*Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Area Naturalistica di Contrada Salina – Cammarana (Cava di Gesso – Ex Risaia – Lago di Kamarina)

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

*Area Naturalistica di Contrada Salina – Cammarana
(Cava di Gesso – Ex Risaia – Lago di Kamarina)

L’ultimo tratto della Valle del Fiume Ippari è posto presso la vasta area nota come “Contrada Salina” raggiungibile da Vittoria, o meglio ancora dalla sua frazione Scoglitti dalle S.P. 19 Piombo – Scoglitti (raggiungibile anche dalla S.R. 53 Giafannetto – Salina il cui imbocco è collocato al termine della S.R. 54 Buffa – Case Raffa, a sua volta raggiungibile dall’incrocio con la la S.P. 18 per Santa Croce Camerina e la Via Girolamo Giardina) e S.P. 105 Cammarana – Scoglitti.

Questa zona è formata da una breve pianura alluvionale in cui un tempo era collocato l’antico Lago di Kamarina, che venne prosciugato in epoca greca proprio dagli abitanti dell’adiacente città fondata dai coloni siracusani nel 598 a.C. e che un’antica leggenda voleva che si fosse formato dal corpo morente della Ninfa Kamarina venendo raggiunto dalle acque che sgorgavano dal corpo (anch’esso moribondo) del suo amante Hipparis (che quindi formarono l’attuale Fiume Ippari).

In realtà si trattava di un lago costiero alimentato ad est dalle acque del Fiume Ippari e ad ovest da quelle del Mare Mediterraneo in cui è posta l’attuale foce del fiume. Molto probabilmente il lago venne prosciugato per motivi agricoli, facendo in modo che l’area potesse divenire una fertile pianura ugualmente bagnata dal Fiume Ippari (che nel suo ultimo tratto era sede di un piccolo scalo navigabile). La funzione agricola di quest’area non venne persa neanche nelle epoche romane, bizantine e arabe in cui, molto probabilmente grazie ai dominanti di origine araba, l’area divenne utilizzata come “Risaia” grazie al clima umido che permetteva la coltivazione del riso. Infatti lungo questo tratto del Fiume Ippari vi sono i resti di molti canali perpendicolari tra loro che servivano per far defluire le acque del fiume nelle aree in cui venivano coltivate le piante di riso che, durante la raccolta, venivano portate in appositi palmenti posti presso l’entroterra in particolare quelli della Contrada Castelluccio (vedi link nella pagina precedente per saperne di più). La coltivazione del riso durò per molti secoli fino a quando non decadde venendo sostituita con quella agrumicola e poi da quella serricola. Oggigiorno sia il corso del Fiume Ippari che questi canali sono circondati da folti canneti.

Nelle pareti rocciose che circondano questo tratto del Fiume Ippari vi erano cave di gesso sfruttate dagli abitanti di Kamarina fino ai primi decenni del 1900. Su questi rilievi, che vennero studiati da molti archeologi (di cui Paolo Orsi e il comisano Biagio Pace) possiamo ammirare anche molti casali rurali di cui l’elegante tenuta nota come “Villa Salina” che venne utilizzata anche per alcune riprese del celebre telefilm “Il Commissario Montalbano”.

Ad ovest della Contrada Salina comincia il tratto costiero del Fiume Ippari, che dopo pochi chilometri sfocerà presso il Mare Mediterraneo a sud della frazione balneare vittoriese di Scoglitti (vedi paragrafo riguardante “Scoglitti” nella pagina precedente per saperne di più).

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