Zappulla, Masserie Feudali di Contrada Martorina

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Zappulla
(Frazione di Modica)

Masserie di Contrada Martorina
(Masseria “Case Martorina” di Coda di Lupo e Chiesa – Masseria “Case Martorina” di Porta di Ferro e “Torre Arezzo” – Masseria “Case Martorina” di Palazzello – “Villa Santa Rosalia”)

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Descrizione generale

All’interno della Contrada Martorina, posta ad oriente della frazione modicana di Zappulla nella cuspide sudorientale del territorio comunale di Modica, vi sono interessanti masserie feudali che un tempo ricadevano all’interno del feudo appartenente alla famiglia dei baroni Arezzo di Trifiletti.

Per raggiungerle, bisogna sempre imboccare da Modica la SS 115 “Modica – Ispica” fino all’incrocio con la S.P. 45 “Modica – Pozzallo” all’altezza di un’area di rifornimento carburanti, da cui imbocchiamo la strada denominata S.C. “Busitta – Carranzonza” oltrepassando la struttura ricettiva “Villa Real” (alla nostra sinistra venendo da Modica).

Da Zappulla seguiamo la S.P. 86 “Zappulla – Scorrione – Ispica” seguendo la segnaletica “Percorso Principale” raggiungendo la S.P. 45 che imbocchiamo in direzione “Modica”, per poi percorrere la sopracitata strada comunale.

Dalla S.C. “Busitta – Carranzonza”, arriviamo all’imbocco della strada privata denominata “Vanella 121” (posta alla nostra sinistra e delimitata dall’apposito cartello indicativo), tramite la quale raggiungiamo l’area principale della Contrada Martorina, presso la quale vi sono poste le suddette masserie o “Case” così come vengono denominate.

Esse sono ubicate in quello che era il feudo appartenuto ai baroni ragusani “Arezzo di Trifiletti”, nelle località Coda di Lupo, Porta di Ferro e Palazzello.

Imboccando la “Vanella 121”, arriviamo presso uno spiazzale sul quale si affaccia la masseria posta nell’area denominata “Coda di Lupo”.

Essa è collocata a poca distanza dal sentiero che scende nel fondo della limitrofa Cava Martorina, ed è caratterizzata dalla presenza di una chiesetta rurale.

La masseria, di proprietà privata, presenta un portico d’ingresso che conduce ad un cortile interno, su cui si affacciano la residenza ad unico ordine (con accesso rettangolare, affiancato da due finestre della medesima forma), le stalle e i fienili.

Affiancata ad essa, nel vertice nord troviamo la suddetta chiesa avente una caratteristica facciata in stile rustico, con frontone triangolare di coronamento.

Al centro è posto il portale rettangolare d’ingresso sormontato da una grossa trave, al cui centro è posto un’artistico cartiglio in pietra.

Su essa poggia un corpo recante una finestrella cruciforme, che risulta affiancata da due nicchie recanti due bassorilievi raffiguranti altrettante figure umane, di cui quella posta sulla sinistra avente una spada in mano (gli apostoli “San Pietro” e “San Paolo”?).

Sul vertice sinistro è collocata la piccola torretta campanaria, avente una nicchia arcuata sormontata al centro da un blocco di pietra semicircolare su cui poggiava probabilmente la Croce sommitale, i lati del quale vi sono due pinnacoli triangolari.

L’interno della Chiesa, è contraddistinto da un interessante Altare.

Proseguendo lungo la “Vanella 121”, ci dirigiamo a sud verso la località denominata “Porta di Ferro”, in cui è posta la corrispettiva masseria feudale.

Da qui raggiungiamo un bivio dove, proseguendo a destra raggiungiamo la masseria, mentre andando a sinistra arriviamo ad una mulattiera che, dopo aver costeggiato un edificio rurale, conduce ai terrazzamenti posti a strapiombo sulla limitrofa Cava Martorina.

La masseria, anch’essa di proprietà privata, è formata da un insieme di edifici in stile rustico a copertura triangolare, i quali fanno capo alla piccola tenuta denominata “Torre Arezzo”.

Quest’ultima, prendente il nome dall’omonima famiglia baronale a cui l’ex feudo apparteneva, è formata da un edificio che si affaccia all’interno di un piccolo cortile.

Esso, che si sviluppa su un solo piano, comprende accessi e finestre di forma rettangolare.

A destra è posta la vera e propria “torre” merlata in stile neogotico, disposta su due ordini orizzontali e comprendente finestre ad arco cuspidato.

In adiacenza vi sono le stalle e i fienili della masseria, tra l’altro lambiti dalla strada posta a sinistra del suddetto bivio.

La masseria viene utilizzata come laboratorio artistico, per saperne di più visita la pagina facebook “Terre di Martorina”.

L’ultima masseria, anch’essa di proprietà privata e ancora oggi utilizzata, è posta in località “Palazzello”, ed è raggiungibile dalla S.C. “Busitta – Carranzonza” da una traversa posta poco più a sud dell’imbocco della “Vanella 121” (sempre alla nostra sinistra venendo dalla SS 115), delimitata da cassette della posta.

Proseguendo, arriviamo ad un bivio da cui si diramano due strade.

Quella alla nostra sinistra raggiunge la masseria, composta da vari edifici in stile rustico che si affaccia all’interno di un cortile.

A destra vi è un sentiero – mulattiera che si collega alla suddetta “Vanella 121” in località “Porta di Ferro”.

Le aree adiacenti a queste tre masserie facenti parte della Contrada Martorina, sono occupate da terreni agricoli in cui la presenza degli alberi di olivo e carrubo è predominante, delimitati dagli immancabili muri a secco.

Villa Santa Rosalia

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