Melilli, Territorio ibleo melillese

Melilli

Territorio ibleo melillese


Foto dei rilievi iblei noti come “Monti Climiti” posti in prossimità di Melilli.

Il territorio ibleo melillese, comprendente anche quelli della frazioni di Villasmundo e Città Giardino, è uno dei più interessanti della provincia siracusana per la vasta presenza di cave iblee, rovine archeologiche e curiosità naturali. Attorno alla città di Melilli vi sono numerosi terrazzamenti che si intervallano ad aspri picchi montuosi che vanno a formare la piccola catena montuosa dei Monti Climiti, ossia le estreme propaggini orientali degli Iblei, che venendo solcate da numerosi corsi d’acqua e torrenti meteorici (che si formano solo in casi di eccessiva piovosità) si presentano spaccate da numerose cave di tipo ibleo in cui vi sono rovine archeologiche di tipo rupestre (necropoli o insediamenti di varie epoche) molto importanti di cui vanno citate le Cave dei Torrenti Cantera (nota anche come “Cava dei Mulini” per la presenza di antichi impianti molitori, che comprende anche i siti archeologici di Timognosa, Cucuzzaro, Bernardina, Para e Cugno Santa – Costa Arita) che delimita il confine tra i territori amministrativi di Melilli e Augusta alla cui foce (in territorio augustano) è posta l’antica città di Megara Hyblaea, e dei Fiumi Marcellino (avente numerosi siti rupestri) e Mulinello (nota per la presenza del complesso rupestre noto come “Timpa Dieri”) ricadenti nell’area di Villasmundo. Degne di nota anche le aree di Bernardina, Baratta – Bagali . Secchiera (in cui vi era una base militare), Barriera, Cava dell’Acqua, Vallone delle Nevi, Canniolo, Bondifè, Riuzzo (in cui sono poste delle interessanti catacombe paleocristiane) che sono quasi tutte collocate a poca distanza da Melilli nonché le zone a ridosso del territorio di Sortino di cui va citata l’area di “San Mauro”. L’area iblea melillese, sia quella formata dai Monti Climiti che dai rilievi iblei più settentrionali (facenti parte del versante del Monte Carrubba) possiedono anche numerosissime quanto interessantissime grotte carsiche provviste di monumentali stalattiti, stalagmiti, cannule e colonne di cui quelle più importanti sono quelle del Complesso Villasmundo – Alfio, la Grotta di Mastro Pietro (posta a poca distanza da Melilli) e la Grotta Palombara (posta nei pressi di Città Giardino).

Va citata anche la presenza della “Pirrera Sant’Antonio”, antica cava di pietre collocata a nord di Melilli composta da grotte artificiali (questa zona ha avuto numerosi riconoscimenti a livello mondiale).

Come flora, il territorio ibleo melillese è caratterizzato dalla presenza di graminacee selvatiche (Avena selvatica, Coda di Volpe, Grano selvatico ecc…), Orchidee e Gigli degli Iblei, Viole selvatiche, Cardi selvatici, Piante aromatiche varie (Salvia, Rosmarino, Cappero, Menta selvatica) e di arbusti e alberi come la Spina di Cristo, Oleandro, Bagolaro, Mirto, Rovo, Pino Marittimo, Pino d’Aleppo, Carrubo, Mandorlo, Arancio Amaro, Palma Nana, Leccio e Frassino.

Per quanto riguarda la fauna citiamo la presenza di mammiferi come il Topo di Campagna, il Gatto Selvatico, la Donnola, la Volpe, l’Istrice ecc… Per i rettili citiamo la presenza di Lucertole divarie forme e colori, di Serpenti innocui (Biacco, Biscia acquatica, e Colubro Leopardino). Per i volatili citiamo la presenza di Falchi, Poiane, Gufi, Civette e vari tipi di passeriformi (Cardellini, Verdoni, Pettirossi, Passeri), Merli, Colombi, Colombacci e uccelli acquatici (Anatre, Germani,Aironi, Cicogne e Falchi di Palude). Tra gli anfibi citiamo la presenza di Rane e Rospi. Infine tra gli insetti citiamo la presenza di Farfalle, Api, Bombi (simili alle api seppur possiedono una peluria gialla e nera), Gerridi (insetti capaci di camminare sull’acqua), Scarabei Stercorari e Grilli.

Per visitare il territorio ibleo di Melilli vanno seguite le seguenti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

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