Dalla strada comunale “Mulitta – Grotta Sezza” raggiungibile dalla S.P. 71 Buccheri – Cava Sughereta – Rizzolo, ci addentriamo presso un sentiero che andando verso nord oltrepassa un piccolo bosco di macchia mediterranea fino a quando non troviamo una cavità in cui è collocata la Chiesa rupestre di San Nicola (meglio nota come “Grotta di San Nicola”), sulle pareti meridionale del Monte Costerotte. Si tratta del principale sito archeologico posto in prossimità della cittadina buccherese anche se posto in posizione isolata rispetto al centro abitato.
L’ingresso della Grotta di San Nicola.
Essa è situata all’interno di una caverna scavata dai Bizantini in epoca post – romana, che fungeva appunto da oratorio rupestre. La grotta è divisa da due settori da alcuni pilastri scavati nella roccia. La parte sinistra era quella che fungeva da chiesa vera e propria caratterizzata da un’abside semicircolare (in parte crollata), mentre nella parte destra vi è una specie di nicchia scavata nel pavimento che probabilmente fungeva da fonte battesimale. Bisogna dire che le pareti di questa grotta risultano affrescate da figure di Santi (in gran parte cancellati per colpa dell’incuria a cui questo luogo venne lasciato in passato) dove possiamo notare gli affreschi che ritraggono la “Vergine Maria”, “San Nicola”, un Angelo e infine la “Crocifissione” (affresco posto all’interno di un arcosolio il cui utilizzo sembra di tipo sepolcrale).
Gli affreschi posti all’interno della Grotta di San Nicola.