*Rosolini, Area iblea e archeologica della “Cava Grande di Rosolini”; Area iblea di Cozzo Cisterna

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Rosolini

Area iblea e archeologica della “Cava Grande di Rosolini”
(Territori di Rosolini e Modica)

*Area iblea di Cozzo Cisterna
(Scala di San Teodoro – Necropoli Rupestre di Cozzo Cisterna – Grotta della Pazza)

Il Cozzo Cisterna, rilievo ibleo posto a nord della Cava Grande di Rosolini.

Da Rosolini imbocchiamo la S.P. 66 “Timparossa – Cozzo Cisterna” (che conduce alla S.P. 32 “Crocevie – Cava Ispica” per Modica e Frigintini) dalla Via Perpetua o dall’asse viario “Via Barbieri Granati Nuovi” (dalla rotatoria bisogna andare in direzione nordovest), dopo aver superato il viadotto che oltrepassa il tratto est della Cava Grande di Rosolini raggiungiamo l’altura di Cozzo Cisterna superando un’azienda zootecnica (riconoscibile per la presenza di grossi silos).

Da imbocchiamo una traversa asfaltata alla nostra sinistra che conduce al borgo feudale di Cozzo Cisterna e alla “Scala di San Teodoro” da cui si raggiunge il fondo della limitrofa Cava Grande di Rosolini.

In alternativa si può raggiungere l’area dalla “Traversa Cansisina” posta lungo la S.P. 27 “Sant’Alessandra – Grotticelli” per Modica in direzione dell’Eremo di Croce Santa, arrivando presso il versante meridionale del Cozzo Cisterna in cui è ubicato il luogo sacro rupestre.

Il Cozzo Cisterna è un rilievo ibleo alto circa 240 metri sul livello del mare, che si frappone tra la Cava Grande di Rosolini a sud e la Cava Scalarangio a nord, essendo a sua volta solcato da cavità minori lungo i margini sudorientale e sudoccidentale; in dialetto esso è noto come “U Cuozzu ‘a Sterna”.

Sulla sua sommità è posto un interessante borgo feudale in cui dimorò anche una comunità gesuitica (vedi link “Borgo Feudale di Cozzo Cisterna e Ex Convento Gesuitico” nella pagina precedente per saperne di più), a sud del quale è posto il sentiero scavato nella roccia noto come “Scala di San Teodoro”, che conduce al fondo della limitrofa Cava Grande di Rosolini presso l’Eremo di Croce Santa collegandosi ai terrazzamenti posti a strapiombo sulla medesima cavità.

L’area in cui è ubicato il sopracitato borgo feudale era sede di un antico insediamento abitativa risalente al periodo tardo romano – alto medievale, nei pressi del quale è stata localizzata un’area funeraria comprendente tombe a fossa.

Dal sentiero noto come “Scala di San Teodoro” (che va percorso facendo molta attenzione in quanto non è del tutto antropizzato) possiamo raggiungere uno dei siti rupestri più importanti del Cozzo Cisterna, ovvero la sua necropoli comprendente circa sessanta tombe paleocristiane ad arcosolio.


La Necropoli Paleocristiana di Cozzo Cisterna.

La Necropoli di Cozzo Cisterna è una vera e propria “Catacomba a cielo aperto” per la presenza di tombe ad arcosolio.

A ciò si aggiungono anche catacombe scavate nella roccia, provviste di loculi mortuari e sepolcri “a baldacchino” ormai compromessi.

Inoltre varie tombe rupestri di epoca neolitica del periodo castellucciano (2300 – 1700 a.C.) sono sparse lungo le pendici del rilievo montuoso.

Buona parte di queste antiche tombe divennero sede di ovili fortificati e magazzini rupestri con cisterne interne per l’acqua, da cui il toponimo dialettale di “Cuozzu ‘a Sterna” ossia “Cozzo Cisterna”.

Una di queste caverne posta presso l’area inferiore del Cozzo Cisterna è nota come “Grotta della Pazza”.

Il nome deriva da un evento avvenuto agli inizi del secolo 1800 in cui, secondo la tradizione locale, questa caverna divenne dimora di una donna che impazzì in seguito a varie vicende avverse che subì durante la sua vita (per saperne di più clicca qui).

Oltre al sito rupestre di tipo funerario, presso le rocce del Cozzo Cisterna possiamo ammirare anche concrezioni carsiche e anfratti rocciosi, oltre alla macchia mediterranea che circonda la limitrofa area iblea.

Dall’altura del Cozzo Cisterna e dai suoi terrazzamenti, possiamo infine ammirare un ottimo panorama della Cava Grande di Rosolini e di gran parte delle limitrofe aree iblee.

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