*Melilli, Cava di Melilli – Barriera

A nord di Melilli si apre una scarpata formata dall’estremità settentrionale dei rilievi dei Monti Climiti, nota localmente come Cava di Melilli o della Barriera, raggiungibile da una traversa posta a sinistra del Cimitero di Melilli. Era chiamata così poiché presso l’attuale imbocco della S.P. 37 vi era un “dazio” (volgarmente chiamato “barriera”) in cui bisognava pagare una tassa per poter transitare in quella che era l’antica “Regia Trazzera” che collegava Siracusa a Catania (ormai inglobata all’interno di varie strade provinciali).

Essa non è una vera e propria cava iblea (cavità formata dallo scorrimento di acque) ma una vera e propria “scarpata” come detto prima, che si presenta colma di numerosi siti rupestri tra cui quello della “Pirrera Sant’Antonio” ossia una cava di pietre simile alle “Latomie” siracusane, ma soprattutto una miriade di grotticelle artificiali di varie epoche che vanno da quella neolitico – sicula a quella paleocristiano – bizantina. Si tratterebbe di siti abitativi di tipo rupestre con annesse funzioni sepolcrali. Sono presenti anche piccoli ma interessanti siti sparsi di tipo carsico formatisi grazie all’infiltrazione delle acque nella roccia calcarea tipica di quest’area dei Monti Iblei. Da ammirare le pareti lisce di pietra calcarea che caratterizzano le pareti di questo rilievo ibleo su cui sorge la città di Melilli.

La presenza di una “necropoli” in maniera certa è data dalla presenza un gruppo sparso di grotte sepolcrali collocate a poca distanza dal viadotto del tratto nuovo della S.P. 37 che aggira la montagna in cui è collocata Melilli collegandosi con la S.P. 30 per Sortino mentre, continuando verso ovest troviamo una “Trazzera” di campagna che ci conduce alla “Cava dell’Acqua” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più) costeggiando il resto del rilievo. Proseguendo sulla strada asfaltata possiamo ammirare vari campi coltivati o adibiti al pascolo, nonché vari caseggiati rurali. Questa strada termina presso una “Scala” ossia un sentiero che scende presso la confluenza delle Cave dell’Acqua, Cannatello e Cantera – dei Mulini, in un’area colma di siti archeologici di tipo rupestre nonché di grotte carsiche e soprattutto di vari mulini ad acqua ormai in rovina.

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