*Priolo Gargallo, Penisola Magnisi e Sito Archeologico di Thapsos; Scogliera e Litorale della Penisola Magnisi (Area ex ES.PE.SI. – Scogliere della Penisola Magnisi – Area del Pontile Somicem e ruderi della Tonnara di Magnisi)

Priolo Gargallo

Penisola Magnisi e Sito Archeologico di Thapsos

*Scogliera e Litorale della Penisola Magnisi
(Area ex ES.PE.SI. – Scogliere della Penisola Magnisi – Area del Pontile Somicem e ruderi della Tonnara di Magnisi)

Dalla stradina che dalla litoranea di Marina di Priolo conduce alla Penisola Magnisi possiamo ammirare la sottile lingua di terra che collega questa scogliera rocciosa al territorio priolese, presso il cui imbocco è collocato un “bunker” di cemento risalente alla II guerra mondiale. Dopo aver attraversato la stradina posta sulla striscia di terra (ai cui lati vi sono due spiagge) si arriva presso l’ex area ES.PE.SI. (fabbrica in cui veniva lavorato il bromo) formata da capannoni abbandonati sconsigliati da visitare vista la pericolosità degli edifici lasciati in stato di abbandono. Si era previsto di restaurarli e bonificarli per creare un’area turistico – culturale – ricreativa – ricettiva per facilitare la visita al limitrofo sito di Thapsos, posto immediatamente a sud del sito industriale e caratterizzato da capanni che proteggono le rovine del villaggio neolitico – sicula (vedi link sulla pagina precedente per saperne di più).


La Penisola Magnisi vista dall’alto in cui si possono riconoscere le sue sponde rocciose.

Superata l’area ex ES.PE.SI. entriamo presso la Penisola Magnisi, formata da scogliere rocciose in cui possiamo seguire tre sentieri principali (da cui si ramificano altri piccoli sentieri) quello est che conduce presso l’ex base militare e quello a sud che conduce all’area di Thapsos, alla Torre Magnisi e al pontile Somicem – Agip che sorge presso l’area anticamente occupata da una tonnara ormai non più esistente (abbandonata dal 1700 e demolita poiché piuttosto infruttuosa rispetto a quelle posizionate in altre zone del siracusano). Il pontile è collocato un oleodotto che si collega sia alle limitrofe raffinerie priolesi sia al deposito Eni di Contrada Mostringiano sembrerebbero ancora in funzione anche se raramente attraccano petroliere in questa zona. Va detto che qui era collocato un deposito di idrocarburi ormai dismesso.

Dalle ramificazioni di questi sentieri possiamo raggiungere sia le scogliere della penisola, sia vari siti archeologici che vanno a formare la Necropoli di Thapsos posti sia sulla scogliera della penisola, sia nelle aree interne di essa.

Da Thapsos fino al pontile Somicem è posta un’alta ed impervia scogliera a strapiombo sullo specchio marittimo posto tra la Penisola Magnisi e Marina di Priolo, da cui (facendo molta attenzione) si può godere di un ottimo panorama della costa priolese e dei Monti Climiti sullo sfondo. Dalla scogliera meridionale (in cui si apre una piattaforma rocciosa raggiungibile da alcune insenature nella roccia) invece possiamo ammirare l’area che va da Priolo a Capo Santa Panagia. Nell’area a nord posta presso l’ex base militare di Magnisi invece possiamo ammirare il Golfo di Augusta con sullo sfondo la città augustana e in lontananza l’Etna.

Nonostante la presenza dell’area industriale, il fondale marino della Penisola Magnisi si presenta abbastanza pulito e in certi tratti meno impervi della scogliera in cui vi sono brevi spiaggette è possibile anche farsi il bagno, mentre in alcune zone con scogli di medio – bassa altezza va fatta sempre attenzione visto che si tratta sempre di una scogliera che si affaccia presso fondali mediamente profondi.

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