Donnalucata, Spiaggia di Micenci e Sorgente (Fonte delle Ore?)

Donnalucata

Spiaggia di Micenci e Sorgente
(Fonte delle Ore?)

Ad est di Donnalucata vi è la spiaggia sabbiosa nota come “Micenci”, toponimo che prende il nome dell’area in cui oggi è posta gran parte della periferia orientale della frazione marittima sciclitana. Essa la si può raggiungere o dalla Via Marina (il lungomare di Donnalucata) oppure dalle traverse poste a sud delle Vie Sanremo ed Archimede – S.P. 64 per Cava d’Aliga (tra cui citiamo le Vie Lido, Lentini e Ragusa da ovest verso est).

Questa spiaggia presenta un lungo litorale sabbioso che ad ovest confina con una breve scogliera (su cui è posta la Via Marina), mentre ad est vi sono le aree marine delle Contrade Pezza Filippa e Spinasanta (confinanti col tratto finale della Fiumara di Modica), in cui sono posti anche diversi stabilimenti balneari.

La particolarità di questa spiaggia è dovuta alla presenza di varie sorgenti sotterranee che alimentano un breve corso d’acqua collocato alla fine del tratto orientale di Via Marina (immissione di Via Lido) che corrisponderebbe alla misteriosa quanto mitica sorgente d’acqua dolce che nel periodo della dominazione araba della Sicilia venne chiamata “Ayn al Aqwat”, termine da cui deriva l’attuale toponimo “Donnalucata” e che significa “Fonte delle Ore”.

La sorgente è citata dallo storico e cartografo arabo “Muhammad Al Idrisi” nella sua opera “Il sollazzo per chi si diletta di girare il mondo” (nota anche come “Libro di Ruggiero”, in quanto realizzata nel 1154 per l’allora sovrano di Sicilia Re Ruggero II d’Altavilla), in cui descrive la “Fonte delle Ore”, il cui nome deriva dalla particolarità di questa sorgente, le cui acque sgorgano dalla sabbia solo cinque volte al giorno in concomitanza con gli orari della preghiera musulmana che si svolge rispettivamente all’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, al tramonto e di notte (per saperne di più clicca qui).

Questa sorgente per le caratteristiche che la contraddistinguono, corrisponderebbe molto probabilmente alla sopracitata “Fonte delle Ore”, la “Ayn al Aqwat” da cui deriva il nome di Donnalucata, e di cui in maniera ufficiale non si conosce la sua esatta ubicazione. Comunque sia questa sorgente è considerata come uno dei luoghi più caratteristici di Donnalucata che, nonostante la sua posizione collocata all’interno di un’area balneare, viene preservata in quanto essa è una vera e propria curiosità naturale.

Quando le acque dolci risalgono dal sottosuolo alimentando la sorgente ed il suo breve corso d’acqua, possiamo notare l’acqua che fuoriesce facendo “bollire” la sabbia, dando forma al fenomeno chiamato localmente “Ugghie” , inoltre il contrasto tra l’acqua dolce e l’acqua salata del mare crea dei piccoli gorghi. Ovviamente quest’area è popolata anche da specie ittiche che vivono in acque salmastre (cefali e spigole).

Va comunque detto questo in Sicilia non è rara la presenza di questo tipo di sorgenti ubicate in prossimità delle aree costiere che siano sabbiose o rocciose, e anche nel territorio ragusano e nella vicina Provincia di Siracusa ve ne sono parecchie (la più nota di esse è la Fonte di Aretusa posta presso l’isola di Ortigia a Siracusa, che va ad alimentare anche la poco lontana sorgente sottomarina dell’Occhio della Zillica) ma comunque sia essa è una particolarità presente nella Spiaggia di Micenci.

Va detto infine che dalla Spiaggia di Micenci possiamo ammirare un’ottima vista panoramica di Donnalucata e delle aree costiere limitrofe.  

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