*Avola, Area iblea di Contrada Fondocastro

Homepage Avola Territorio ibleo Area iblea Contrada Fondocastro

Avola

*Area iblea di Contrada Fondocastro


L’area iblea di Contrada Fondocastro vista dalla SS 115 Avola – Noto.

Proseguendo per la SS 115 Avola – Noto e superando il sito di “Santa Nicolella”, arriviamo in un tornante che risale verso un’area posta a destra della statale per la città netina contraddistinta da un terreno incolto in cui sono posti dei grandi massi posto sotto un rilievo roccioso noto come Cozzo Carrubba.

Si tratta della Contrada Fondocastro ossia una località collocata nell’area sudoccidentale del territorio avolese che si affaccia su due cave iblee, quella nota appunto come Cava di Fondocastro a nord e la Cava di San Giovanni a sud (che delimita il confine tra i territori comunali di Avola e Noto).

La Cava di Fondocastro è interessata dallo scorrimento di un breve corso d’acqua (chiamato col nome della contrada o con l’appellativo della limitrofa area nota come “Santa Nicolella”) che la separa da un rilievo noto come “Cozzo Cappello” posto a nord (delimitante anche buona parte del limitrofo Vallone Bochini), in cui vi era posta una base militare attiva durante la II guerra mondiale appartenente all’allora esercito italiano.

Quest’area è raggiungibile sia dalla traversa posta presso il tornante sulla SS 115 Avola – Noto, ma anche dalla “Traversa Mammanelli” da Avola percorrendola completamente verso sud, o ancora dalla “Traversa Cozzo Cappello” collocata sulla S.P. 15 Avola – Bochini – Noto collocata alla nostra sinistra venendo da Avola, posta dopo la “Traversa Meti”.

Qui vi sono i resti di vari siti rupestri nonché di antichi insediamenti rurali sparsi presso quest’area.

Da qui si può godere anche di un’ottima vista panoramica.

In mezzo è posta la breve Cava di Fondocastro, solcata da un torrente a portata idrica di tipo meteorica che termina presso la sponda settentrionale del Fiume Asinaro, in cui vi sono collocate anche qui diversi ruderi di tipo rurale oltre a varie costruzioni quali “Gebbie” (ossia cisterne idriche di forma cilindrica). 

A sud della Cava di Fondocastro è posto il rilievo noto come “Cozzo Carrubbe”, la cui sommità è raggiungibile da varie traverse poste alla nostra destra.

Qui possiamo chiaramente distinguere una cava di pietre (da notare la conformazione delle rocce del rilievo che sembrano “tagliate”) che dovrebbe essere di epoca relativamente recente, delimitata da muri a secco dentro i quali vi sono dei terrazzamenti coltivati.

Più ad ovest vi è un sito rupestre collocato su di una protuberanza rocciosa in cui sono collocate delle caverne molto antiche (necropoli neolitica?). 

Non si esclude la presenza sulla sommità di questo piccolo colle vi sono forse le rovine di una fortezza – castello. 

Si tratterebbe di una delle tante fortezze costruite per difendere l’antica Noto, città più importante del corrispettivo Vallo che prende il nome da essa.

Sono presenti altre rovine simili in quasi tutti i rilievi iblei posti attorno al sopracitato sito in cui adiacente all’attuale Noto, ma anche nei pressi delle rovine dell’antica città netina, distrutta del terremoto del 1693.

Torna indietro

Torna alla pagina “Avola”