Punta Braccetto, Litorale dello Spiaggione e Bosco di Cava Randello

Punta Braccetto

Litorale dello Spiaggione e Bosco di Cava Randello

Il Litorale dello Spiaggione è una lunga spiaggia sabbiosa delimitata da dune naturali note come “Macconi”, che fa parte della Riserva Naturale Integrale di Cava Randello istituita il 10 Giugno 1991 e appartenente al Demanio Forestale della Regione Sicilia, comprendente l’omonimo bosco costiero posto a ridosso dei tratti finali delle Cave Mistretta (solcata dal Torrente Petraro) a sud e Randello a nord (in cui scorre il Torrente Rifriscolaro e che da il nome a questa zona naturalistica). Questa riserva, posta in territorio di Ragusa ma piuttosto vicina all’area appartenente al comune di Santa Croce Camerina, la si può raggiungere sia da Punta Braccetto seguendo il sentiero che costeggia i Canalotti (raggiungibile dalla Piazza dei Tramonti o dalla Via Salso), dall’ingresso principale della Riserva di Cava Randello posto lungo la S.P. 85 Santa Croce – Scoglitti posto di fronte all’azienda agricola “Omega” (venendo o da Santa Croce Camerina o dalla frazione vittoriese di Scoglitti), o infine dalla località costiera posta in territorio ragusano nota come “Maghialonga” (raggiungibile sempre dalla S.P. 85 imboccando la traversa alla nostra sinistra posta dopo il sopracitato ingresso della riserva di Cava Randello) percorrendo un sentiero adiacente ad una scogliera.

Questa spiaggia è considerata come “la più bella del ragusano” per la presenza di un incontaminato litorale (il più terzo più esteso della provincia dopo quelli di Plaja Grande posto in territorio di Scicli, e di Macconi tra Scoglitti e Marina di Acate), delimitato da dune di sabbia note come “Macconi”. Svariati metri di spiaggia sabbiosa “libera” (senza la presenza di stabilimenti balneari e costruzioni che ne potrebbero alterare l’ecosistema) sono antistanti a fondali marini anch’essi sabbiosi e poco profondi.

A poca distanza dalla spiaggia vi è la Riserva di Cava Randello, contraddistinta da un bosco costiero formato in prevalenza da alberi di Pino d’Aleppo (oltre che da eucalipti, lecci, cipressi ecc…). Essa è una delle più importanti aree naturalistiche della Provincia di Ragusa ed è una delle più interessanti dell’intera Sicilia per la vicinanza al mare e per la presenza di vari siti archeologici posti a poca distanza da essa; va inoltre detto che all’interno di questa riserva vi è la presenza della rara pianta erbacea nota come “Leopoldia Gussonei” (per saperne di più visita il sito www.leopoldia.eu). All’interno di questo bosco vi sono vari sentieri che conducono all’area attrezzata comprendente bracieri per la cottura alla brace, fontanelle idriche e servizi igienici.

A sud del bosco di Cava Randello, lungo i margini del tratto finale della Cava Mistretta, vi sono i ruderi di un antico villaggio neolitico scoperto nel 1904 dall’archeologo Paolo Orsi. Esso risalirebbe al periodo compreso tra il 2300 a.C. e il 1700 a.C. ed è caratterizzato dai basamenti per le capanne che lo componevano.

Va detto infine che le limitrofe pendici della Cava Randello presentano dei siti funerari di varie epoche; tra essi sono degni di nota la Necropoli greca di Rifriscolaro formata da tombe a fossa scavate nella roccia (poste qualche chilometro a nord della riserva presso la Cava Randello in territorio ragusano, e raggiungibili percorrendo la S.P. 85 verso nord fino al bivio con le S.P. 102 per Kamarina e S.P. 105 “Scoglitti – Cammarana” andando in direzione di quest’ultima verso la frazione marittima vittoriese fino al bivio con la S.P. 15 Piombo – Pace – Cammarana che attraversa il sito funerario posto a ridosso di un impianto serricolo, e raggiungibile dalla prima traversa alla nostra destra venendo da Santa Croce Camerina; altre tombe si troverebbero ai margini del villaggio turistico “Kastalia”oltre all’enigmatico sito della “Grotta di Re Cucco” (una catacomba posta sempre nell’area solcata dal Torrente Rifriscolaro che venne esplorata dall’archeologo Catullo Mercurelli), e alcuni presunti siti sepolcrali posti il corso del Torrente Petraro presso la Cava Mistretta. Oltre a ciò va citata la presenza di una necropoli greca posta presso la località marina di Passo Marinaro (posta presso la foce del Torrente Rifriscolaro) raggiungibile sempre dalla S.P. 85 andando in direzione della sopracitata località balneare; essa è composta da sepolcri di pietra posti su di un’altura che domina da sud la sopracitata spiaggia.

Per saperne di più sulla Riserva Naturale Integrale di Cava Randello rivolgersi all’ufficio di Ragusa del Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Sicilia (tel +39  0932 257 865, fax +39 0932 257 870) oppure clicca qui.

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