*Avola, Valle del Fiume Asinaro e Sito Archeologico di Contrada Fiumara – San Marco

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Avola

*Valle del Fiume Asinaro e Sito Archeologico di Contrada Fiumara – San Marco
(Latomie di Contrada San Marco, Resti del campo della Battaglia dell’Asinaro, Rovine e Necropoli greco – romane di Contrada Fiumara – Piombi – Tratto fluviale del Fiume Asinaro)

L’area sudorientale del territorio ibleo avolese è solcata dal tratto meridionale della Valle del Fiume Asinaro.

Esso è uno dei più importanti corsi d’acqua della Provincia di Siracusa che si origina in territorio netino nei pressi della Contrada Testa dell’Acqua, lambendo il sito di Noto Antica sul Monte Alveria e dell’odierna città netina sul Colle Meti, per poi scorrere a nord della “Piana di Noto” delimitato da alcuni piccoli rilievi di natura iblea posti tra i territori di Noto e appunto di Avola.

Proprio in territorio avolese è posta l’area nota come “San Marco”, raggiungibile dalle Traverse Palma e Puzzi poste rispettivamente sulla S.P. 59 Avola – Lido di Noto delimitata da un’edicola votiva in pietra consacrata alla “Madonna” e sulla SS 115 Avola – Noto seguendo le diciture “Traversa Palma” e “Traversa Puzzi”.

Essa è posta in un breve rilievo di tipo ibleo che si affaccia sulla sponda settentrionale del Fiume Asinaro, nel luogo in cui il ramo meridionale del Torrente Bochini si immette nell’importante corso d’acqua che entra nel suo tratto finale che attraversa la zona nota come “Fiumara – Piombi”.

Questa zona la si raggiunge dalla Traversa Puzzi arrivando ad un largo bivio (il secondo dopo quello che conduce al sito della “necropoli greca” di Contrada Puzzi, vedi link nella pagina precedente per saperne di più) delimitato a destra da due grossi pali della luce aventi un grande trasformatore, imboccando la strada alla nostra destra (venendo dalla SS 115) nota come “Traversa Fiumara”. 

Percorrendo questa strada, alla nostra sinistra possiamo notare un interessante sito archeologico (molto probabilmente il più importante di epoca greca situato nel territorio avolese) comprendente innanzitutto la presenza di numerose “latomie” di epoca greca caratterizzate dalla presenza di profonde fenditure nel terreno collocato su un rilievo calcareo. 

Qui vi sono anche le rovine di una necropoli di epoca siceliota di tipo semi rupestre che si compone di vari tipi di sepolture (rupestri e a fossa).

Questa zona limitrofa al tratto fluviale del Fiume Asinaro collocato tra Avola e Noto è famosa per aver avuto anche una certa importanza nella storia dell’antica Siracusa.

Difatti qui nel 413 a.C. si consumò la cosiddetta “Battaglia dell’Asinaro” che vide i siracusani battersi contro gli ateniesi durante la grande “Guerra del Peloponneso” tra Atene e Sparta (città alleata di Siracusa) con la vittoria finale di Siracusa che decretò la sconfitta ateniese in Sicilia (che costò loro un grave tributo di vite umane), e questa zona ha restituito numerosi reperti archeologici presenti in tutti i principali musei archeologici della Sicilia (su tutti il Museo Paolo Orsi di Siracusa) di cui numerose armi e schegge metalliche.

In questa zona vi era anche un feudo di epoca araba noto come “Feudo di Racalmedica” che comprendeva le limitrofe Contrade Puzzi, Palma (in territorio avolese), Fiumara e Falconara (in territorio netino) ed era caratterizzato molto probabilmente da un insediamento di natura militare sorto su un’area abitativa di epoca romana, che molto probabilmente venne inglobato all’interno di una delle tante masserie rurali sparse nell’area.

 Vi sarebbero inoltre ruderi di epoca bizantina.

Dal punto di vista naturalistico, questo tratto del Fiume Asinaro, raggiungibile da varie traverse poste alla nostra destra venendo dalla SS 115 (delimitate da vasti limoneti), si presenta circondato da un folto canneto ed è contraddistinto da un corso di tipo torrentizio che alterna aree basse a fossi più o meno alti in cui trovano rifugio anche specie ittiche quali pesci di acqua dolce (anguille e qualche trota), lumache e granchi d’acqua dolce oltre a varie specie di rettili, insetti, volatili e mammiferi.

Lungo il corso di questo fiume vi sono molte costruzioni rurali quali “Saie” per incanalare le acque del fiume verso i limitrofi campi e “Gebbie” ossia grosse cisterne in cui le acque (provenienti sia dal fiume che da pozzi sotterranei) venivano immagazzinate. Un tempo vi erano posti anche alcuni “mulini” ormai andati persi.


Il Fiume Asinaro presso la zona di San Marco.

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