*Donnalucata, Area iblea e Masseria rurale di Contrada Timpe Rosse

Donnalucata

*Area iblea e Masseria rurale di Contrada Timpe Rosse

Ad ovest di Donnalucataè posta la Contrada Timpe Rosse, raggiungibile dalla S.P. 127 che conduce a Marina di Ragusa oltrepassando l’imbocco per Contrada Spinazza proseguendo quindi per la frazione marittima ragusana.

La Contrada Timpe Rosse, lambita dalla S.P. 127, presenta tre cave di pietra note localmente come “Pirrere” poste sulla nostra destra lungo la strada provinciale che si collega a Marina di Ragusa e da essa facilmente raggiungibili. Esse un tempo erano utilizzate per l’estrazione di blocchi utilizzati per la costruzione di edifici. Il breve altopiano di questa contrada è interessato dalla presenza di terreni coltivati solcati da “Saie” ossia condotte idriche (in questo caso sopraelevate) che conducono le acque irrigue lungo gli appezzamenti.

In quest’area è posto un grande caseggiato rurale noto appunto come “Masseria Timpe Rosse”, raggiungibile da una stradina il cui imbocco sulla S.P. 127 è posto alla nostra destra (venendo da Donnalucata) dopo la terza cava di pietre. A sudovest di questa masseria, ancora oggi viene utilizzata da contadini e allevatori locali, è stato rinvenuto vario materiale ceramico la cui datazione va dal periodo romano a quello bizantino, comprendente frammenti di ceramica sigillata africana provenienti da stoviglie utilizzate in cucina di colore rosso e con motivi decorativi o “sigilli” (da cui questo tipo di ceramica prende il nome). I frammenti più antichi risalgono al periodo compreso tra i secoli II (101 – 200) e VII (601 – 700) d.C.

Il rinvenimento di questi frammenti ceramici farebbe presagire la presenza di un insediamento abitativo collocato all’interno di quest’area limitrofa alla suddetta masseria, ma solo un’accurata campagna di studi archeologici e di scavi appurerebbe ciò.

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