Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Tratto vittoriese della Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

Tratto vittoriese della Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo

La Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo è una delle più grandi aree boschive della Sicilia intera ed è sopratutto una delle zone naturalistiche più importanti dell’area iblea della Sicilia sudorientale. Essa è collocata tra i territori di Vittoria, Comiso e Ragusa, lungo la cava iblea nota come “Valle del Fiume Ippari” al cui interno scorre l’omonimo corso fluviale che si origina nei territori di Chiaramonte Gulfi e Comiso, per poi scorrere a sud delle città di Vittoria e appunto Comiso delimitandone per buona parte il confine tra i rispettivi territori comunali.

La riserva è stata istituita nel 1990 per salvaguardare gli ampi boschi di Pino d’Aleppo, pianta arborea molto simile al “Pino Marittimo” che delimitano il Fiume Ippari. Essa è delimitata a nordest dalle Contrade Martorina e Passo Ippari (facenti parte del sito archeologico vittoriese noto come “Grotte Alte”), ad ovest (da nord verso sud) dalle Contrade Castello, Santa Rosalia – Cannavata (facenti sempre parte del sito di “Grotte Alte”), Mendolilli, Case Villalba, Colobria, Nipitella, Torrevecchia – Santa Croce – Cappellaris, Castelluccio di Sotto, Importona, Buffa, Teresi, Fossone, Giafannetto, Salina; ad est dalle Contrade Comuni, Lavinia, Granaro, San Lorenzo, San Silvestro, Cozzo di Monaca, Targena, Passo di Cammarana, Castelluccio di Sopra, Fosso di Vecchio, Piombo, Catauro, Tremolazza; a sud la riserva è delimitata dalla Contrada Cammarana. I rilievi più importanti sono: il Cozzo di Monaca, il Poggio Gerbe, il Poggio Musenna e il Poggio Tremolazza. La riserva è inoltre costeggiata dall’asse stradale formato dalla Via Girolamo Giardina che si congiunge alle S.R. (Strada Regionale) 54 Buffa – Case Mazza e S.R. 53 Giafannetto – Salina oltre che dalle S.P. 18 Vittoria – Piombo, S.P. 19 Piombo – Scoglitti, S.P. 15 Piombo – Pace – Cammarana e S.P. 105 Scoglitti – Cammarana (strade che si collegano alle principali direttrici per Santa Croce Camerina, Comiso, Scoglitti, Ragusa, Marina di Ragusa, Punta Secca oltre che Vittoria). Il Fiume Ippari all’interno di questa riserva riceve le acque dei Torrenti Volpe, San Silvestro e Catauro oltre che di brevi corsi d’acqua alimentati da sorgenti sotterranee. Va anche detto che qui il fiume va a formare anche vari canali irrigui (“Saie”) molti dei quali utilizzati per la coltivazione del riso che un tempo era molto fiorente presso la bassa valle del fiume.

La riserva è molto importante dal punto di vista naturalistico per la presenza di molte specie vegetali di cui oltre al già citato Pino d’Aleppo, vanno citate la presenza di specie come querce, alaterni, pioppi, salici, palme nane, olivi, carrubi e mandorli (oltre che di varie colture agrumicole quali arance e limoni) a cui si aggiungono varie specie floreali come orchidee, ortiche, timo, salvia, asparago selvatico ecc… oltre a folti canneti lungo il Fiume Ippari per non citate la tipica macchia mediterranea di tipo ibleo presente nella Sicilia sudorientale.

Tra la fauna vanno citate la presenza di specie mammifere quali volpi, donnole, porcospini, istrici, conigli selvatici, topi e pipistrelli; tra i volatili citiamo upupe, cardellini, verdoni, merli, colombacci, gufi, civette, poiane, falchi di palude, aironi, martin pescatori ecc…; tra i rettili citiamo la presenza di tartarughe, serpenti quali il colubro leopardino e la biscia acquatica oltre a lucertole di varie specie; tra gli anfibi vi è la presenza di rane e rospi; tra gli insetti citiamo i gerridi (in grado di camminare sull’acqua), libellule, farfalle, api e bombi (simili alle api ma più tonde con peluria gialla e nera); tra la fauna ittica va citata la presenza di anguille, tinche e granchi di fiume oltre che di piccoli pesci (quali gambusie e noni, facenti parte della famiglia dei ciprinidi).

E’ possibile compiere escursioni presso la Riserva Naturale Orientata del Pino d’Aleppo ma è vietato alterarne la natura (vedi regolamento posto nella pagina precedente).

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