Buccheri, Chiesa ed Eremo della Madonna delle Grazie


La Chiesa di Santa Maria delle Grazie dietro alla quale vi è posto l’omonimo Eremo.

La bella Chiesa della Madonna delle Grazie facente parte dell’omonimo Eremo è situata poco fuori dal centro abitato buccherese presso la vecchia SS 124 per Vizzini in località “Bosco Santa Maria”. Essa fa parte di un antico Eremo (ricostruito nel 700 dopo esser stato distrutto del terremoto del 1693) occupato a seconda del periodo storico da varie congregazioni monastiche (tra cui citiamo quelle dei Francescani e dei Carmelitani), ma anche da numerosi Frati Eremiti che dimoravano nelle caverne poste nel rilievo dietro la chiesa.

La bella facciata barocca dell’edificio sacro si affaccia su di una breve scalinata che conduce al Sagrato. Essa presenta un bel portale arcuato inquadrato da due imponenti pilastri che sorreggono un travone trapezoidale che funge da trabeazione centrale. Sopra di esso vi è una grande finestra rettangolare sopra cui vi è un travone rettangolare simile a quello descritto prima anche se si presenta più piccolo. L’elegante frontone è formato da un grande timpano spezzato che reca al centro un bel basamento terminante con un piccolo pinnacolo sferico. A destra della facciata vi è uno splendido campanile coronato da una bella cupoletta emisferica sormontata anch’essa da un piccolo pinnacolo sferico.

 L’interno della Chiesa presenta un’unica Navata dove possiamo ammirare innanzitutto lo splendido Altare Maggiore che reca la statua della “Madonna delle Grazie” (considerata come la “Patrona di Buccheri”); da ammirare anche l’Altare consacrato a “Maria Assunta in Cielo”. Va detto infine che in questa Chiesa vi sono altre pregevoli opere d’arte sacra.

Bisogna dire infine che l’Eremo è ubicato in prossimità del “Bosco di Santa Maria” considerato come il più importante “polmone verde” della Provincia di Siracusa; ma bisogna dire che nei paraggi vi sono anche le rovine dell’antico Eremo francescano di Fontana Murata, andato distrutto durante il terremoto del 1693 e quindi abolito.

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