*Ferla, Cava San Ranieri di Ferla e Rovine Medievali

Dalla Traversa San Bastiano (raggiungibile dalla S.P. 28 Sortino – Ficazzi tramite la S.P. 10 Ferla – Buccheri, alla nostra destra venendo da Ferla) raggiungiamo una strada di campagna in terra battuta che conduce presso la Cava di San Ranieri, che si affaccia presso l’alta valle del Fiume Calcinara, all’inizio della riserva naturale di Pantalica e della Valle dell’Anapo.

 Questa piccola vallata, molto probabilmente un sito di frequentazione neolitico – sicula, è posta ai piedi del rilievo ibleo noto come “Monte San Sebastiano” che da il nome appunto alla limitrofa Contrada di Case San Bastiano (forse dato per motivi devozionali verso il “Santo Patrono di Ferla” ma molto venerato anche presso la vicina città di Sortino). In questa zona si dice che vi era posto un antico Monastero benedettino costruito in epoca altomedievale, di cui oggi sembra non esserci più traccia, anche se la zona è colma di varie rovine di edifici rurali, tra cui anche uno di essi che in origine ospitava questo convento, posto a metà strada tra la valle del Calcinara e quindi col bacino dell’Anapo (il fiume più importante dell’entroterra aretuseo), e le vallate che fungono tuttora da bacino del Fiume San Leonardo (il corso d’acqua più importante della zona settentrionale del siracusano). Questo convento con l’attigua chiesa era consacrato ad un certo “San Ranieri” (o “Raineri”) che molto probabilmente era un predicatore bizantino (da non confondere con il più noto “San Ranieri di Pisa” il cui culto è sconosciuto in Sicilia). Le rovine più accreditate sembrano essere quelle poste tra la Cava di San Ranieri e la Contrada Case San Bastiano, ma solo un’accurata campagna di studi archeologici potrebbe svelare qualcosa.

Presso la cava di San Ranieri vi è inoltre la piccola sorgente che da origine all’omonimo piccolo torrente che si immette presso l’alto corso del Calcinara tra una folta vegetazione composta da piante mediterranee spontanee. Da qui possiamo seguire il sentiero che dalle Case San Bastiano risale sul rilievo noto come “Curiazza”, tra le cave di San Ranieri e Calcinara, contraddistinto da una parte del cosiddetto “Bosco di Ferla”, altro sito di probabile frequentazione neolitico – sicula e anch’esso contraddistinto da una flora tutelata poiché facente parte sempre della riserva di Pantalica.

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