Donnalucata, Area iblea di Contrada Torre Dammusa e Torre Saracena

Donnalucata

Area iblea di Contrada Torre Dammusa e Torre Saracena

La Contrada Torre Dammusa è posta a nordovest di Donnalucata ed è raggiungibile dalla Via Patrasso (posta nell’area occidentale del centro abitato donnalucatese), superando a nord l’incrocio con la S.P. 127 Donnalucata – Marina di Ragusa; da qui arriviamo presso una curva dopo la quale, alla nostra sinistra, troviamo la costruzione nota come “Torre Saracena”.

Si tratta di una costruzione difensiva posta su un breve rilievo collinare da cui si può ammirare gran parte del litorale donnalucatese costruita nel 1584 da un proprietario terriero noto come “Francesco Rizzo”, essendo quindi nota anche come “Torre Rizzo” o “Torre Dammuso” (o “Dammusa”), dal nome della limitrofa area iblea (attualmente sede di insediamenti agricoli, impianti serricoli e villette residenziali), passando poi alle famiglie Miccichè e Mirabella. La torre, che resistette al terremoto dell’11 Gennaio 1693 divenendo poi di proprietà dei Frati Gesuiti sciclitani (proprietari anche del poco distante Eremo della Madonna delle Milizie), serviva appunto per osservare il tratto marittimo antistante alla borgata di Donnalucata e organizzare la difesa della suddetta in caso di assalti marittimi dai saraceni; e da qui infatti deriva il nome di “Torre Saracena” con cui questo edificio è conosciuto. Oggi la torre è sede di una struttura ricettiva (ristorante).

La torre si presenta come un robusto edificio fortificato diviso in due corpi orizzontali di cui quello inferiore composto da una parete che va a rinforzare la base della torre, contraddistinta da una serie di accessi composti da due aperture arcuate per prospetto; l’ordine superiore presenta invece due finestre rettangolari per prospetto aventi travoni di coronamento. Un’elegante merlatura cinge la sommità dell’edificio.

L’interno della torre è contraddistinta dalla grande sala avente l’originaria volta a crociera cinquecentesca formata da pilastri e arcate di pietra calcarea locale, e da varie stanze poste sul piano superiore dell’edificio aventi vari elementi architettonici d’epoca. 

Al di fuori della torre è posto infine un interessante giardino.

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