Augusta, Festa di Santa Maria Immacolata, Santa Lucia e Natale Augustano

Augusta

Festa di Santa Maria Immacolata, Santa Lucia e Natale Augustano

Le feste consacrate alla “Madonna Immacolata” e a “Santa Lucia” sono le ultime due ricorrenze importanti che vengono celebrate ad Augusta prima delle celebrazioni del Natale Augustano. Con esse difatti termina il lungo ciclo delle feste (più o meno fastose) che caratterizzano la città megarese come la “più festaiola” della provincia aretusea per il maggior numero di feste celebrate in città. Questo insieme di festività infatti sono comprese nel programma delle ricorrenze e delle tradizioni natalizie della città augustana in cui, il Sacro Natale, è piuttosto sentito come nelle limitrofe città della Sicilia sudorientale.

Festa di Santa Maria Immacolata

La festa consacrata alla “Madonna Immacolata” è l’ultima delle tante festività mariane che viene celebrata ad Augusta tra l’ultima settimana di Novembre e i primi dieci giorni di Dicembre. Questa è una delle solennità più importanti che si tengono nella città megarese proprio per il fervente culto alla “Madonna” da parte degli augustani.

Il culto augustano alla “Madonna Immacolata”

La festività legata alla “Madonna Immacolata” è di origine ottocentesca, poiché nel 1854 l’allora Papa Pio IX lo elevò a “Dogma Cristiano” l’8 Dicembre di quell’anno. Comunque il culto legato alla “Madre Immacolata” si perde nella note dei tempi, poiché “Dio” si rivolge al diavolo che ha tentato Adamo e d Eva con queste parole;

“Io porrò inimicizia tra te e la “Donna”,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno”.

La “Donna” in questione era “Maria”, prescelta già da “Dio” per portare in grembo il suo “Figlio”. Difatti “Dio” fece in modo che la “Madonna” nacque “Immacolata” concepita “Senza Peccato Originale” (esente dal peccato di Adamo ed Eva). Difatti l’ “Immacolata” viene raffigurata con una vasta luce che la circonda (nelle opere pittoriche) o circondata da raggi dorati (nelle statue) raffigurante la “Luce di Dio”. Questa “Madonna” schiaccia appunto col piede la testa del diavolo, raffigurato come un serpente (per nozioni più approfondite sul suo culto clicca qui). La “Madre Immacolata” era molto ammirata da “San Francesco d’Assisi”, difatti molte chiese francescane sono consacrate sia a “San Francesco”, sia all’ “Immacolata” (come le Chiese consacrate a “San Francesco all’Immacolata” di Noto e Siracusa per esempio).

Tornando a parlare della festività megarese consacrata alla “Vergine Immacolata”, bisogna dire che il suo culto è stato portato ad Augusta durante la dominazione spagnola in Sicilia (secoli 500 e 600), visto che la “Madonna Immacolata” era la Protettrice della famiglia reale spagnola, che considerava Augusta come una delle più importanti roccaforti sul Mediterraneo. Durante i secoli a venire (segnati profondamente dai tanti eventi storici che coinvolsero la città megarese) il culto dopo un periodo di flessione è andato man mano ad espandersi nella città facendo si che dal 2006 la “Madonna Immacolata” è stata tornata ad essere festeggiata, tanto che venne fondata la “Confraternita dell’Immacolata”, che tutt’ora si occupa dello svolgimento dei festeggiamenti. Oggigiorno la festività consacrata alla “Vergine Immacolata” è considerata come l’ultima vera grande festa sacra della città augustana (escludendo il Natale).

I festeggiamenti in onore della “Madonna Immacolata”

Il Novenario, e l’esposizione del Simulacro della “Madonna Immacolata” (ultima Domenica di Novembre)

La mattina dell’ultima Domenica di Novembre iniziano i solenni riti in onore della “Madonna Immacolata” con il consueto Novenario che comprende i nove giorni che precedono la solennità dell’8 Dicembre consacrata a “Santa Maria Immacolata” (in concomitanza di esso si tengono le festività liturgiche di Santa Barbara presso il comando della Marina Militare di Augusta e di San Nicola a Brucoli rispettivamente il 4 e il 6 Dicembre, vedi i link di queste festività nella pagina precedente per saperne di più). Dopo aver esposto il Simulacro della “Madonna” ai fedeli, nella Chiesa della Madonna delle Grazie si tiene una solenne Messa mattutina in suo onore che si tiene verso le ore 10.00 presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie posta sulla Via Marina di Levante.

 Dopo la Messa, il Simulacro della “Madonna Immacolata” verrà omaggiato dal sindaco di Augusta che donerà 12 rose bianche alla “Madonna” come atto devozionale verso la “Madonna Immacolata”.

Il Simulacro (che in precedenza veniva portato nella Chiesa Madre di Augusta) rimane esposto presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie dove sarà esposto ai fedeli per nove giorni in cui si tengono solenni Celebrazioni eucaristiche all’indirizzo della “Vergine Immacolata” sia di mattina (ore 08.00 e 10.00 circa) sia di sera (ore 18.30).

La solennità ecclesiastica e la Processione in onore della “Madonna Immacolata” (8 Dicembre)

L’8 Dicembre vi è la festività vera e propria legata alla “Madonna Immacolata” che prevede solenni Messe presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, i cui partecipanti pregano al cospetto della “Vergine Immacolata”.

Nel frattempo la città incomincia ad entrare nel vivo dei festeggiamenti natalizi, visto che come da tradizione, con la festività dell’Immacolata incomincia la “Novena di Natale”, che durerà fino alla “Vigilia di Natale” (per saperne di più vedi il capitolo riguardante il “Natale Augustano”).

Dopo le consuete Messe solenni che si tengono presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (quelle mattutine che sono sempre celebrate tra le ore 08.00 e 10.00 circa, e quella serale che viene celebrata alle ore 18.30 circa), il Simulacro della “Madonna Immacolata” viene posto su un artistico Fercolo e portato in Processione per le vie del centro storico cittadino seguita da un buon numero di fedeli. La Processione si concluderà poi presso l’ampio Sagrato della Chiesa della Madonna delle Grazie.

Quando poi la “Madonna” rientrerà nella sua chiesa d’appartenenza, viene accolta con canti devozionali e con una piccola preghiera propiziatoria per le imminenti festività natalizie. Finito ciò il Simulacro della “Madonna Immacolata” viene rimesso nel suo Altare dove sarà venerato tutto l’anno.

La Festa di Santa Lucia

Culto e festeggiamenti augustani in onore di “Santa Lucia”

Anche ad Augusta, la martire di origine siracusana “Santa Lucia” (nata nel 283 e uccisa il 13 Dicembre 304 d.C. a Siracusa dopo essersi convertita al cristianesimo, per saperne di più clicca qui) viene solennemente festeggiata il 13 Dicembre di ogni anno in pieno periodo natalizio con una solenne celebrazione che i tiene nella periferia nord della città appartenente alla parrocchia di Santa Lucia (la cui chiesa titolare è posta presso il Viale Italia nella periferia settentrionale di Augusta).

La festività esterna in onore della “Santa Siracusana” si tiene la Domenica limitrofa al 13 Dicembre (giorno consacrato alla “Santa” in quanto in questa data ricade il giorno del suo martirio) o il medesimo giorno se ricade di Domenica ed è preceduta da un Triduo di preparazione che prevede solenni Messe mattutine e serali (ore 9.00 – 10.00 e 18.30 circa).

La Domenica in cui ricade la festività esterna di “Santa Lucia”, al termine della Messa pomeridiana si tiene la Processione del Simulacro della “Martire Siracusana” per le vie del quartiere limitrofo alla sua Chiesa di appartenenza, che verrà seguita da molti fedeli.

Al termine della Processione, che rientrerà in chiesa salutata da un solenne scampanio, si tengono vari eventi ricreativi presso la sede della Parrocchia di Santa Lucia.

Il Natale Augustano

Novena di Natale – Notte Bianca – Presepi Viventi – Natale e Capodanno – Epifania e fine del periodo natalizio

Durante i festeggiamenti dell’Immacolata e di Santa Lucia sopracitati, la città megarese vede vestirsi a festa per le solenni celebrazioni natalizie consacrate alla “Nascita di Cristo” (per saperne di più clicca qui) che occuperanno il periodo di tempo che va dall’8 Dicembre (festività dell’Immacolata) al 6 Gennaio (giorno dell’Epifania). Le presso le principali vie e piazze cittadine verranno poste luminarie artistiche e Alberi di Natale (solitamente vengono illuminati degli alberi posti negli spazi verdi cittadini), mentre le vetrine e le chiese si presentano colme di Presepi artigianali.


La Piazza Duomo di Augusta addobbata durante il periodo natalizio.

Bisogna dire che ad Augusta vengono fatti dei Presepi artigianali piuttosto belli sia da privati, sia da associazioni benefiche e ecclesiastiche. Da menzionare anche la creazione di un originale “Presepe sottomarino”, dove la “Natività” viene raffigurata nelle acque antistanti al Porto di Augusta.

Il Presepe più bello però è quello artistico di epoca ottocentesca che viene esposto presso la Chiesa di San Giuseppe.

Vanno indubbiamente citati anche i “Presepi Viventi”, che raffigurano la “Natività di Cristo” attraverso le usanze popolari della vecchia Augusta ottocentesca; la tradizione marinara legata ai pescatori e la tradizione contadina si legano assieme durante questi “Presepi Viventi”, in cui vengono rappresentai gli antichi mestieri di un tempo, ma nello stesso tempo anche la “Natività di Gesù”. Presso questi “Presepi Viventi” (che vengono organizzati per tutto il periodo natalizio che va dal 25 Dicembre al 6 Gennaio) vi sono anche stand in ci si vendono prodotti tipici natalizi (focacce, dolci ecc…) e si effettuano pesche di beneficenza. Il ricavato va dato alle famiglie povere di Augusta, affinché possano passare delle buone feste.

Durante la “Novena di Natale” è usanza che la banda cittadina o degli zampognari vadano a suonare musiche e nenie natalizie per le strade del centro storico megarese.

Dal 2015 l’ultimo fine settimana prima delle feste natalizie (notte tra Sabato e Domenica) si tiene la Notte Bianca di Augusta in cui presso le vie del centro storico cittadino si tengono vari spettacoli (musicali, cabarettistici, danzanti ecc…) e vi è la presenza di stand enogastronomici mentre i negozi del centro storico rimangono aperti fino a tarda notte.

Terminata la Novena di Natale, il 24 Dicembre si entra nel vivo delle celebrazioni con la solennità della “Vigilia di Natale” che viene celebrata perlopiù in famiglia o tra amici. L’intero pomeriggio di questo giorno solenne viene passato cucinando le pietanze per la “Cena della Vigilia” e giocando o a carte (perlopiù a Briscola, a Scola, a Sette e mezzo ecc…) o a Tombola. La sera vi è la tanto agognata “Cena della Vigilia” che vede in tavola numerose pietanze tipiche tra le quali vanno citate le classiche “Mpanate” o “Scacciate” farcite con ingredienti vari come: bietole selvatiche, salumi, salsiccia di maiale, formaggio, ricotta, pomodori secchi, erbe aromatiche, patate e logicamente anche il pesce (baccalà o anguille). Un’altra pietanza tipica e “U Cudduruni”, una specie di pizza casereccia condita con salsa di pomodoro, formaggio e cipolle (che può essere arricchita anche con acciughe o sarde salate). E’ usanza preparare uno speciale pane votivo a base di nocciole chiamato “Pane di Natale” o popolanamente “Pani che Nuciddi” che può avere varie e fantasiose forme (a forma di “Cuddura” ossia di ciambella, di “Cori” ossia di cuore, di “Trizza” ossia la classica treccia, di “Cavadduzzu” nelle sembianze cavallo, di “Scuzzaria” o “Rizzu” a forma di tartaruga ecc…). La cena viene chiusa da dolciumi tipici tra cui citiamo i “Cassateddi” (tortine dall’impasto simile a quello delle impanate a base di ricotta zuccherata aromatizzata con tuorlo d’uovo e cannella), i vari tipi di torroni a base di mandorle o miele noti come “Cubbaita” di cui quello più caratteristico è quello a forma di “Vastuni i San Giuseppi”, i “Mustazzola” (pani dolce a base di miele), a “Cutugnata” (confettura a base di cotogne dalle varie forme) e tanti altri dolci tipici di Augusta e delle città vicine. Dopo la cena gli invitati giocano o a carte o a Tombola in attesa di scambiarsi i regali natalizi. Dopodiché o si va ad assistere alla Mezza di mezzanotte con cui si celebra la “Nascita di Cristo”, oppure si resta a giocare fino a tardi o addirittura fino alle prime ore mattutine.

Il 25 Dicembre, gli invitati della sera prima si ritrovano a pranzo. Stavolta si incomincia a pranzare con la tipica “Pasta al forno” (timballo di lasagne, cannelloni farciti con carne macinata posti tra strati di ragù di carne, fette di formaggio o mozzarella, besciamella, prosciutto e uova sode; o di maccheroncini conditi come appena accennato oppure posti a strati tra melanzane fritte, formaggio grattugiato e pangrattato) oppure con ravioli o altri formati di pasta elaborati. Dopodiché verranno servite pietanze a base di carne tra cui il celebre “Falsomagro” (una specie di polpettone farcito con ingredienti vari), cotolette, fettine di carne o salsiccia arrostita alla brace ecc… Chiuderanno il pasto i tipici dolciumi natalizi sopraelencati. Dopo aver cenato o si continua a giocare a carte, o si va a visitare i Presepi viventi che si tengono nelle limitrofe città (Carlentini, Lentini, Melilli, Priolo e Sortino, avvolte anche a quelli di Canicattini, Palazzolo, Avola e Noto).

Nei giorni seguenti al Natale si tengono rappresentazioni sceniche della “Nascita di Cristo” (veri e propri Presepi Viventi) all’interno della città augustana di cui quella più importante si tiene presso la Piazza Duomo.

Dopo qualche giorno gli stessi invitati si ritroveranno insieme per festeggiare il “Capodanno”. La serata del 31 Dicembre verrà passata prima cenando con pietanze differenti da quelle consumate il 24 Dicembre tra cui citiamo il tradizionale Zampone con le lenticchie, carne o pesce arrosto, le immancabili pizze caserecce condite con ingredienti vari, i sopracitati “Cudduruna” e talvolta anche frittelle come Crispelle o Zeppole (vedi nella pagina precedente il paragrafo riguardante la festa di “San Martino”), a cui seguono i dolci natalizi di Augusta. Dopo aver cenato, la serata verrà passata giocando fino a quando non scocca la mezzanotte, accolta tra il tripudio dei festeggianti. Dopo aver brindato si esce in strada a salutare il nuovo anno sparando petardi e fuochi artificiali. Il resto della nottata verrà passato o giocando fino alle prime ore del mattino, o andando a ballare nelle limitrofe discoteche, oppure andando a girovagare nei bar per cercare di consumare i “Cornetti caldi” appena sfornati.

Il primo Gennaio, gli invitati si ritrovano di nuovo a pranzo (le pietanze sono pressoché simili a quelle descritte per indicare il pranzo del 25 Dicembre). Dopo aver pranzato o si resta a giocare tutti insieme per un’ultima volta, oppure si va a fare una passeggiata nelle limitrofe città di Siracusa, Melilli, Sortino, Avola, Noto, Palazzolo Acreide, Buscemi, Buccheri oppure si va sempre verso Catania.

Le festività natalizie si concludono il 6 Gennaio con la festa dell’Epifania, dove verranno organizzati spettacoli per i bambini che daranno l’arrivederci alle sontuose festività natalizie augustane, che comprendono anche la solennità consacrata alla “Madonna Immacolata”. Il termine vero e proprio della festa natalizia è data dalla “Processione di Gesù Bambino” organizzata dalla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, che si tiene dopo la Messa mattutina (che inizia ore 10.00 circa). Questa Processione è organizzata dai giovani della locale Parrocchia del Sacro Cuore e sfilerà per le vie del limitrofo quartiere, salutata all’uscita e al rientro da un vivace scampanio,

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