca bizantina con annesso oratorio utilizzato per rappresentare anticamente la “Natività di Cristo”. Di questo sito, posto un tempo a sud del Viale Volturno, non vi è più traccia poiché venne interrato in seguito all’espansione urbana della città vittoriese.

Poco più a sud è posta l’area nota come “Martorina” in cui vi sono le rovine di un ampio abitato rupestre comprendente il sito più importante noto come “Grotta delle Sette Camere”.

Questa caverna, caratterizzata da un ingresso delimitato da vasche di pietra, è un’ampia casa scavata nella roccia in cui vi è un corridoio che conduce a cinque stanze interamente scavate nelle profondità della roccia, di cui quella più ampia che viene considerata la “cucina” dell’insediamento. Poco più in la vi è un’altra grotta con ingresso in muratura.

Più a valle vi è la Necropoli di Martorina di epoca bizantina, formata da varie tombe a fossa scavate nella roccia, che un tempo venivano tumulate con lastre di ceramica (di cui sono stati rinvenuti vari frammenti).

Oltre alle sopracitate rovine rupestri va segnalata la presenza del Mulino Martorina, antico edificio ormai diroccato ospitante un mulino ad acqua alimentato da canalizzazioni (“Saie”) che convogliavano le acque del Fiume Ippari sotto una ruota metallica che azionava la macina principale con cui venivano macinati i cereali. Attorno al mulino vi sono i ruderi di antiche “Saie” nonché di strade carraie (“Trazzere”) che delimitavano (e delimitano tuttora) i campi coltivati posti di fianco al Fiume Ippari.

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