*Rosolini, Valle del Fiume Tellesimo; Tratto “Cugna – Cozzo Pancari – Cava Utilissima”

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Rosolini

Valle del Fiume Tellesimo – Cava dei Servi
(Territori di Rosolini, Noto, Modica e Ragusa)

*Tratto “Cugna – Cozzo Pancari – Cava Utilissima”
(Aree iblee di Contrada Cugna e del Cozzo Pancari – Cava Utilissima e anse del Fiume Tellesimo – Mulino Pancari)

Ad oriente della “Cava dei Servi”, il corso del Fiume Tellesimo va a formare una serie di anse assumendo un percorso sinusoidale che scende verso sudest delimitando le aree di confine tra le Province di Siracusa e Ragusa.

Il tratto della valle solcata dal corso d’acqua è noto come “Cava Utilissima”.

Esso è delimitato a nord (territorio di Rosolini, quindi Provincia di Siracusa) dalle alture di Contrada Cugna prospicienti al rilievo noto come “Cozzo Pancari” (o “Bancari”), le quali si frappongono al poco distante “Vallone della Fera” (cavità secondaria posta a settentrione).

A sud, l’area è delimitata dai rilievi delle Contrade Fegotto e Margione posti all’interno del territorio di Frigintini (frazione di Modica, in Provincia di Ragusa).

Questo tratto della cavità è poco antropizzato ed è difficile da esplorare, ma si può provare a raggiungerlo mediante le S.P. 18 e 55 “Noto – Giarratana” (imbocco dalla SS 115 “Noto – Rosolini” a nord del ponte sul Fiume Tellaro, da cui proseguiamo fino al bivio con la S.P. 90 per Palazzolo Acreide andando sempre in direzione della cittadina giarratanese).

Dopo aver attraversato il piccolo ponte sul Fiume Tellaro, entriamo in territorio modicano in località “Gisira Pagna” in cui è posto l’imbocco della S.P. 79 “Frigintini – Margione” (conducente all’accesso di “Ponte Cipollone” al corso del Fiume Tellesimo).

Da qui possiamo tentare di raggiungere questo tratto del fiume:

  • dall’ingresso demaniale di “Ponte Cipollone” lungo la S.P. 79 “Frigintini – Margione” (posto a nord del viadotto sul Fiume Tellesimo) tentando di risalire il corso del fiume verso nordovest;
  • dall’area di “Cava dei Servi” (raggiungibile dalla S.P. 55 seguendo poi la strada alla nostra sinistra ad ovest della Contrada Carbonaro), costeggiando il fiume verso sudest;
  • da Frigintini tramite i sentieri di Contrada Fegotto e Baronazzo (“Vanella 192” e “Vanella 191” poste lungo il tratto nord di “Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione”), e Bosco Margione (a nordest dell’autodemolizione “Cicero”, imboccando un tortuoso sentiero in direzione nord posto lungo la traversa per l’Agriturismo Margione).

L’area “rosolinese” che lambisce questo tratto del Fiume Tellesimo, è posta a nord del medesimo.

Essa la si raggiunge dalla S.P. 55 andando in direzione nordovest (Giarratana – San Giacomo).

Superiamo una serie di tornanti arrivando presso la località “Cugna”, rientrando in territorio aretuseo (appartenente ovviamente a Rosolini).

Quest’area è contraddistinta da alture caratterizzate dalla presenza di terrazzamenti agricoli, che da settentrione si affacciano sulla vallata sinusoidale scavata dal Fiume Tellesimo.

Dopo aver oltrepassato l’ingresso al maneggio “Country Club”, imbocchiamo una traversa alla nostra sinistra (venendo dalla SS 115) che oltrepassa l’altopiano di Contrada Cugna conducendo presso il rilievo di Cozzo Pancari, collocato a nord del corso del Fiume Tellesimo.

Queste aree iblee presentano vari insediamenti e caseggiati agricoli (ancora utilizzati da agricoltori e allevatori), posti tra i caratteristici terrazzamenti che formano vari “gradini” andanti a caratterizzare i siti montuosi circostanti.

Alla fine di questa strada, ad est raggiungiamo la sommità del Cozzo Pancari, da cui oltre alla sottostante vallata in cui scorre il Fiume Tellesimo, possiamo ammirare buona parte dei territori iblei tra le province di Siracusa (Rosolini e Noto) e Ragusa (Modica).

Questo rilievo montano si frappone tra le anse della cosiddetta “Cava Utilissima” nota anche come “Cava Margione” in cui scorre il Fiume Tellesimo (posto a sud), e la breve cavità iblea del “Vallone della Fera” posta poco più a nord, facente sempre parte del confine tra le Province di Siracusa e Ragusa (vedi link “Tratto Vallone della Fera – Gisira Pagna” nella pagina precedente per saperne di più).

Raggiungere il fondo di questa cava dai sopracitati punti di accesso è piuttosto difficoltoso, e in ogni caso bisogna costeggiare lo stretto corso del fiume, guadarne i fondali e, all’occorrenza, percorrerli anche a nuoto.

Ciò per chi ha problemi fisici o psicomotori non potrebbe essere possibile, e inoltre bisogna avere una certa esperienza in torrentismo e speleologia.

Comunque sia, se si ha intenzione di effettuare ciò è consigliabile accordarsi con alcune associazioni locali che effettuano questo tipo di escursioni, anche in questo tratto del Fiume Tellesimo (per saperne di più visitate i siti web www.kalura.org e www.cairagusa.org).

Lo sbocco di questa particolare cavità sinusoidale in cui scorre il Fiume Tellesimo è posto ai piedi del Cozzo Pancari, di fronte all’immissione di una cavità laterale posta a meridione posta in prossimità del “Bosco Margione”.

Qui è posto il rudere del “Mulino Pancari”, un antico impianto molitorio che sfruttava le acque del Fiume Tellesimo per macinare i cereali mediante una macina azionata da una ruota metallica, mossa convogliando l’acqua sotto di essa tramite apposite condotte note come “Saie”.

In questo tratto della valle del Fiume Tellesimo vi sono inoltre varie conche scavate dalle acque di scorrimento che formano dei laghetti di medio – alta profondità noti come “Urve”, di cui i più importanti sono “Urvu Mulino” e “Urvu Emanuele”.

Il corso d’acqua, circondato da una folta macchia mediterranea e incassato nelle limitrofe pareti rocciose, presenta anche una consistente presenza di fauna ittica tra cui primeggia la presenza della “Trota Macrostigma Italiana”, che nelle incontaminate acque del Fiume Tellesimo trova il suo habitat ideale.

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