Donnalucata, Plaja Grande; Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del Fiume Irminio (Passo Forgia di Scicli, Gravina – Maulli, Foce del Fiume Irminio)

Donnalucata

Plaja Grande

Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del Fiume Irminio
(Passo Forgia di Scicli, Gravina – Maulli, Foce del Fiume Irminio)

Ad ovest di “Plaja Grande” vi è la Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del Fiume Irminio, che occupa l’area solcata dal tratto finale di questo importante fiume della Provincia di Ragusa.

Essa è raggiungibile dalla S.P. 63 Marina di Ragusa – Donnalucata cui raggiungiamo gli ingressi dell’area naturalistica: il primo è posto ad ovest dell’albergo “Donnalucata Resort” (sponda destra in territorio sciclitano) presso la Contrada Passo Forgia di Scicli; il secondo è posto in Contrada Gravina – Maulli (territorio comunale di Ragusa) presso una stradina collocata alla nostra sinistra (venendo da Donnalucata) dopo il viadotto della S.P. 63 che scavalca il tratto finale del fiume di fronte all’incrocio con la strada che conduce presso la Contrada Fontana Nuova, in cui è presente la presenza della segnaletica che indica l’ingresso alla riserva naturale. Dopo il ponte sul fiume, alla nostra destra vi è l’ingresso al “centro visite” della riserva posto in una masseria restaurata avente al suo interno un piccolo museo naturalistico, ubicata in Contrada Palma.

Questa riserva naturale è stata istituita il 7 Giugno 1985 per la salvaguardia del bosco costiero collocato a ridosso della foce del Fiume Irminio, che un tempo era molto esteso che andò a ridursi a causa dello sfruttamento del legname avvenuto durante i secoli. Con l’istituzione della riserva naturale, questo bosco è stato salvaguardato divenendo una delle mete naturalistiche più importanti della Provincia di Ragusa, interessante anche dal punto di vista storico – archeologico.

L’area della riserva appartenente al comune di Scicli, è raggiungibile da un ingresso delimitato da un cancello verde posto ad ovest dell’hotel “Donnalucata Resort”; da qui percorriamo un sentiero che attraversa la Contrada Passo Forgia di Scicli interessata dalla sponda orientale del tratto terminale del Fiume Irminio, da cui raggiungiamo l’omonima spiaggia sabbiosa confinante con la limitrofa Contrada Giardinelli (posta più ad est). Presso questa zona sono stati rinvenuti i resti di un insediamento abitativo di epoca greca, che con molta probabilità è riconducibile ad uno scalo marittimo collocato presso l’area limitrofa alla foce del Fiume Irminio.

L’area della riserva appartenente al comune di Ragusa è la più estesa, collocata presso la Contrada Gravina – Maulli (raggiungibile dalla sopracitata traversa posta a meridione dell’incrocio tra la S.P. 63 per Donnalucata e Marina di Ragusa e la strada in direzione di Contrada Fontana Nuova) e la sponda occidentale del tratto terminale del Fiume Irminio. Qui vi è posto un bosco solcato da quattro sentieri (“Sentiero del Gelso”, “Sentiero del Carrubo”, “Sentiero Retroduna” e “Sentiero Regia Trazzera”) comprendente alberi di eucalipto, pioppo e salice, e varie piante erbacee ed arbustive tra cui timo, giglio di mare, lentisco, ginepro coccolone ecc…

Il bosco marittimo da rifugio a varie specie animali tra cui mammiferi (nutrie, volpi, conigli, donnole, cinghiali ecc…), volatili (aironi, folaghe, gallinelle d’acqua, cormorani, martin pescatori, falchi di palude ecc…), anfibi (rane e rospi), rettili (serpenti innocui come il biacco, testuggini e lucertole) e vari insetti.

La scogliera posta ad ovest della foce del Fiume Irminio è contraddistinta da cavità marine, presenta i ruderi di antiche vasche per la produzione del “Garum” (una salsa ottenuta dalla fermentazione del pesce) scavate nella pietra. Nell’area della foce vi era collocato un porto fluviale di epoca greca che svolgeva anche le funzioni di approdo marittimo, utilizzato fino al medioevo, citato dallo storico arabo Muhammad Al Idrisi come “Porto di Maulli” (il cui toponimo deriverebbe dall’arabo “Mahall” ossia “luogo di fermata”), dato che il Fiume Irminio, avendo in passato una maggiore portata idrica, era navigabile fino all’area collocata tra Ragusa e Giarratana. Del porto rimarrebbero poche rovine collocate lungo il tratto terminante del fiume.

La foce da dove il Fiume Irminio si immette nel Mare Mediterraneo, è popolata da pesci di acqua salmastra tra cui anguille, cefali e spigole. Le vicine spiagge sabbiose collocate rispettivamente ad est e ad ovest della foce del Fiume Irminio, presentano un litorale sabbioso caratterizzato dalla presenza di dune che si formano grazie alle onde marine e ai venti, con antistanti fondali poco profondi.

Il “centro visite” della riserva naturale (facilmente raggiungibile dalla S.P. 63 dalla prima traversa posta ad ovest del Fiume Irminio alla nostra destra venendo da Scicli), comprende una masseria restaurata al cui interno, oltre ad un punto informazioni, è posto un interessante museo naturalistico, riguardante la riserva naturale del bosco posto a ridosso della foce del Fiume Irminio.

Per visitare la Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio bisogna innanzitutto non gettare rifiuti all’interno di essa, non introdurre animali domestici al suo interno, non accendere fuochi e fare accampamenti, non molestarne la fauna e la flora, non praticare caccia e pesca all’interno di essa, non allontanarsi dai sentieri prestabiliti e soprattutto non praticare attività balneari lungo il fiume. Per informazioni più dettagliate sulla Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio clicca qui.

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