*Rosolini, Valle del Fiume Tellesimo; Tratto “Cava del Cugno – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro”

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Rosolini

Valle del Fiume Tellesimo – Cava dei Servi
(Territori di Rosolini, Noto, Modica e Ragusa)

*Tratto “Cava del Cugno – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro”
(Cava del Cugno e alture ad est dell’altopiano delle Contrade Ritillini e Pagliarazzi – Ex Tenuta Feudale dei Marchesi Di Lorenzo del Castelluccio – Area iblea di Contrada Taverna – Gisirotta – Confluenza col Fiume Tellaro)

Il tratto più a sud del Fiume Tellesimo è ubicato tra la Cava del Cugno posta tra le Contrade Ritillini, Pagliarazzi e Taverna, e l’area di Contrada Gisirotta presso la quale è posta la confluenza col Fiume Tellaro.

Il corso d’acqua, anche qui funge da confine tra i territori di Rosolini, Noto e Modica posti tra le Province di Siracusa e Ragusa.

La sponda occidentale di questo tratto del Fiume Tellesimo, risulta delimitata dalle propaggini orientali dell’altopiano di Contrada Ritillini (a sud del quale vi si trova la “Cava Paradiso” in cui scorre il Torrente Prainito, anch’esso affluente del Fiume Tellaro).

Essa è raggiungibile dalla S.P. 17 “Favarotta – Ritillini” (imbocco dalla SS 115 “Rosolini – Noto” andando in direzione di Frigintini e Modica), imboccando la traversa in direzione dell’azienda agricola “Di Lorenzo del Castelluccio” posta a nord dell’area di Cava Prainito (ex Agriturismo Pagliarazzi).

In entrambi i casi seguiamo dei sentieri sterrati che ci conducono all’area di “Cava del Cugno”.

Essa è una cavità minore nota anche come “Fosso Cavo del Cugno” posta tra le alture settentrionali della Contrada Ritillini e l’area agricola della Contrada Pagliarazzi, la quale confluisce nel Fiume Tellesimo poco più a nord della sua immissione ad occidente del Fiume Tellaro.

In questa cava iblea cui possiamo ammirare vari insediamenti rurali, terrazzamenti delimitati da muri a secco, e mulattiere che seguono la morfologia montuosa prospiciente al fondo.

All’interno di questa cavità scorre un breve torrente, la cui portata idrica è consistente soltanto in occasione di forti precipitazioni.

La costruzione più degna di nota di quest’area è la tenuta feudale di epoca ottocentesca sede dell’azienda agricola “Di Lorenzo del Castelluccio”, sede dell’ex Agriturismo Pagliarazzi che prende il nome della limitrofa località iblea (per saperne di più visita la corrispettiva pagina facebook).

La residenza feudale è posta all’interno di un cortile, il quale è raggiungibile da un elegante portico arcuato su cui è incisa la data “1886” (presumibilmente l’anno di costruzione dell’edificio).

La facciata casa feudale divisa in due ordini orizzontali, presenta accessi rettangolari su cui sono posti balconi aventi il medesimo tipo di apertura, sormontati da timpani triangolari.

I prospetti laterali dell’edificio presentano semplici aperture d’accesso e finestre di forma rettangolare.

Presso il sopracitato cortile sono poste le stalle, i magazzini e il palmento della struttura feudale.

La sponda orientale della Cava del Cugno è posta in Contrada Taverna.

Essa è un’area rurale posta in territorio di Modica, ed è raggiungibile dalla prima traversa dopo i tornanti a sud del “Ponte Cipollone” sul Fiume Tellesimo lungo la S.P. 79 “Frigintini – Margione” (imbocco dalla S.P. 55 “Noto – Giarratana” dopo il breve ponte sul Fiume Tellaro, a sua volta raggiungibile dalla S.P. 18 dalla SS 115 che collega tra loro la città di Rosolini a quella netina).

La contrada è contraddistinta da un altopiano che si frappone tra la Cava del Cugno ad ovest, e il tratto meridionale del Fiume Tellesimo ad est, il quale è caratterizzato dalla presenza di masserie rurali e terrazzamenti.

Ad est del corso del Fiume Tellesimo è posta l’area di Contrada Gisirotta, che possiamo raggiungere dalla S.P. 79 “Frigintini – Margione” tramite la traversa posta a nord del “Ponte Cipollone” in direzione delle aziende “Terre del Tellesimo” e “Puglisi Antonino”.

Questa contrada è posta su di un altopiano che funge da appendice meridionale dell’area nota come “Gisira Pagna” (o “Gisira Pagano”), ubicata tra i Fiumi Tellesimo e Tellaro.

Difatti, a sud dell’area di Contrada Gisirotta è ubicata la confluenza tra i suddetti corsi d’acqua.

Il toponimo “Gisirotta” è di origine araba, derivando infatti dal termine “Jazira” il quale indica un luogo circondato da acque o un’isola, riferendosi all’area in cui appunto confluiscono i Fiumi Tellesimo e Tellaro.

L’altopiano della Contrada Gisirotta presenta sempre costruzioni rurali e terrazzamenti, ed è reso interessante dal tratto più meridionale del Fiume Tellesimo.

Il letto del fiume, raggiungibile dall’ingresso di Ponte Cipollone sulla S.P. 79 (poco più a nord dell’omonimo viadotto sul corso d’acqua), scorre tra brevi e strette anse delimitate da irte pareti rocciose che danno vita a varie “Urve”, ossia conche simili a veri e propri laghetti aventi profondità medio – alte.

L’area più interessante è quella della sopracitata confluenza tra i Fiumi Tellesimo e Tellaro, posta a sud della Contrada Gisirotta e raggiungibile da essa tramite la traversa in direzione dell’azienda “Terre del Tellesimo” (Via Vanella 199).

Percorriamo questa strada fino in fondo, incamminandoci poi verso meridione per arrivare ad un casale rurale, da cui oltrepassiamo un breve altopiano seguendo a nostra volta dei sentieri sterrati andando sempre verso sud.

La confluenza è raggiungibile anche in territorio netino (Contrada Tatatauso) tramite la S.P. 18 “Noto – Giarratana” (imbocco dalla SS 115 “Noto – Rosolini” a nord del Fiume Tellaro), da cui  percorriamo una stradina sterrata posta di fronte ad una masseria; dobbiamo tenere come riferimento un alto palo – elettrodotto posto a destra del cancello d’ingresso, e un filare di cipressi.

Dalla stradina arriviamo subito ad un bivio seguendo da cui, il sentiero alla nostra destra che ci conduce alla confluenza tra i due fiumi, va a costeggiare il tratto finale di un altro corso d’acqua noto come “Torrente Ruglio” (che si immette anch’esso nel Fiume Tellaro), oltrepassando un’area agricola.

In entrambi i casi arriviamo presso la confluenza tra i Fiumi Tellesimo e Tellaro, il cui tratto risulta uno dei più difficili da esplorare per via delle irte pareti rocciose, le quali vanno a delimitare le cavità in cui scorrono i due corsi d’acqua.

Il tratto terminale del Fiume Tellesimo comprendente la confluenza col Fiume Tellaro, non è assolutamente antropizzato per via della conformazione della cavità in cui esso scorre.

Infatti la sua esplorazione è piuttosto pericolosa, ed è di conseguenza altamente sconsigliata a chi ha problemi di salute o psicomotori, e ovviamente a chi non ha esperienza in torrentismo e canyoning.

Alcuni tratti dei due fiumi presentano inoltre fondali con profondità medio – alta, e all’occorrenza bisogna saper nuotare se si ha l’intenzione di guadarli.

Se comunque si ha  l’intenzione di compiere visite ed escursioni lungo la sopracitata area, è consigliabile accordarsi con alcune associazioni locali per lo svolgimento di ciò (per saperne di più visitate i siti web www.kalura.org e www.cairagusa.org).

Poco più a sud è posto lo sbocco della sopracitata Cava del Cugno, che si immette per l’appunto nel Fiume Tellaro.

L’area della confluenza tra i due fiumi è anche un ottimo punto panoramico da cui poter osservare le suddette aree fluviali, ma anche le limitrofe contrade rurali poste tra i territori di Rosolini, Noto e Modica.

Le profonde conche note come “Urve”, sono inoltre densamente popolate da varie specie ittiche di acqua dolce (trote, tinche, anguille, rovelle ecc…).

Va detto infine che dalla confluenza col Fiume Tellesimo, il Fiume Tellaro riceve un consistente apporto idrico, scorrendo in territorio netino fino alla sua foce ubicata a sud delle rovine della città greca di Eloro.

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