Buccheri, Area Iblea di Santa Maria – Monte Tereo (Boschi Santa Maria – Sughereta – Pisano)

Il Bosco di Santa Maria di Buccheri.

La zona iblea a nord ovest di Buccheri, comprendente le aree di Santa Maria e il versante del Monte Tereo, è un’area molto particolare dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, in cui sono poste anche alcune rovine archeologiche piuttosto importanti del territorio buccherese. È un’area montuosa (talvolta soggetta a nevicate in inverno) di cui una minima parte adiacente al territorio buccherese risulta occupata da terrazzamenti agricoli. Essa è anche costituita da una buona presenza di sorgenti idriche.

La particolare zona iblea di Santa Maria, chiamata così per la presenza dell’Eremo di Santa Maria delle Grazie, è una zona quasi interamente coperta da una folta pineta ma anche da alberi di leccio, castagno, roverella, querce ecc… Quest’area appatenente al demanio forestale della Regione Sicilia è visitabile ed è adatta per effettuare escursioni dentro il folto bosco, di cui alcune zone sono comprese all’interno del Parco Avventura di Buccheri (noto come “Parcallario”, sito web www.parcallario.it). Quest’area ricade in un sito di importanza comunitaria collegato al Monte Lauro da un sentiero che arriva fino alla sua vetta oltrepassando buona parte del bosco. In quest’area vi sono anche le rovine dell’Eremo Francescano di Fontana Murata, che dopo la sua distruzione venne trasferito presso quello attuale della Madonna delle Grazie, considerata come la principale “Patrona di Buccheri”.


L’eremo di Santa Maria delle Grazie di Buccheri.

 Quest’area boschiva comprende anche la folta pineta situata dietro al Monte Tereo, il rilievo montano di matrice vulcanica (come l’adiacente Monte Lauro) su cui sorge la cittadina buccherese e parte di essa è collocata dentro il cosiddetto “Parco Castello” in cui sono poste le rovine del castello medievale della città crollato i seguito al terremoto del 1693.


Il Monte Tereo coperto dalla Pineta di Buccheri.

A poca distanza da questa pineta vi sono le rovine dell’Acquedotto Bilingeli, antica condotta idrica andata in parte distrutta sorta presso l’omonima sorgente da cui si origina il Torrente Sughereta, nel quale si immette anche il Torrente Santa Maria (che nasce sotto l’omonima pineta in Contrada Polveriera). Il torrente prende il nome da un’altro bosco buccherese piuttosto importante noto appunto come “Sughereta” poiché è formato da querce da sughero. Presso il Monte Costerotte vi sono invece vari siti archeologici di cui quello più importante è la Grotta di San Nicola, una Chiesa Rupestre di epoca paleocristiana posta nella zona nota come “Le Croci” ospitante un sito rupestre della medesima epoca.


L’Acquedotto Bilingeli.


La Grotta di San Nicola.

Dietro il versante del Monte Tereo formato dai rilievi di Costerotte e Sughereta, si estende il cosiddetto “Bosco Pisano”, grande area boschiva (che comprende più a valle il Bosco Sughereta) ancora del tutto incontaminata; infatti essa è una delle poche zone al mondo in cui cresce la rarissima pianta nota come “Zelkova Sicula”.

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