Donnalucata, Chiesa di Santa Caterina da Siena (Sagrato di Piazza San Giuseppe Lavoratore – Chiesa di Santa Caterina da Siena e Torre Campanaria)

Donnalucata

Chiesa di Santa Caterina da Siena
(Sagrato di Piazza San Giuseppe Lavoratore – Chiesa di Santa Caterina da Siena e Torre Campanaria)

La Chiesa di Santa Caterina da Siena è il più importante edificio sacro di Donnalucata che ricopre il ruolo di sede della locale parrocchia comprendente anche la vicina Chiesa di San Giorgio posta nella periferia settentrionale del centro urbano donnalucatese e il Santuario dell’Eremo della Madonna delle Milizie in Contrada Milici (a nord di Donnalucata), oltre ad essere anche una delle costruzioni più monumentali della frazione marittima sciclitana. Essa è posta lungo la Via Perello tra le Vie Padre Piccione, Paolo VI e Miccichè, affacciandosi presso un ampio sagrato.

La costruzione di questa chiesa risale alla seconda metà del secolo 1800, quando la borgata marinara di Donnalucata diveniva man mano un vero e proprio “centro abitato”. Fino a quel momento il luogo sacro più vicino era la Chiesa dell’Eremo della Madonna delle Milizie (e prima ancora la cappella di una residenza feudale appartenuta ai baroni Miccichè). A partire dal 22 Giugno 1873, presso Donnalucata si costituì un comitato per la costruzione di un edificio sacro all’interno della frazione marinara sciclitana, che venne approvata nel 1876 dall’allora Vescovo della Diocesi di Noto (a cui appartiene il territorio sciclitano) Monsignor Giovanni Blandini, e avviata dal medesimo nel 1878. La costruzione dell’edificio terminò ufficialmente il 12 Luglio 1885 e l’edificio sacro venne consacrato alla “Madonna Assunta”. L’elevazione a “parrocchia” avvenne l’8 Dicembre 1918 con la consacrazione della chiesa a “Santa Caterina da Siena” da parte del Vescovo della Diocesi netina Monsignor Giuseppe Vizzini. Negli anni seguenti (comprendenti anche il periodo della II guerra mondiale e gli anni seguenti ad essa) la chiesa divenne il luogo sacro più importante della frazione donnalucatese, venendo inoltre arricchita della limitrofa torre campanaria. Va detto inoltre che dal 1968 “San Giuseppe” venne proclamato “Patrono di Donnalucata”. Oggi la Chiesa di Santa Caterina da Siena continua ad essere il più importante luogo di culto di Donnalucata consacrato al culto di “San Giuseppe” (Patrono di Donnalucata) e della “Madonna Assunta”, essendo tra l’altro anche uno degli edifici più visitati dai turisti che affollano il centro marittimo durante il periodo estivo.

Dopo i cenni storici dell’edificio sacro, passiamo alla sua complessiva descrizione. La chiesa risulta collocata presso uno spiazzale solcato dalla Via Perello a meridione (mentre ad ovest e ad est lo è dalle Vie Padre Piccione e Paolo VI) noto come “Piazza San Giuseppe Lavoratore” che funge da “sagrato” delimitato da aiuole in cui sono piantati grossi alberi di palma, in cui possiamo ammirare il prospetto principale dell’edificio sacro. Esso è rappresentato da un’elegante facciata in stile neoclassico divisa in due ordini orizzontali divisi da una robusta trabeazione; l’ordine inferiore presenta otto pilastri a capitello ionico (quattro per lato), reca al centro un elegante portale arcuato che presenta un portone bronzeo raffigurante varie episodi biblici legati a “Cristo” e alla “Madonna” (opera dello scultore siracusano Francesco Caldarella). L’ordine superiore posto sulla trabeazione centrale dell’edificio sacro, risulta composto da un corpo avanzato solcato da quattro pilastri a capitello corinzio (due per lato) a cui si aggiungono altri due pilastri più esterni posti ai lati del corpo (uno per lato); al centro vi è posta una nicchia arcuata in cui è collocata la statua che raffigura il “Cristo Benedicente”. Il frontone triangolare che regge una Croce ferrea corona la sommità della facciata.

A destra è posta la torre campanaria facente ad angolo con la Via Paolo VI, formata da ben quattro ordini disposti in maniera orizzontale, separati da travoni. Il primo ordine (quello più inferiore) presenta un’incavatura rettangolare delimitata da pilastri, il secondo ordine reca una nicchia arcuata presso la quale è posto un mosaico raffigurante la “Madonna delle Milizie”, il terzo ordine reca la nicchia campanaria di forma arcuata, il quarto ordine (quello superiore) è contraddistinto dalla presenza di un orologio meccanico sormontato da un timpano triangolare a base chiusa; la sommità della torre è coronata da una cuspide di forma piramidale (i prospetti laterali del campanile, in particolare quello di Via Paolo VI, presentano elementi architettonici identici posti nei quattro ordini del medesimo). 

La chiesa è collocata all’interno di una costruzione che funge da “casa canonica”, il cui ingresso (di forma arcuata) è posto a sinistra della chiesa, mentre gran parte di questo edificio è compreso tra le Vie Padre Piccione, Miccichè e Paolo VI presentando prospetti aventi semplici elementi architettonici tra portoni e finestre. Il prospetto di Via Padre Piccione presenta nell’ordine inferiore un portale arcuato affiancato da quattro finestre della medesima forma (due per lato), su cui vi sono poste quattro finestre di forma rettangolare collocate nell’ordine superiore. Il prospetto di Via Miccichè corrispondente all’esterno dell’Abside presenta sobri elementi architettonici (tra portoni e finestre) oltre ad un’edicola votiva in cui è raffigurata la “Madonna col Bambino”. Il prospetto di Via Paolo VI è caratterizzato da due ordini orizzontali in cui in quello inferiore vi sono un portone rettangolare (posto a sinistra) e tre finestre rettangolari, mentre in quello superiore vi sono tre finestre rettangolari. Qui possiamo ammirare quattro pannelli in mosaico a tema ecclesiastico,  di cui il più importante è quello raffigurante “San Giuseppe”. Inoltre le sei finestre arcuate poste nella parte esterna della volta dell’edificio sacro (tre per prospetto) sono di forma arcuata e presentano vetrate colorate che raffigurano una “Croce”.

L’interno della Chiesa presenta tre piccole Navate delimitate da robuste arcate, e adornate da vari mosaici raffiguranti le stazioni della “Via Crucis” oltre alle figure di vari “Santi” tra cui vanno citati quelli raffiguranti “San Giovanni Battista” e “Santa Caterina da Siena” a cui è intitolato l’edificio sacro, i cui mosaici sono collocati rispettivamente a destra e a sinistra dell’ingresso dell’area presbiterale. La volta della chiesa è del tipo “a botte” e presenta l’affresco tardo ottocentesco del pittore avolese Raffaele Scalia che raffigura “L’Assunzione di Maria” tra una schiera di Angeli, adornato da stucchi decorativi. Sull’ingresso della chiesa è posta la cantoria su cui è allocato un organo a canne.

Al termine della navata principale è posto il Presbiterio della Chiesa di Santa Caterina da Siena le cui pareti laterali sono caratterizzate dagli affreschi raffiguranti “San Pietro Apostolo” e la “Pesca Miracolosa” (collocati rispettivamente a sinistra e a destra); inoltre qui è collocato il Fonte Battesimale della chiesa. Presso l’Abside possiamo ammirare un elegante Altare, dietro al quale vi è un arco comprendente un mosaico in cui vi sono due pannelli nei quali sono raffigurati la “Madonna Addolorata” e “San Giovanni Evangelista”, che vanno ad affiancare un grande “Crocifisso” ligneo. La parte superiore dell’Abside presenta un affresco collocato all’interno di una cornice ottagonale che raffigura “L’Ascensione di Cristo” (dipinto sempre dal pittore Raffaele Scalia). 

Presso le due Navate laterali possiamo ammirare l’accesso alla Sagrestia in cui sono posti mosaici raffiguranti vari “Santi”, i dipinti settecenteschi raffiguranti la “Madonna delle Milizie” (proveniente dal vicino Eremo a lei consacrata), “Santa Maria di Loreto” (opera del pittore netino Costantino Carasi), “San Francesco di Paola” (opera del pittore modicano Antonino Manoli), il dipinto raffigurante “L’Adorazione dei Re Magi”, la tela ottocentesca raffigurante il “Beato Guglielmo Buccheri”, e le statue di “San Giuseppe” (opera scultorea del 1926) e della “Madonna Assunta” che vengono celebrate con vivaci festeggiamenti rispettivamente la Domenica che precede la data del 19 Marzo e il 15 Agosto.

Va segnalata inoltre la presenza delle sculture raffiguranti l’Ecce Homo, il “Cristo Morto” della “Madonna Addolorata”, e infine di un interessante “Presepe”.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa di Santa Caterina da Siena.

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