Punta Secca, Litorale di Punta Secca (Est – Ovest)

Punta Secca

Litorale di Punta Secca
(Est – Ovest)


La spiaggia sabbiosa di Punta Secca.

Il Litorale di Punta Secca, posto rispettivamente ad est e ad ovest della frazione santacrocese, occupa gran parte del territorio marino appartenente al comune di Santa Croce Camerina.

Esso è composto da lunghe spiagge sabbiose che si alternano a basse ma frastagliate scogliere in cui sono presenti interessanti anfratti scavati dalle acque marine; i fondali marini non sono molto profondi (anche se va fatta doverosamente attenzione specie nelle aree rocciose) e sono contraddistinti da acque molto pulite e piuttosto popolate da varie specie ittiche. Comunque sia gran parte del litorale è stato insignito della “Bandiera Verde”, che indica spiagge particolarmente sicure per bambini e minori in generale.

Il litorale ad est di Punta Secca presenta un’ampia spiaggia che si può raggiungere dal Lungomare Amerigo Vespucci o da varie traverse poste lungo il Corso Mediterraneo (S.P. 88 per Caucana e Casuzze), delimitata ad oriente dalla “Scogliera delle Anticaglie” facente parte della località balneare di Caucana, sede dell’omonimo sito archeologico. Per via dello stabilimento privato noto come “Lido Anticaglie” questa spiaggia è nota col medesimo nome (anche perché la vera e propria “Spiaggia delle Anticaglie”, altro nome con cui essa viene identificata, è posta presso la limitrofa Caucana in prossimità del sopracitato sito archeologico).

Il litorale occidentale di Punta Secca, raggiungibile dalla Piazzetta della Torre presso la Casa di Montalbano o da varie traverse poste lungo il Corso Aldo Moro e le Vie John Kennedy e Sandro Pertini, è noto per essere la “Spiaggia di Montalbano” ovviamente perché è antistante alla sopracitata casa, ma anche perché presso il tratto marino antistante ad esso avvengono le riprese subacquee della serie in cui il noto commissario ne è protagonista. Esso presenta una larga spiaggia sabbiosa delimitate da basse scogliere come quelle in cui sono poste rispettivamente la “Grotta di Ernesto” (raggiungibile da Via del Palmento) nota per esser stata il rifugio di un eremita che venne ritenuto essere una presunta spia austroungarica durante la I guerra mondiale; vicenda che andò ad ispirare la stesura del romanzo “Una Grotta per Ernesto” scritto dallo scrittore santacrocese Lucio Mandarà che narra appunto di una spia al servizio degli austriaci nota come “Ernesto Terdich” che venne inviato in missione in Sicilia andandosi a rifugiare proprio in questa cavità; e (poco più a nord)  l’area di Contrada San Nicola (raggiungibile dalla traversa che conduce all’Agricampeggio Capo Scalambri, il cui imbocco è posto in Via Torre di Mezzo), formata da una spiaggetta e da una scogliera in cui sono stati rinvenuti dei ruderi di epoca bizantina, riconducibili alla presenza di un insediamento abitativo con relativo approdo marittimo, in cui molto probabilmente era posto un luogo di culto cristiano. A nordovest è posta la scogliera di Torre di Mezzo, in cui sono poste le rovine dell’omonima fortezza seicentesca, oltre alla foce del Torrente San Giovanni (noto anche come “Fiume Santa Croce”).


Varie foto del litorale di Punta Secca.

Va detto infine che il litorale di Punta Secca, specialmente quello composto da spiagge sabbiose, è frequentato in estate da molti bagnanti provenienti da Santa Croce Camerina e dai centri limitrofi (Ragusa, Comiso, Chiaramonte Gulfi ecc…), ma anche da altre aree della Sicilia, nonché da turisti provenienti dal resto dell’Italia o da altre nazioni, essendo così una delle aree balneari più frequentate della Sicilia sudorientale.

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