*Scicli, Fiumara di Modica e Vallone Fiumelato; Tratto “Villaggio Jungi – Loddieri – Grotta Maggiore – San Francischiello”(Area rupestre di Contrada Loddieri – Sito Rupestre della Grotta Maggiore)

Scicli

Fiumara di Modica e Vallone Fiumelato

*Tratto “Villaggio Jungi – Loddieri – Grotta Maggiore – San Francischiello”
(Area rupestre di Contrada Loddieri – Sito Rupestre della Grotta Maggiore)

La Fiumara di Modica, oltrepassata l’area adiacente al centro storico di Scicli, scorre verso sudovest lambendo il quartiere periferico sciclitano noto come “Villaggio Jungi” e l’area iblea posta tra le Contrade Loddieri e San Francischiello. Quest’area la si può raggiungere da Scicli tramite la Via Zaffiro (il cui imbocco è posto presso Piazza Pola), dal sentiero posto al termine di Via Acacia (presso il Villaggio Jungi) o dalla S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli per Marina di Ragusa e Donnalucata, tramite alcuni sentieri posti alla nostra sinistra (venendo da Scicli).

Quest’area lambita dalla Fiumara di Modica ospita il sito archeologico di Contrada Loddieri in cui è collocata la “Grotta Maggiore”, composto da una necropoli rupestre neolitica risalente al periodo della “Civiltà di Castelluccio”, studiata da vari archeologi tra cui il genovese Luigi Bernabò Brea che la esplorò nel 1945. Essa è raggiungibile dal sentiero posto al termine di Via Zaffiro (bivio alla nostra sinistra) ed è composta da circa due tombe a grotticella aventi al loro interno camere sepolcrali. A sudest è posto il sito rupestre della “Grotta Maggiore” in cui sono stati rivenuti reperti ceramici di epoca neolitica e del periodo greco – romano, posti presso il Museo Archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa. Questa zona la si può ammirare dalla S.P. 95 (ad ovest dell’Ospedale “Busacca”), o dai belvederi panoramici delle Vie Acacia, Larice e Giovanni Malagoni presso il Villaggio Jungi, da cui si può scorgere inoltre gran parte della Fiumara di Modica che scorre nel Vallone Fiumelato, con le adiacenti aree iblee delle Contrade Palazzolo, Mendolilli e Billemi.

La Fiumara di Modica, circondata da terreni coltivati noti come “Cannavati” raggiungibili sia dal sentiero di Via Acacia che dalla S.P. 95 tramite una traversa che scende presso il fiume (posta alla nostra sinistra prima del tornante che oltrepassa il rilievo ibleo di Contrada Palazzolo, seguendo la segnaletica con su scritto “Piante e Fiori Angelo Paolino”), compie verso sudovest lambendo l’area nota come “San Francischiello”, contraddistinta da vari terrazzamenti e sentieri delimitati da muri a secco e antichi edifici rurali. In quest’area è posta la confluenza con la breve cavità iblea nota come “Cava Maria”, che si può raggiungere dalla S.P. 95 seguendo le indicazioni per la traversa che conduce alla Stazione di Monta Equina di Scicli, e che costeggia la breve cava in cui un tempo scorreva un breve corso d’acqua ormai secco, che però è caratterizzato da una discreta portata idrica durante le forti piogge. L’area la si può raggiungere sempre dalla S.P. 95 anche dopo la Cava Marta (oltrepassata da un viadotto) da un sentiero tortuoso posto alla nostra sinistra (venendo da Scicli) dopo il secondo tornante ad ovest della cavità. L’area di Contrada San Francischiello presenta vari siti rupestri tra cui una caverna carsica in cui sono stati rinvenuti vari reperti ceramici di epoca neolitica, oltre a vari terrazzamenti delimitati da muri a secco ed edifici rurali.

A sud delle aree di Contrada Loddieri e San Francischiello, la Fiumara di Modica scorre verso sud entrando nel tratto terminale del Vallone Fiumelato posto tra le Contrade Genovese, Colavecchio e Scala Marina.

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