Cava d’Aliga, Bruca e Arizza; Cava Mata e Pantano Bruca

Cava d’Aliga

Bruca e Arizza

*Cava Mata

Ad ovest di Cava d’Aliga, presso la località nota come “Arizza”, troviamo una breve cavità iblea nota come “Cava Mata” (o “Cava Amata”), oltrepassata dalla S.P. 64 Donnalucata – Cava d’Aliga (tratto a meridione della rotatoria tra le S.P. 84 per Scicli e Modica, la S.R. 75 Iungi – Arizza e la Via Ferro di Cavallo che conduce alla spiaggia di Arizza) ma che si origina molto più a nord tra le Contrade Pagliarelli, Trillalici e Ritegno.

Il tratto più settentrionale di questa cavità lo si raggiunge da est dalla S.P. 56 San Marco – Cava d’Aliga dalla prima traversa alla nostra sinistra venendo da Cava d’Aliga posta dopo il passaggio a livello sulla linea ferroviaria “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”, da cui imbocchiamo rispettivamente la prima strada alla nostra destra che man mano diventa sempre più sterrata, scendendo verso la cava; da ovest invece la si può raggiungere dalla S.R. 75 Iungi – Arizza (primo imbocco a destra posto dopo la rotatoria tra le S.P. 64 e S.P. 84 andando in direzione “Iungi – Gurgazzi – Arizza”), da cui possiamo raggiungere il versante sudoccidentale tramite la traversa posta dopo l’ingrosso di mercati ortofrutticoli “Fratelli Cintoli” (che si collega al sopracitato sentiero che si imbocca dalla S.P. 56), mentre l’area nordoccidentale la si raggiunge sempre dalla S.R. 75 imboccando la strada in direzione “San Marco – Imbastida” e da qui la seconda traversa alla nostra destra in direzione della “MC Marmi”, proseguendo verso il limitrofo sito collinare.

La Cava Mata è la più importante cavità iblea dell’area posta a ridosso di Cava d’Aliga (in particolare della località nota come “Arizza”), presso le cui pareti vi sono i ruderi di antichi terrazzamenti rurali contraddistinti dalla presenza di alberi di carrubo e olivo, appartenenti a limitrofi insediamenti agricoli di cui rimangono vari caseggiati. Vi sono inoltre cave di pietra utilizzate per l’estrazione di blocchi di pietra iblea.

Dalle limitrofe alture in cui vi sono varie strade carraie delimitate da muri a secco, si può godere di un ottimo panorama sulle limitrofe contrade. Il fondo della cavità è interessata dallo scorrimento di un corso d’acqua ormai secco, incanalato in adiacenza della Via Ferro di Cavallo nei pressi della spiaggia di Arizza. Va detto infine che, dal punto di vista archeologico, l’area sembrerebbe piuttosto interessante e andrebbe studiata in maniera approfondita.

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