*Rosolini, Cava Prainito; Tratto “Frigintini – Favarotta”

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Rosolini

Area fluviale di Cava Prainito
(Territori di Rosolini, Noto e Modica)

*Tratto “Frigintini – Favarotta”
(Confluenza tra il Vallone Cucco e il Fosso Margione – Area di Contrada Rossolillo – Sorgenti Favarotta e Favarottella – Cozzo Rose)

Il tratto “modicano” del Torrente Prainito si origina ad est del centro abitato di Frigintini dalla confluenza del Vallone Cucco e del Fosso Margione, posti rispettivamente ad ovest e ad est del corso principale del torrente.

L’area adiacente al Vallone Cucco è raggiungibile dalla frazione modicana di Frigintini (nella vicina Provincia di Ragusa).

Da Rosolini bisogna imboccare la S.P. 17 “Favarotta – Ritillini” e proseguire in territorio modicano sulla S.P. 28 “Modica – Favarotta”, da qui superiamo l’Oleificio San Vito imboccando la S.P. 23 “Ragusa Ibla – Noto II tratto”.

Da qui solchiamo le Contrade Calanchi e Saitta, imboccando varie traverse poste alla nostra destra note rispettivamente come “Via Calanchi – Favarotta”, “Vanella 8”, “Vanella 7” e “Via Calanchi – Saitta”, e “Vie Scalonazzo – Saitta e Saitta – Martisiello” (queste ultime poste a nordovest  dell’azienda “Pulino Marmi”), mediante le quali raggiungiamo il tratto più a monte del Torrente Prainito.

In ogni caso, raggiungiamo l’area sotto la quale scorre il tratto del Torrente Cucco – Prainito nota come “Tre Pizzi”, lungo il quale sono stati rinvenuti i ruderi di un insediamento neolitico della media età del bronzo con annessa necropoli rupestre.

Per raggiungere il Fosso Margione, bisogna proseguire lungo la S.P. 23 fino all’incrocio tra la “Via Palazzelle – Scalonazzo” e le “Vie Scalonazzo – Saitta e Saitta – Martisiello”, imboccando quest’ultimo asse viario in direzione nord, scavalcando il tratto più a monte del Torrente Cucco – Prainito tramite un breve viadotto.

Da qui ci immettiamo, nella S.P. 79 “Frigintini – Margione” alla destra della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore arrivando all’altezza dell’autodemolizione “Cicero”.

Qui è posta una rotatoria, dalla quale a sud sella quale vi è l’imbocco del sentiero sterrato che costeggia il Fosso Margione.

Il tratto più a monte del medesimo è costeggiato dalla “Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione” (ad occidente dell’autodemolizione Cicero), strada che prosegue verso est in direzione “Noto”.

La confluenza tra il Torrente Cucco – Prainito e il Fosso Margione è raggiungibile dalla suddetta strada sterrata, oppure dalla S.P. 79 “Frigintini – Margione” che volendo possiamo anche raggiungere dalla S.P. 17 in territorio rosolinese imboccando la traversa in direzione dell’oleificio “Cozzo Rose” (e da qui andando verso nord superando una serie di tornanti) arrivando in Contrada Pezza.

In quest’ultima area troviamo una strada sterrata delimitata a destra da un cartello direzionale per “Frigintini”, che conduce presso il punto sopracitato.

In ogni caso raggiungiamo la confluenza tra i due corsi d’acqua posta in Contrada Rossolillo (territorio di Modica), che va a formare il Torrente Prainito.

Lungo il tratto “modicano” del Torrente Prainito sono stati rinvenuti dei ruderi appartenenti ad insediamenti abitativi di epoca tardo romana – bizantina, di cui restano solo vari blocchi megalitici che sono andati ad implementare i muri a secco che vanno a delimitare i terrazzamenti, oppure i limitrofi terreni coltivati.

In quest’area è stata localizzata anche una catacomba rupestre nota come “Grotta della Gatta Monaca” (vedi sezione di Modica per saperne di più).

Da qui il torrente scende lungo la Contrada Favarotta, che possiamo raggiungere dalla S.P. 17 nei pressi del piccolo rilievo del “Cozzo Rose” su cui è posta la Chiesa della Sacra Famiglia, tramite la stradina il cui imbocco è posto presso il cartello che indica il confine tra le Province di Siracusa e Ragusa.

Il toponimo di quest’area deriva dall’arabo “Fawwara” che significa “Fontana – Sorgente”, e proprio in questo punto il Torrente Prainito è alimentato da due importanti sorgenti: “Favarotta” e “Favarottella”.

Da questo sentiero costeggiamo la base del Cozzo Rose presso la quale è ubicata la “Necropoli di Favarotta”, composta da varie tombe rupestri di epoca neolitica.

La sorgente di Favarotta si origina a sudest di Frigintini, dando vita ad un breve vallone che si può raggiungere dalla sopracitata traversa nota come “Vanella 7” posta a nord dell’azienda “Pulino Marmi” lungo la S.P. 23, il quale è delimitato da un sentiero che scende verso meridione raggiungendo l’area di questa sorgente.

La sorgente di Favarottella è posta ad occidente del Cozzo Rose, ed è scavalcata da un breve viadotto posto lungo l’estremo tratto ovest della S.P. 17 (imbocco S.P. 28), essendo raggiungibile da una stradina posta di fianco al sopracitato ponte stradale chiamata S.C. “Calanchi – Favarotta”.

Qui è stata localizzata una necropoli di epoca neolitica riconducibile al periodo che va dal XIX (1900 – 1801) al XIV (1400 – 1301) secolo a.C.

Dopo il  breve viadotto che scavalca il Torrente Prainito collegando la S.P. 17 alla S.P. 28, dopo la serie di tornanti alla nostra sinistra vi è una strada che conduce alla “Tenuta Caschetto”, laddove è posto il secolare “Carrubo di Favarotta”.

Questo albero risalirebbe a circa 2000 anni fa, ed è uno dei più grandi della sua specie presenti in Italia.

Dall’area di Favarotta, il corso d’acqua scorre verso sudest, essendo alimentato da varie sorgenti tra cui quelle delle “Povere Donne” poste all’interno del tratto noto come “Cava Paradiso”.

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