*Vittoria, Valle del Fiume Ippari; Sorgenti del Fiume Ippari e tratto comisano (Sorgente Monte Serra Burgio – Sorgente Cifali – Tratto urbano comisano – Contrada Giardinello e confluenza con Cava Corallo – Ex Cartiera di Comiso – Contrada Castellazzo e confluenza col Torrente Volpe – Passo Ippari)

Vittoria

Valle del Fiume Ippari

*Sorgenti del Fiume Ippari e tratto comisano
(Sorgente Monte Serra Burgio – Sorgente Cifali – Tratto urbano comisano – Contrada Giardinello e confluenza con Cava Corallo – Ex Cartiera di Comiso – Contrada Castellazzo e confluenza col Torrente Volpe – Passo Ippari)

Il Fiume Ippari nasce tra le aree di Comiso e Chiaramonte Gulfi ed è formato da due rami: uno orientale che nasce sulle pendici meridionali della Serra Burgio lungo la “Cava San Marco”, ma che si presenta in prevalenza secco e non risulterebbe essere soggetto a scorrimento idrico, tant’è che a nord di Comiso, in Contrada Cifali, esso va ad interrarsi; e quello occidentale che sgorga sempre presso la Contrada Cifali in cui sono poste le sorgenti principali del fiume che sono di tipo sotterraneo. Comunque il tratto iniziale del fiume (delimitato da un canneto) viene attraversato dalla Via Caduti di Nassirya. Qui il fiume oltrepassa una florida area agricola caratterizzata da campi coltivati, mandorleti, oliveti e secolari alberi di carrubo. 

Il corso d’acqua (la cui portata idrica nel suo tratto iniziale è piuttosto modesta), più a valle riceve modesti torrenti (Canicarao, Petraro, Porcaro e Cucca oltre che da una sorgente sotterranea che alimenta la “Fonte di Diana” nel centro storico comisano) che attraversano Comiso rispettivamente a nord e a sud del sito cittadino. Dalle Contrade di Case Bernardello, Cascalana, Cascalanella e Mastrella (lambendo ad est l’Aeroporto di Comiso) in un’area colma di masserie e mulini. In questa zona il fiume viene scavalcato da Via Enrico Berlinguer.

Il fiume comincia sempre più ad allargarsi costeggiando ad ovest la città comisana (posta in una conca collocata presso varie cavità di tipo ibleo da cui si estrae la “Pietra di Comiso”) cominciando a delineare il confine tra i territori amministrativi comisani e vittoriesi, venendo attraversato da vari ponti su cui sono collocate strade facenti parte del tessuto urbano comisano (rotatoria tra le Vie Giovanni Falcone, Berlinguer Sandro Pertini, delle Americhe e Ho Chi Min; Via Gandhi; Via San Biagio e imbocco della SS 115 per Vittoria). 

Oltrepassata Comiso, il Fiume Ippari scende verso sudovest attraversando la Contrada Giardinello tramite l’omonima cava (oltrepassato dalla Via Natale Maione) in una zona rurale circondata da aziende agricole (impianti serricoli), industriali e manifatturiere recante anche ruderi di terrazzamenti sulle ampie pareti della cavità in cui scorre il fiume. Presso la Contrada Frategianni in località “Cozzo del Re” vi è la confluenza col Torrente Profinni, che scorre nella Cava Corallo (cavità iblea che si origina in territorio ragusano, raggiungibile da Comiso dal Viale Mediterraneo o dalla S.P. 20 Comiso – Santa Croce, costeggiando la linea ferroviaria che collega Comiso a Vittoria).

Più ad est vi è il sito industriale ormai abbandonato dell’ex Cartiera di Comiso (raggiungibile da una traversa posta alla fine di Via Natale Maione), complesso industriale di origine settecentesca voluto dai Conti Naselli di Comiso che andò sempre più ad ingrandirsi divenendo il primo stabilimento per la produzione di carta in maniera industriale della Sicilia.

Il Fiume Ippari scende poi verso ovest oltrepassando la zona nota come “Castellazzo” (posta tra i territori comunali di Vittoria e appunto Comiso) raggiungibile sia dalla SS 115 da Via Giardinello, sia dalla S.P. 20 Comiso – Santa Croce (percorrendo la strada che attraversa il “Cozzo del Re” percorrendola verso ovest). In questa zona (forse chiamata così per la presenza di un’antica opera difensiva di cui oggigiorno non vi sono più tracce) vi sono interessanti ruderi di antiche costruzioni rurali (casali e masserie) nonché di antichi insediamenti e terrazzamenti agricoli collocati in maniera panoramica sulla vallata antistante alla confluenza tra il Fiume Ippari e il Torrente Volpe, raggiungibile da vari sentieri che scendono tra i terrazzamenti in cui vi sono alberi di olivo, oltre ad antiche “Trazzere” delimitate da muri a secco. In questa zona vi sono anche sparute rovine rupestri (grotte e anfratti posti nelle rocce iblee) posti nelle pareti a strapiombo sulla cava in cui scorre il fiume.

Per saperne di più sulle aree sopracitate visitate la sezione di Comiso.

Ad ovest della Contrada Castellazzo siamo già in territorio vittoriese. Da qui il Fiume Ippari riceve le acque del Torrente Volpe scorrendo ad est di Vittoria e, man mano, verso sud lambendo l’area boschiva nota come “Pino d’Aleppo” e le sue contrade limitrofe (in cui vi sono vari siti naturalistici, archeologici e rurali) fino alla sua foce nel Mare Mediterraneo, posta ad est di Scoglitti.

Qui è posta l’area nota come “Passo Ippari” chiamata così perché questa zona era messa in collegamento con gli altopiani circostanti tramite antichi sentieri che oggigiorno sono stati in parte asfaltati, mentre quelli che scendono nella valle ora sono contraddistinti da strade in terra battuta che conducono fino al letto del Fiume Ippari.

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