Comiso, Natale Comisano (Festa di San Nicola di Bari – Festa di Santa Maria Immacolata – Festa di Santa Lucia – Natale a Comiso, Pedalino e Presepi Viventi)

Comiso

Natale Comisano
(Festa di San Nicola di Bari – Festa di Santa Maria Immacolata – Festa di Santa Lucia – Natale a Comiso, Pedalino e Presepi Viventi)

Il Natale Comisano è il periodo in cui ricadono le ultime festività religiose e popolari dell’anno celebrate all’interno della città comisana e della limitrofa frazione di Pedalino. Il periodo natalizio a Comiso comincia con le feste consacrate a “San Nicola di Bari”, “Santa Maria Immacolata” e “Santa Lucia Martire” celebrate rispettivamente il 6, l’8 e il 13 Dicembre, proseguendo con il vero e proprio periodo natalizio comprendente la Vigilia e il giorno di Natale (24 e 25 Dicembre), il periodo del Capodanno (31 Dicembre e 1 Gennaio) e il giorno dell’Epifania che conclude il periodo delle festività natalizie comisane (6 Dicembre). Il Natale Comisano è anch’esso colmo di antiche tradizioni sacre e popolari che vengono osservate da moltissimo tempo essendo ben radicate all’interno della popolazione comisana a cui si aggiungono i ben noti e tradizionali riti natalizi seguiti in gran parte dell’Italia intera (per saperne di più sulle festività natalizie clicca qui).

La Festa Liturgica di “San Nicola di Bari” (6 Dicembre)

Il 6 Dicembre di ogni anno ricorre la festività liturgica di “San Nicola di Bari”, che viene celebrata con solenni Messe all’interno della Chiesa di Santa Maria Annunziata. Con questa solennità sacra ha inizio ufficialmente il periodo natalizio comisano.

Culto comisano a “San Nicola di Bari”

“San Nicola di Bari” (per saperne di più clicca qui) viene considerato come il primo “Santo” venerato all’interno della città comisana dato che la chiesa in cui era venerato era la prima ad essere costruita all’interno del centro abitato di epoca greco – romana noto come “Comicio”, che con i secoli andò ad evolversi divenendo l’attuale Comiso. Nel periodo anteriore all’anno 1125 venne costruita l’antica Chiesa Madre della città comisana che venne appunto intitolata a “San Nicola”. Col passare del tempo la chiesa, che perse il titolo di “Matrice” a sfavore della vicina Chiesa di Santa Maria delle Stelle, venne ampliata e consacrata a “Santa Maria Annunziata” anche se verso “San Nicola” vi era comunque una forma di devozione piuttosto alta tant’è che venne collocato all’interno dell’edificio sacro anche un simulacro che raffigurava il “Santo Vescovo”. Oggi la celebrazione in onore di “San Nicola di Bari” è prettamente liturgica ed è una delle principali ricorrenze ecclesiastiche celebrate all’interno della Chiesa dell’Annunziata.

I festeggiamenti comisani consacrati a “San Nicola di Bari”

Dopo un breve periodo preparatorio, il 6 Dicembre presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata comincia la ricorrenza liturgica consacrata a “San Nicola di Bari” il cui simulacro viene mostrato ai suoi devoti assieme ad una Reliquia appartenente al “Santo Vescovo”. Alle ore 08.30 viene celebrata in chiesa la prima Messa mattutina, mentre di pomeriggio alle ore 17.30 vi sono le preghiere pomeridiane culminanti con la recita del Rosario. Alle ore 18.00 viene celebrata la solenne Messa in onore di “San Nicola” che terminerà con la benedizione collettiva con il Reliquiario verso i fedeli presenti alla funzione. Termina così la breve festività in onore di “San Nicola di Bari”.

La Festa di Santa Maria Immacolata (8 Dicembre)

L’8 Dicembre si celebra a Comiso la festa in onore di “Santa Maria Immacolata” che “inaugura” a tutti gli effetti il lungo periodo natalizio comisano con una bella festività comprendente riti sacri come la “Novena dell’Immacolata” celebrata all’interno della Chiesa di San Francesco all’Immacolata nei nove giorni che precedono la data dell’8 Dicembre, e la Processione dell’omonimo simulacro per le strade di Comiso nel suddetto giorno festivo. Oltre a questi riti religiosi si tengono anche vari eventi all’interno della Chiesa di San Francesco all’Immacolata. Si tratta dell’ultima grande “festa mariana” dell’anno che si tiene all’interno della città ipparina.

Il culto comisano alla “Madonna Immacolata”

Il culto a “Santa Maria Immacolata” (per saperne di più clicca qui) è praticato a Comiso sin dalla fondazione della Chiesa di San Francesco all’Immacolata avvenuta nel 1571, all’interno della quale venne poi collocato successivamente l’attuale simulacro che viene celebrato l’8 Dicembre di ogni anno. I Frati Minori Conventuali che abitavano il limitrofo convento fecero comunque ulteriormente in modo che il culto verso la “Madonna Immacolata” andò poi a svilupparsi all’interno della città comisana. Oggi la “Madonna Immacolata” è molto venerata dai comisani venendo appunto celebrata con un’interessante festa che inaugura a tutti gli effetti il “Natale Comisano”.

La “Novena dell’Immacolata”, il periodo preparatorio e la “Vigilia” della festa (29 Novembre – 7 Dicembre)

Il 29 Novembre comincia la “Novena dell’Immacolata”, ossia i nove giorni che precedono la data dell’8 Dicembre in cui, presso la Chiesa di San Francesco all’Immacolata di Comiso si tengono alle ore 07.30 la preghiera mattutina dei frati francescani, alle 17.00 il Rosario e la celebrazione del canto dello “Stellario”, e infine alle ore 18.00 la solenne Messa animata da vari gruppi parrocchiali nei giorni del novenario.

Il 7 Dicembre, ultimo giorno della Novena e “Vigilia” della festa in onore di “Santa Maria Immacolata”, si tiene sempre il consueto programma del novenario culminante con la solenne Messa delle ore 18.00. Al termine di essa la chiesa rimarrà aperta perché alle ore 22.00 inizia la Veglia di preghiera notturna che apre ufficialmente i festeggiamenti in onore di “Santa Maria Immacolata” che culminerà con l’accensione di una fiaccolata presso il sagrato dell’edificio sacro.

I festeggiamenti comisani in onore di “Santa Maria Immacolata” (8 Dicembre)

L’8 Dicembre inizia ufficialmente la festa in onore di “Santa Maria Immacolata” venendo da subito celebrata con solenni Messe all’interno della Chiesa di San Francesco all’Immacolata che verranno celebrate alle ore 07.00, 08.00 e 09.00, mentre alle ore 10.30 viene celebrata la Celebrazione Eucaristica con cui il sindaco della città comisana pronuncerà l’atto di affidamento della città comisana alla “Madonna Immacolata”. Alle ore 11.00 la banda musicale cittadina girerà per le vie della città comisana per annunziare l’inizio ufficiale dei festeggiamenti. Alle ore 12.00 i vigili del fuoco di Comiso doneranno un’omaggio floreale alla “Madonna Immacolata” deponendolo sotto la statua di pietra posta in prossimità della chiesa. I riti mattutini si concluderanno alle ore 12.30 con una breve ma solenne Messa. Nel pomeriggio la statua della “Madonna Immacolata” viene preparata per essere condotta in Processione per le vie del centro storico della città ipparina mentre per buona parte della giornata di festa si possono anche degustare vari prodotti tipici locali (tra tutti vari tipi di dolci tradizionali).

Alle ore 16.00 lo scampanio delle campane della Chiesa di San Francesco all’Immacolata annunzia l’uscita in Processione della statua della “Madonna Immacolata” che viene salutata dagli applausi dei fedeli e da accensioni pirotecniche accompagnate dal lancio di carte colorate. Il simulacro della “Madonna” verrà posto su un fercolo con cui verrà spinto in Processione per le vie della città comisana seguito da moltissimi fedeli.

Da Piazza San Francesco la Processione percorrerà gran parte delle vie del quartiere limitrofo lungo le Vie Gioacchino Rossini, Milano, Trento, Indipendenza, Garigliano, nuovamente Via Trento e da qui le Vie Luigi Galvani, Giorgio Baglivi, Andrea Costa, Francesco Caracciolo, Emerico Amari, Kamarina, Aldo Finzi e Alfonso La Marmora per arrivare in Piazza Iolanda e da qui percorrere le Vie Marco Minghetti, degli Studi, Papa Giovanni XXIII e Virgilio arrivando nuovamente in Piazza San Francesco. Da qui la processione percorre la Via Giuseppe Morso arrivando presso la Piazza San Biagio in cui è collocata la Chiesa consacrata all’omonimo “Santo Patrono di Comiso”. Il corteo percorre il Viale della Resistenza e la Via Generale Amato arrivando presso la Chiesa di San Giuseppe, per poi percorrere il Corso Vittorio Emanuele II e le Vie Biagio Pace e Avvocato Giuseppe Di Vita entrando in Piazza Fonte Diana, dirigendosi poi tramite la Via Monsignor Francesco Rimmaudo presso la Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle. La processione ripassando da Piazza Fonte Diana percorre Via Gioacchino Iacono immettendosi nuovamente sul Corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata. Percorrendo infine il tratto occidentale del Corso Vittorio Emanuele la processione arriva presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie percorrendo poi il Corso San Francesco per concludersi infine presso il sagrato della Chiesa di San Francesco all’Immacolata (in cui alle ore 17.00 viene celebrata una solenne Messa) verso le ore 18.30 del pomeriggio.

Al termine della processione avviene il rientro in chiesa del simulacro di “Santa Maria Immacolata” salutato da un bello spettacolo pirotecnico. Con la solenne Messa delle ore 19.00 celebrata all’interno della Chiesa di San Francesco all’Immacolata si conclude così la festa comisana consacrata a “Santa Maria Immacolata”.

La Festa di Santa Lucia (13 Dicembre)

La terza festa religiosa che precede il “Natale Comisano” è quella consacrata a “Santa Lucia” che si svolge nella giornata del 13 Dicembre in cui ricorre la memoria liturgica del martirio della “Santa Siracusana”, Questa festa, oltre ai consueti riti sacri, prevede la curiosa tradizione del “Lancio delle Noccioline” che si svolge nel pomeriggio del 12 Dicembre in Via San Biagio presso il retro della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle, in cui è collocato il venerato simulacro della “Martire Siracusana”, che verrà portato in processione per le vie del centro storico cittadino.

Origine del culto comisano a “Santa Lucia”

Il culto comisano a “Santa Lucia”, vergine e martire di origini siracusane (per saperne di più clicca qui) deriva alla massiccia venerazione nei suoi confronti all’interno dell’attuale Provincia di Ragusa, che un tempo faceva parte sia della provincia che dell’arcidiocesi appartenente alla città aretusea che ha dato i natali alla “Santa Martire” a cui, secondo la tradizione locale, prima di essere uccisa con una coltellata in gola, le vennero cavati gli occhi che vennero posti dentro una ciotola; dopo di ciò all’interno delle cavità oculari si riformarono miracolosamente due nuovi occhi. Il sopracitato “lancio delle noccioline” effettuato nel pomeriggio del 12 Dicembre a Comiso deriva appunto da questa “diceria” tradizionale identificando i “Nuciddi” lanciate in Via San Biagio con gli “Occhi di Santa Lucia”. Comunque sia questa festa attualmente è molto attesa sia per il lancio delle noccioline (che ovviamente vengono raccolte), ma soprattutto per poter onorare la “Martire Siracusana” che è molto venerata all’interno della città ipparina. Va detto infine che il 13 Dicembre a Comiso è usanza preparare la “Cuccìa” che è il dolce tipico della festa in onore di “Santa Lucia”, a base di grano bollito e zuccherato.

La “Tredicina di Santa Lucia”, la “Vigilia della Festa” e il “Lancio delle Noccioline” e (10, 11 e 12 Dicembre)

I riti in onore di “Santa Lucia” cominciano il 10 Dicembre con la svelata del simulacro raffigurante la “Santa Siracusana”, che successivamente verrà celebrata con un Triduo di preparazione, comprendente i tre giorni che precedono la data del 13 Dicembre e che prevedono la recita della “Tredicina di Santa Lucia”, una preghiera in onore della “Santa Martire” siracusana composta dal poeta siracusano Tommaso Gargallo. Alle ore 09.00 presso la Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle viene celebrata la Messa mattutina, mentre alle ore 12.00 ci sarà un festoso scampanio. Alle ore 17.30 viene recitata la sopracitata “Tredicina di Santa Lucia” e alle ore 18.00 la solenne Messa serale a cui parteciperanno molti fedeli.

Il 12 Dicembre, giorno in cui ricorre la “Vigilia” della festa consacrata a “Santa Lucia”, oltre ai sopracitati riti, presso la Via San Biagio in prossimità dei locali retrostanti della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle (tra le Vie Matrice e Monsignor Francesco Rimmaudo) si tiene il “Lancio delle Noccioline” verso le ore 14.00. Questo rito identifica le noccioline lanciate con gli occhi che vennero cavati a “Santa Lucia” e che in maniera miracolosa si riformarono all’interno delle cavità oculari. Dalle finestre della Casa Canonica vengono lanciate molte “Nuciddi” che i comisani raccolgono utilizzando ombrelli aperti al contrario in cui si depositano le nocciole lanciate. Chi non riesce a raccoglierle al volo, si china lungo Via San Biagio per poter raccogliere il maggior numero possibile delle noccioline cadute in strada. A questo rito partecipano soprattutto ragazzini che raccolgono così quelle che vengono chiamate “I Nuciddi ri Santa Lucia” (“Le Noccioline di Santa Lucia”). Con la Messa delle ore 18.00 termina il periodo della “Tredicina di Santa Lucia”.

I festeggiamenti in onore di “Santa Lucia” e la Processione all’interno del centro storico comisano (13 Dicembre)

Il 13 Dicembre inizia ufficialmente la festa in onore di “Santa Lucia” con solenni Messe mattutine celebrate all’interno della Chiesa Madre di Santa Maria delle Stelle alle ore 08.00, 09.00, 10.00 e 11.30. Alle ore 15.30 un festoso scampanio richiama i fedeli all’interno della chiesa in cui, alle ore 16.00 viene celebrata una solenne Messa seguita con molta devozione. Al termine della funzione la statua di “Santa Lucia” viene collocata sul fercolo con cui verrà poi portata in Processione.

Alle ore 17.00 un gioioso scampanio e gli applausi dei fedeli accolgono l’uscita in Processione della statua di “Santa Lucia”, trasportata con devozione all’interno del centro storico comisano venendo poi seguita da molta gente. Il corteo processionale di solito compie questo tragitto: dalla Chiesa Madre percorre Via Monsignor Francesco Rimmaudo arrivando in Piazza Fonte Diana e da qui percorrendo le Vie Avvocato Giuseppe Di Vita, Umberto I, Giotto e Attilio Regolo arrivando presso il Corso Vittorio Emanuele II che verrà percorso fino all’imbocco del Corso San Francesco, per poi proseguire tramite le Vie Giuseppe Morso e San Biagio, arrivando nuovamente in Piazza Fonte Diana per poi, percorrendo Via Monsignor Francesco Rimmaudo, ritornare presso la Chiesa Madre di Comiso, in cui avverrà il rientro del simulacro di “Santa Lucia”.

Nel momento in cui rientra in Chiesa (ore 18.00 circa), si terrà l’ultima solenne Messa che conclude la festa in onore di “Santa Lucia”, il cui simulacro verrà riposto poi nel suo altare mettendo così fine ai festeggiamenti. 

Natale a Comiso, Pedalino e Presepi Viventi

L’inizio del periodo natalizio, il Mercatino di Natale e la “Novena”

Durante le sopracitate feste religiose in onore di “San Nicola”, “Santa Maria Immacolata” e “Santa Lucia”, a Comiso e presso la sua frazione Pedalino si comincia ad entrare nel vivo del periodo del Natale (per saperne di più sui riti natalizi in generale clicca qui) con la collocazione delle artistiche illuminazioni per le vie principali della cittadina, ma anche di Alberi di Natale e Presepi.

In Piazza Fonte Diana viene collocato per circa una settimana (la seconda o la terza di Dicembre) il tradizionale “Mercatino di Natale” in cui vengono venduti prodotti tipici e vari oggetti da regalare durante le festività. Presso la Cava delle Grazie invece in uno dei Sabati precedente la data del 24 Dicembre, si tiene il “Mercatino degli Agricoltori” in cui vengono vendute primizie e prodotti agroalimentari tipici del territorio comisano e ragusano. La seconda o la terza Domenica di Dicembre invece si tiene la rassegna “Corso in Festa” presso il Corso Vittorio Emanuele II con spettacoli di vario tipo, degustazioni di prodotti tipici, giochi e animazione per i bambini, comprendendo anche l’apertura straordinaria dei negozi posti lungo questa via in occasione delle compere natalizie.

Nel frattempo dal 16 al 24 Dicembre viene recitata la “Novena di Natale” con preghiere nelle chiese, mentre nelle vie della città comisana vi sono zampognari che suonano le tradizionali melodie natalizie.

La Vigilia di Natale (24 Dicembre)

Il 24 Dicembre a Comiso e Pedalino si entra nel vivo del periodo natalizio comisano con la solennità della “Vigilia di Natale” in cui vi è la tradizionale usanza di cenare a casa di parenti ed amici e di passare la serata o giocando a carte oppure di seguire la Messa delle ore 22.00 – 23.00 circa con cui si celebra la “Nascita di Cristo” (che si tiene in tarda serata presso le Parrocchie di Comiso e di Pedalino),

I piatti tipici della Vigilia di Natale sono innanzitutto le “Scacce”, tradizionali focacce tipiche della Provincia di Ragusa a base di impasto di grano duro la cui sfoglia può essere ripiegata formando vari strati oppure essendo di forma tondeggiante o a mezzaluna (a seconda di chi le prepara), farcite con vari ingredienti (pomodoro, formaggio “Ragusano”, salsiccia, cipolla, broccoli, bietole selvatiche, olive, melanzane, ricotta, prezzemolo ecc…), le “Mpanate” (focacce di forma tondeggiante farcite con vari ingredienti), “U Sfuogghiu” (formato da pasta stesa sottile simile ad una sfoglia, lavorata con zucchero e strutto, e farcito con ricotta e salsiccia), e vari dolciumi quali torroni a base di sesamo, mandorle e miele noti come “Cubbaita” oltre a vari tipi di focacce dolci (come i “Cassateddi” farcite con ricotta dolce), pani dolci e biscotti a base di mandorle e miele, accompagnati da ottimo vino locale.

Il Natale Comisano e i Presepi Viventi (25 – 26 Dicembre)

Il 25 Dicembre, giorno di “Natale” con cui si commemora la “Nascita di Cristo”, presso Comiso e Pedalino è usanza ritrovarsi a pranzo sempre tra amici e parenti degustando vari piatti tipici tradizionali (Pasta al Forno ossia lasagne o cannelloni ripieni di carne con sugo al pomodoro e ingredienti vari, varie portate a base di carne accompagnate da verdure arrosto o al forno e i vari dolciumi tipici del Natale). Dopo il pranzo è usanza o giocare a carte o a tombola, oppure fare una passeggiata nel centri limitrofi assistendo ai vari Presepi Viventi.

Anche a Comiso vengono organizzati i “Presepi Viventi” che sono la rappresentazione della “Nascita di Cristo”. Attualmente sono le Parrocchie di San Giuseppe e dei Santi Apostoli ad organizzarli. Il più tradizionale è quello della Parrocchia di San Giuseppe che veniva organizzato presso l’antico sito estrattivo di Cava delle Grazie a sudovest di Comiso, essendo noto come il “Presepe della Pirrera” (nome che indica appunto una cava di pietre siciliana) che si è tenuto anche all’interno della Pinacoteca dell’ex Mercato Ittico della città ipparina. Il più moderno è quello della Parrocchia dei Santi Apostoli che viene organizzato vicino all’omonima chiesa posta nella periferia nordoccidentale della città. Entrambi i Presepi (che di solito vanno in scena il 25 e il 26 Dicembre, e dopo una breve pausa l’1 e il 6 Gennaio) sono composti da figuranti vestiti con abiti del tempo della venuta di “Cristo” che mettono in atto gli antichi lavori manuali che si svolgevano un tempo nelle aree iblee adiacenti a Comiso (pastore, fabbro, falegname ecc…). L’area più importante è comunque la “Mangiatoia” in cui viene inscenata la “Natività”.

Capodanno, Epifania e termine del periodo natalizio comisano (31 Dicembre, 1 – 6 Gennaio)

Passata la solennità del Natale, nei giorni posteriori al 25 Dicembre (in cui si possono tenere anche vari eventi e spettacoli musicali all’interno delle chiese o degli spazi culturali comisani), arriva il periodo del Capodanno. Il 31 Dicembre a Comiso e Pedalino viene celebrata la “Vigilia di Capodanno” o “Notte di San Silvestro” sempre con inviti a cena tra amici e parenti che degustano vari piatti tipici tradizionali per poi attendere la “mezzanotte” giocando sempre a carte o a tombola o partecipando a serate danzanti ed eventi di vario tipo (molte volte organizzati in Piazza Fonte Diana). Allo scoccare della “mezzanotte” con cui termina l’anno vecchio e arriva quello nuovo, è tradizione accendere fuochi pirotecnici e fiaccole di vario tipo per accogliere il nuovo anno. La notte verrà passata ballando in discoteca o in Piazza Fonte Diana,

L’indomani, giorno di Capodanno (1 Gennaio) oltre al consueto pranzo, quasi sempre seguito da visite a parenti ed amici, giocate a carte e passeggiate nei centri limitrofi, i comisani assisteranno ai Presepi Viventi sopracitati o a vari spettacoli di cui il tradizionale Concerto di Capodanno all’interno di chiese o spazi espositivi.

Il 6 Gennaio, giorno in cui ricorre l’Epifania con cui si commemora la “Visita dei Re Magi a Gesù Bambino”, si tengono vari spettacoli e manifestazioni per i bambini. All’interno della Chiesa dell’Annunziata di Comiso viene esposta la statua ottocentesca di “Gesù Bambino” detta anche “U Bambineddu che Stivali” (poiché indossa curiosamente questo tipo di calzature) che verrà onorata con una solenne Messa nel tardo pomeriggio (ore 18.00 circa). Con questa celebrazione termina ufficialmente il lungo periodo natalizio comisano.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.comune.comiso.rg.it e le pagine facebook delle chiese di San Francesco all’Immacolata, Santa Maria Annunziata, Santa Maria delle Stelle, del Presepe Vivente di San Giuseppe e dei Santi Apostoli.

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