*Melilli, Cava Canniolo – Sorciaro – Santa Lucia e Rovine Archeologiche


L’area della Cava Sorciaro posta a sud di Melilli.

A sud di Melilli è posta la Cava Canniolo, una delle più importanti cavità iblee facenti parte della catena dei Monti Climiti. Questa cavità iblea è raggiungibile in più punti: dalla S.P 30 Sortino – Melilli dalla “Traversa San Giorgio” posta prima del cartello che indica l’ingresso a Mellilli (venendo da Melilli alla nostra sinistra imbocchiamo la traversa e al primo bivio imbocchiamo la strada alla nostra sinistra) a sud della città melillese per raggiungere la zona “alta” della cavità iblea, ma anche dal tratto est della provinciale tramite le “Traverse Palombara” e “Bondifè” (poste sulla nostra destra andando verso Priolo) da cui si raggiunge la zona centrale della cava. Viene anche attraversata dall’Autostrada Siracusa – Catania. In questa cava è posta una “fiumara” nota appunto come “Torrente Canniolo”, che si presenta secca durante i periodi caldi, mentre in inverno durante le piogge possiede una discreta portata idrica di tipo meteorica.


L’altopiano ibleo che domina la Cava Canniolo.

La Cava Canniolo si unisce alla Cava Sorciaro – Santa Lucia posta rispettivamente a sud del rilievo noto come “Cozzo San Giorgio” (nella cui sponda meridionale si affaccia la Cava Canniolo) sotto il cui sperone orientale noto come “Chiusa dei Cavalli” avviene la confluenza tra le due cave, raggiungibile dalla “Traversa San Giorgio”. Proprio in questa zona vi è l’area più interessante della Cava Canniolo che si presenta colma di grotticelle artificiali di epoca neolitica che vanno a formare una Necropoli rupestre formata da “tombe a forno” dislocate su entrambe le pareti rocciose della cava (alcune di esse sono poste proprio sulla strada che conduce alla “Chiusa dei Cavalli” mentre altre sono poste a strapiombo sulla cava). Proseguendo per questa strada tortuosa troviamo un bivio, a sinistra si continua a costeggiare la cava fino a quando non si raggiunge l’area di Chiusa dei Cavalli mentre a sud si va verso i rilievi del Cozzo San Giorgio. In questa zona molto probabilmente vi si dovrebbero trovare i ruderi di un villaggio neolitico. Dalla sommità di Chiusa dei Cavalli possiamo ammirare un ottimo panorama della costa orientale della Sicilia e dell’Etna.


La Cava Sorciaro posta nei pressi di un insediamento rurale.

Oltre a queste rovine sono presenti anche dei grottoni di epoca bizantina (insediamenti abitativi?) disposti lungo la cava. in particolare presso l’area di Chiusa dei Cavalli e presso l’area di Palombara – Costa Gissara e Bondifè in cui vi sono i ruderi appunto di un insediamento rupestre di epoca bizantina con relativo oratorio.

Più a valle lungo le aree di Palombara e Bondifè è posta la confluenza con la Cava Sorciaro – Santa Lucia, ampia cavità iblea dei Monti Climiti che oltre a fungere da confine tra i territori di Melilli e Priolo, ospita anche un sito militare tuttora utilizzato.

La Cava Sorciaro nasce in Contrada Santa Lucia in territorio melillese. Il primo tratto della cava è raggiungibile dalla S.P. 30 dalla Traversa San Giorgio questa volta andando sulla nostra destra al primo bivio superando la Pizzeria San Giorgio andando sempre in direzione sud fino alla fine della strada. Dal rilievo noto come “Cozzo San Giorgio” possiamo ammirare la Cava Sorciaro dall’alto, in cui sono posti dei siti funerari di epoca neolitico – sicula (altri siti simili sono posti sull’altopiano). Adiacenti alla cava vi sono caseggiati e masserie rurali. In questa zona è posto un sentiero rupestre noto come “Trazzerazza” che collega i versanti sud e nord dei Monti Climiti (il sentiero pare essere impraticabile) e un acquedotto noto come “Fontana Cassia” nell’area facente parte del territorio comunale priolese.

Il tratto orientale della Cava Canniolo (scavalcato oltre che dall’Autostrada SR – CT anche dalle S.P. 95 Priolo – Melilli e S.P. 144 ex SS 114 SR – CT che collega Priolo ad Augusta) si presenta come un vallone che solca le aree di Bondifè tra Melilli e Priolo Gargallo affacciandosi immediatamente a nord della cittadina priolese, andando a lambire a sud gli impianti industriali della raffineria Isab nord fungendo nel suo tratto finale da canale di scarico che si immette presso il Mare Ionio.

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