Donnalucata, Centro Urbano di Donnalucata

Donnalucata

Centro Urbano di Donnalucata

Il centro urbano di Donnalucata si affaccia lungo il litorale sabbioso posto tra i due principali corsi d’acqua del territorio sciclitano, il Fiume Irminio a nordovest e la Fiumara di Modica a sudest. L’insediamento originario risalirebbe al periodo medievale (approdo marittimo?), e che durante i secoli andò ad espandersi arrivando all’attuale estensione.

La planimetria del centro abitato donnalucatese risulta formata da strade che si intersecano in maniera ortogonale tra di esse, formando anche degli isolati “a scacchiera”. 

Il principale asse viario di Donnalucata è quello formato dalle Vie Sanremo e Miccichè disposto lungo la direttrice est – ovest che mette in comunicazione tra loro le S.P. 39 per Scicli ma anche tramite Via Archimede col tratto orientale della “Strada Litoranea” formato dalle S.P. 64, 65 e 66 (che vanno a collegarsi con Cava d’Aliga, Sampieri, Marina di Modica e Pozzallo) e S.P. 89 e 63 per Marina di Ragusa (passando dalla limitrofa località di “Plaja Grande”), raggiungibile dal Viale della Repubblica, che risulta a sua volta collegato alla Via Sanremo (e quindi alla sopracitata S.P. 39) tramite la Via Perello lungo la direttrice ovest – est in parallelo alla Via Miccichè (posta poco più a nord). Altri assi viari piuttosto importanti sono quelli composti da Via Regina Margherita e Via Settembrini (nordovest – est), e dalle Vie Gorizia, Termopili (ovest), Casmene (centro), Carrara e Bari (est) da nord a sud (e viceversa).

Donnalucata non possiede un vero e proprio “centro storico”, ma va detto che gli edifici più “antichi” (palazzi in stile tardo neoclassico e liberty) sono collocati nell’area delimitata dalle Vie Sanremo (a sudest), Regina Margherita (nord), Casmene (ovest) e Luigi Pirandello (sud – sudovest, in cui durante il periodo estivo viene istituita la “Zona a Traffico Limitato”), affacciandosi presso la spiaggia principale della frazione sciclitana (nota col toponimo “Micenci”) e al limitrofo porto peschereccio costeggiati dalla Via Marina, ossia il principale “lungomare” della frazione sciclitana. Le piazze principali sono: Piazza Rodolfo Morandi (raggiungibile dalla Via Archimede tramite Via Carbonia), Piazza Francesco Crispi (posta tra Via Regina Margherita e Via Casmene), Piazza Carpinteri (collocata lungo la Via del Prete ad ovest di Donnalucata) e Piazza Vincenzo Garofalo (lungo la Via Pirandello all’incrocio con Via Antonino Fava).

Tra gli edifici in stile neoclassico e liberty più interessanti posti all’interno del centro urbano di Donnalucata vanno citati la Villa Mormina – Penna (oggi avente la funzione di sede municipale di Donnalucata per conto del Comune di Scicli, ma anche della sede donnalucatese della Biblioteca Comunale “Carmelo La Rocca”), l’adiacente “Centro Incontro”, il Palazzo Cannata tra le Vie Pirandello e Sanremo, i palazzi posti lungo la Via Marina appartenenti alle famiglie Mormina, Pisana e Scimone, e infine la Villa Guarino e il “Garage” appartenente un tempo alle società tedesche  “Heinrich Kopp” e “Weiss und Freitag” (che possedevano giacimenti di asfalto presso l’area a ridosso delle Contrade Castelluccio e Cava Streppenosa lungo la valle solcata dal Fiume Irminio) posti tra le Vie Regina Margherita e Sanremo.

A nord e ad ovest sono posti i quartieri più moderni di Donnalucata, oltrepassati dalla S.P. 127 che funge da “circonvallazione” che oltrepassa il centro urbano della frazione sciclitana (collegata ad esso tramite la rotatoria con la S.P. 119 Lincino – Spinazza – Donnalucata, che tramite Via Bari si collega alle Vie Regina Margherita e Sanremo). A nordovest vi sono posti la moderna Chiesa di San Giorgio Martire e gli impianti sportivi di Donnalucata.

A sud vi è la sopracitata Via Marina, ossia il “Lungomare” della frazione balneare sciclitana che si affaccia lungo la spiaggia detta di “Micenci” in cui sarebbe ubicata la cosiddetta “Fonte delle Ore”, una sorgente di acqua dolce il cui nome deriva dall’arabo “Ayn Al Awqat” (toponimo dato durante il periodo della dominazione araba della Sicilia), che il dialetto locale fece divenire appunto “Donnalucata”; poco più ad ovest vi è posto il piccolo Porto di Donnalucata, utilizzato dai pescatori locali.

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