A sud del Bosco di Santa Maria, presso la Contrada Polveriera (posta sotto il rilievo noto come “Cozzo Buscica”) vi è la sorgente da cui si origina il Torrente Santa Maria, che prende il nome dalla zona circostante (con cui è chiamato anche il limitrofo bosco) che, scendendo più a valle verso nord prende il nome di Torrente Sughereta visto che lambisce l’omonimo bosco formato da Quercia da Sughero e, più a valle è noto come Torrente Risicone che affluisce in territorio francofontese presso il Fiume Costanzo, uno degli affluenti del Fiume San Leonardo.
La sorgente primaria però è posta all’interno del bosco nella località detta “Fontana Murata” in cui sorgono le rovine di un monastero medievale (vedi link nella pagina precedente). Questo piccolo torrente è una tipica “Fiumara” ossia un corso d’acqua che in estate si presenta secco mentre in inverno ha un buono scorrimento di acqua (anche grazie alle piogge). Le sponde di questo torrente sono formate da terreni agricoli molto fertili in cui vengono coltivate diverse primizie dagli agricoltori locali, ma vi sono anche castagneti selvatici e filari di alberi da frutto (tra cui olive, noci e nocciole).
Le acque di questo torrente alimentavano numerosi mulini di cui il cosiddetto “Mulino Vacirca” risulta essere quello più integro. In questi mulini venivano macinati i cereali coltivati nelle soprastanti aree di Piana Sottana e Casal Gerardo (altri mulini sono posti presso l’area di Rizzolo).