Scicli, Natale Sciclitano (Festa di Santa Maria Immacolata di Santa Maria la Nova – Festa di Santa Maria Immacolata di San Bartolomeo – Festa Liturgica di Santa Lucia – Natale Sciclitano e i Presepi Artistici – Processione di Gesù Bambino “Cicidda r’Oru” – Il Presepe Vivente di Scicli – Il Natale a Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri)

Scicli

Natale Sciclitano
(Festa di Santa Maria Immacolata di Santa Maria la Nova – Festa di Santa Maria Immacolata di San Bartolomeo – Festa Liturgica di Santa Lucia – Natale Sciclitano e i Presepi Artistici – Processione di Gesù Bambino “Cicidda r’Oru” – Il Presepe Vivente di Scicli – Il Natale a Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri)

Il “Natale Sciclitano” è l’insieme di tutti riti, festività e tradizioni celebrati tra Dicembre e primi sei giorni di Gennaio.

La festività natalizia (per saperne di più clicca qui) celebrata a Scicli è contraddistinta da varie solennità religiose tra cui citiamo quelle consacrate alla “Madonna Immacolata” celebrate dalle comunità parrocchiali appartenenti alle Chiese di Santa Maria la Nova e di San Bartolomeo Apostolo (che ricadono rispettivamente l’8 Dicembre e la Domenica successiva alla corrispettiva data) in cui vengono cantate le cosiddette “Canzoncine”, la festa liturgica di “Santa Lucia” (13 Dicembre), la festa consacrata a “Gesù Bambino” chiamato localmente “Cicidda r’Oru” (25 Dicembre).

A ciò si aggiungono l’allestimento di Presepi Artistici all’interno del centro storico, la presenza del “Mercatino di Natale”, il “Presepe Vivente”, e ovviamente le celebrazioni del Capodanno e dell’Epifania. Anche presso le frazioni di Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri si tengono vari eventi legati al “Natale”.

Il “Natale Sciclitano” è anche un’occasione per poter degustare molti prodotti tipici locali tra cui pani votivi, focacce, dolciumi e tante altre specialità popolari.

Festa di Santa Immacolata

Il culto sciclitano alla “Madonna Immacolata”

Le feste natalizie a Scicli cominciano con la solennità liturgica consacrata a “Santa Maria Immacolata”, celebrata l’8 Dicembre

Il culto alla “Madonna Immacolata” (per saperne di più clicca qui) praticato a Scicli, è condiviso dalle due comunità parrocchiali di Santa Maria la Nova e di San Bartolomeo Apostolo. L’origine di esso risalirebbe al secolo 1600 e, così come per quello consacrato a “Santa Maria Addolorata”, viene celebrato dalle comunità parrocchiali e soprattutto dalle arciconfraternite appartenenti alle chiese sciclitane di “Santa Maria la Nova” e di “San Bartolomeo Apostolo”.

Dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693, in seguito alla ricostruzione delle due chiese, il culto consacrato alla “Madonna Immacolata” rifiorì nei secoli successivi anche grazie alla collocazione di nuovi simulacri argentei (rivestito dall’orafo netino Silvestro Catera), avvenute rispettivamente negli anni 1843 e 1850 presso le Chiese di Santa Maria la Nova e Bartolomeo. Si ebbero quindi due diverse festività: la festa della “Madonna Immacolata di S.M. la Nova” che si celebra l’8 Dicembre, e quella della “Madonna Immacolata di San Bartolomeo”, che si tiene la Domenica limitrofa alla suddetta data.

Negli ultimi decenni del secolo 1800 nacque l’usanza delle “Canzoncine alla Madonna Immacolata”, veri e propri “inni religiosi” composti dal maestro Federico Borrometi tra il 1887 e il 1894. In tutto esse sono sei (tre per “comunità parrocchiale”) di cui quelle che vengono più eseguite sono “Vergin del Ciel Regina” e “O Concetta Immacolata”, cantate rispettivamente dai fedeli delle Chiese di Santa Maria la Nova e San Bartolomeo.

Queste “Canzoncine” tuttora sono cantate dai devoti di “Santa Maria la Nova” e “San Bartolomeo” durante le serate di “Vigilia” delle due festività (7 Dicembre e Sabato posteriore alla data dell’8 Dicembre), effettuando un corteo che si ferma presso le chiese sciclitane o le edicole votive di una certa importanza proprio per eseguire questi inni (il cui accompagnamento musicale è eseguito da una delle due banda musicali cittadine).

Le “Canzoncine alla Madonna Immacolata” sono state iscritte nel “Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia” (per saperne di più clicca qui).

Oggi a Scicli, la festa della “Madonna Immacolata” che è una delle più importanti solennità mariane cittadine (oltre ad essere l’evento che apre in maniera ufficiale il periodo natalizio), continua ad essere festeggiata con devozione dalle due comunità ecclesiastiche di “Santa Maria la Nova” e “San Bartolomeo”.

La Festa di Santa Maria Immacolata di Santa Maria la Nova
(8 Dicembre)

Il periodo preparatorio e l’inizio del periodo natalizio sciclitano (29 Novembre – 7 Dicembre)

 I riti in onore della “Madonna Immacolata” iniziano il 29 Novembre con la recita della “Novena”comprendente la recita del Rosario e dello “Stellario”, che avviene presso la Chiesa di Santa Maria la Nova nei nove giorni che precedono la data dell’8 Dicembre. Gli ultimi tre giorni formano il “Triduo di Preparazione” alla festività che, oltre alle sopracitate preghiere, va a comprendere la recita della Messa solenne alle ore 18.30.

Durante questo periodo in molti sono coloro che vanno a rendere omaggio al simulacro della “Madonna”, esposto ai fedeli in occasione degli imminenti festeggiamenti in suo onore.

In questi giorni la città di Scicli viene addobbata a festa con luminarie e addobbi natalizi, in concomitanza con l’inizio delle celebrazioni legate al “Santo Natale”. Vengono inoltre allestiti i Presepi Artistici presso il centro storico cittadino (vedi più sotto).

La “Canzoncina della Madonna Immacolata di S.M. la Nova” (7 Dicembre)

L’ultimo giorno del periodo preparatorio (nonché “Vigilia” della festività in onore della “Madonna Immacolata”) si tiene il rito della “Canzoncina dell’Immacolata di Santa Maria la Nova”.

Al termine della partecipata Messa delle ore 18.30 che si celebra all’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova che va a concludere la sopracitata “Novena”, presso il sagrato dell’edificio sacro comincia a riunirsi una folta folla.

A partire dalle ore 19.30 circa, i fedeli seguiti da una vasta folla cominciano a percorrere in corteo le vie della città sciclitana accompagnati dalla locale banda musicale, cantando di fronte alle chiese o alle edicole votive la “Canzoncina”, ossia l’inno composto dal maestro Federico Borrometi noto come “Vergin del Ciel Regina”, i cui versi sono:

“Vergin del ciel Regina
Immacolata e bella,
che ti chiamasti ancella
e sei Signora (2).

Più vaga dell’aurora
e più che il sole eletta,
tu fosti già Concetta
dal primo istante (2).

Tu della colpa infrante
hai le catene e oltraggio,
non fece al tuo bel raggio
insidia ascosa.

Figlia, madre e sposa
più candida di un giglio,
ti elesse il Padre, il Figlio
e il Santo Amore (2).”

Per ascoltare la “Canzoncina” clicca qui.

Come già si sa essa non è l’unica “Canzoncina” in quanto ne esistono altre due (sempre composte dal maestro Federico Borrometi) che sono state eseguite durante concerti di musica sacra; per ascoltare le altre due “Canzoncine” clicca sui numeri 1 e 2.

Il corteo in cui viene eseguita la sopracitata “Canzoncina” in onore della “Madonna Immacolata” terminerà a serata inoltrata, con i devoti che attendono l’inizio della tanto attesa festività che va ad aprire il “Natale Sciclitano” in maniera ufficiale.  

I Festeggiamenti di “Santa Maria Immacolata di S.M. la Nova”

La Festa Liturgica e la Processione di “Santa Maria Immacolata” (8 Dicembre)

La mattina dell’8 Dicembre, lo sparo di colpi di cannone e i vivaci scampanii annunziano verso le ore 08.00 l’inizio della festa in onore della “Madonna Immacolata”. All’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova comincia l’afflusso di numerosi devoti che vanno ad onorare il simulacro della “Madonna”.

Alle ore 10.30, all’interno della Chiesa di Santa Maria la Nova viene celebrata la solenne Messa a cui partecipano molti devoti, e ovviamente i membri dell’omonima Arciconfraternita. Al termine di questa funzione si concludono i riti mattutini in onore della “Madonna Immacolata”, con la chiesa che rimane aperta ai fedeli che vogliono visitare il corrispettivo simulacro.

Alle ore 16.30 la festa entra nel vivo; dopo i consueti preparativi dalla Chiesa di Santa Maria la Nova  esce il simulacro di “Santa Maria Immacolata”.

Il fercolo con sopra la statua della “Madonna Immacolata”, viene spinto per le strade del centro storico sciclitano, essendo accompagnato dai membri dell’Arciconfraternita di Santa Maria la Nova, e ovviamente da una festante folla.

Il corteo comincia ad avviarsi lungo Via Santa Maria la Nova arrivando all’altezza di Piazza Busacca, da cui percorrerà la Via Nazionale verso meridione, arrivando all’incrocio con la Via San Bartolomeo (nei pressi di Piazza Italia), percorrendo quest’ultima per effettuare una breve sosta presso il sagrato della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Dopodiché la processione si avvia verso Piazza Italia e, da qui, percorre il Corso Garibaldi e le Vie Tagliamento e Cristoforo Colombo, raggiungendo l’area settentrionale del centro abitato cittadino. Tramite il Viale Valora e la Via Giulio Cesare, la processione raggiunge il Corso Umberto I da cui scende incamminandosi verso il Corso Mazzini, risalendo nuovamente la Via Nazionale fino alla Piazza Busacca, per poi percorrere le Vie San Nicolò, Vincenzo Monti e Carcere, per poi scendere nuovamente lungo la Via Nazionale, effettuando la sosta in Piazza Busacca di fronte alla Chiesa del Carmine.

Dopo quest’ultima sosta, la processione si incammina lungo la Via Santa Maria la Nova. Qui, prima del rientro in chiesa, verso le ore 20.30 circa viene effettuato uno stupendo spettacolo pirotecnico che va a salutare l’arrivo della “Madonna Immacolata” nei pressi della sua chiesa. I fuochi, accesi sul vicino Colle San Matteo, accolgono il simulacro della “Madonna Immacolata”, durando svariati minuti.

Dopo i fuochi artificiali, il simulacro si appresta ad essere condotto all’interno della sua chiesa d’appartenenza salutato dal calore dei suoi devoti. La statua viene così riposta nel suo Altare rimanendo esposta alla venerazione dei suoi fedeli per tutto l’anno, in attesa dei festeggiamenti dell’anno seguente.

La Festa di Santa Maria Immacolata di San Bartolomeo
(Domenica successiva alla data dell’8 Dicembre)

Il periodo preparatorio alla festa in onore della “Madonna Immacolata di San Bartolomeo” (29 Novembre – 7 Dicembre)

La solennità consacrata alla “Madonna Immacolata” venerata all’interno della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo è anch’essa preceduta da un periodo preparatorio di circa nove giorni noto appunto come “Novena”, che precede la Domenica successiva alla data dell’8 Dicembre, in cui essa è celebrata.

In questi giorni (comprendenti anche la data dell’8 Dicembre in cui ricorre la vera festa “liturgica” consacrata alla “Madonna Immacolata”) presso la Chiesa di San Bartolomeo vengono celebrati sia il Rosario alle ore 18.00 e la Messa alle 18.30. Gli ultimi tre giorni della “Novena” formano il “Triduo di Preparazione”.

Durante la sopracitata “Novena”, sono in molti i fedeli che accorrono per rendere omaggio al simulacro della “Madonna Immacolata”, venerato appunto all’interno della Chiesa di San Bartolomeo.

La “Canzoncina della Madonna Immacolata di S.M. la Nova” (7 Dicembre)

Il Sabato che precede la Domenica successiva alla data dell’8 Dicembre, ultimo giorno della Novena, dopo la Messa delle ore 18.30 una festante folla comincia a riunirsi presso il sagrato della chiesa che, a partire dalle ore 19.30, girerà in corteo per la città accompagnata dalla locale banda musicale per cantare la “Canzoncina dell’Immacolata di San Bartolomeo”.

La “canzoncina”, o per meglio dire l’inno mariano composto dal maestro Federico Borrometi, cantato dai devoti della Chiesa di San Bartolomeo è noto come “O Concetta Immacolata”, i cui versi sono:

“O Concetta Immacolata
fosti eletta dal Gran Padre,
del Suo Figlio degna Madre
fra le amate la più amata (2).

D’ogni grazie riempita
io Ti scorgo Alta Regina,
Donna sei tutta divina
tutta pura ed illibata.

O Concetta Immacolata!
O Concetta Immacolata!

Senza macchia di peccato
del peccato originale
attuale e veniale
fosti sempre preservata.
Non spezzare dunque i clamori
di chi sei fatta avvocata.

O Concetta Immacolata!
O Concetta Immacolata!
O Concetta Immacolata!
O Concetta Immacolata!”

Per ascoltare la “Canzoncina” clicca qui.

Oltre ad essa, esistono altre due “Canzoncine” (composte sempre dal maestro Federico Borrometi) eseguite durante concerti di musica sacra; per ascoltarle clicca sui numeri 1 e 2.

I Festeggiamenti di “Santa Maria Immacolata di San Bartolomeo”

La Processione di “Santa Maria Immacolata” (Domenica successiva alla data dell’8 Dicembre)

Alle ore 08.00 della Domenica in cui si celebra la “Madonna Immacolata di San Bartolomeo”, con lo sparo di colpi di cannone e gli scampanii delle ore 08.00 iniziano ufficialmente i festeggiamenti. Nel frattempo cominciano ad arrivare molti devoti che vanno a rendere onore alla “Madonna Immacolata”.

Alle ore 10.00 si tiene la Messa mattutina all’interno della Chiesa di San Bartolomeo, che va a chiudere i riti diurni in onore della “Madonna Immacolata” venerata al suo interno.

Nel pomeriggio alle ore 17.30 viene celebrata la Messa pomeridiana in cui presenziano molti devoti, tra cui i membri dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso.

Al termine della funzione, dopo i consueti preparativi, verso le ore 18.30 comincia la Processione della “Madonna Immacolata di San Bartolomeo” con l’uscita dalla sua chiesa di appartenenza.

Il corteo, preceduto dal fercolo con sopra il simulacro della “Madonna Immacolata” e seguito dai confrati del Santissimo Crocifisso oltre che dalla banda musicale (e ovviamente da una folta folla di fedeli), percorre buona parte del centro storico di Scicli.

La processione, dopo l’uscita dalla chiesa, percorre le Vie Ispica e San Bartolomeo arrivando in Piazza Italia, risalendo poi la Via Nazionale fino all’incrocio tra la Piazza Busacca e Via Santa Maria la Nova, imboccando quest’ultima per arrivare di fronte all’omonima chiesa. Il corteo ritorna presso la Piazza Busacca percorrendo il tratto nord di Via Nazionale fino alla Via San Nicolò, per poi imboccare il Corso Umberto I scendendo verso meridione fino al Largo Gramsci. Da qui il corteo raggiunge la Piazza Italia percorrendo poi le Vie San Giuseppe, Libertà, Bixio e Ricciotti. La processione imbocca il Corso Garibaldi arrivando nuovamente presso la Piazza Italia, per poi dirigersi verso la Via San Bartolomeo.

Lungo questa via, prima del rientro in chiesa, verrà effettuato uno stupendo spettacolo pirotecnico di svariati minuti sul vicino Colle San Matteo (e per questo visibili in gran parte del centro storico cittadino), che andrà a chiudere i festeggiamenti in onore della “Madonna Immacolata di San Bartolomeo”.

Dopo i fuochi d’artificio, il simulacro fa rientro presso la Chiesa di San Bartolomeo, in cui verrà riposto nel suo Altare rimanendo esposto alla venerazione dei fedeli per tutto l’anno prima dei prossimi festeggiamenti.

La Festa di Santa Lucia di Scicli

Il culto sciclitano a “Santa Lucia”

Il 13 Dicembre di ogni anno, a Scicli viene celebrata “Santa Lucia da Siracusa” (per saperne di più sulla sua vita clicca qui), il cui culto è praticato sin dal periodo medievale. Infatti sul Colle San Matteo nei pressi della “Porta dello Steri, in origine vi era un oratorio rupestre consacrato alla “Santa Siracusana” a cui venne affiancata nel 1600 l’attuale Chiesa (che va ad inglobare una caverna, anch’essa oratorio rupestre), al cui interno è venerata una statua raffigurante appunto la giovane “Martire Aretusea”.

Il 13 Dicembre, giorno in cui si commemora il martirio subito da “Santa Lucia”, sono in molti gli sciclitani a salire in pellegrinaggio sul Colle San Matteo per raggiungere la Chiesa di Santa Lucia e onorarne il sopracitato simulacro.

In occasione di questa ricorrenza si preparano inoltre i “Panuzzi ri Santa Lucia”, dei piccoli pani votivi noti anche come “Cucciteddi” nel cui impasto vi sono sugna e semi di finocchio selvatico, che vengono benedetti e passati sugli occhi di coloro che raggiungono la sopracitata chiesa (dato che “Santa Lucia” viene appunto invocata per scongiurare le malattie agli occhi).

Va detto che questa solennità, a seconda del calendario annuale, può essere celebrata prima, durante o dopo quella consacrata alla “Madonna Immacolata di San Bartolomeo”.

La Festa Liturgica e il Pellegrinaggio alla Chiesa di Santa Lucia sul Colle San Matteo (13 Dicembre)

Alle ore 08.00 del 13 Dicembre viene aperta al pubblico la Chiesa di Santa Lucia posta sul Colle San Matteo, per permettere ai pellegrini di raggiungerla o a piedi tramite le Vie Matrice e San Matteo, oppure tramite la S.P. 41 Scicli – Ispica venendo da Via Guadagna (in entrambi i casi seguendo le indicazioni per la Chiesa di San Matteo). Durante questa festività infatti si ha la giusta occasione per poter visitare la chiesa consacrata alla “Santa Siracusana” (che è l’unica per un certo senso “aperta al culto” tra quelle tuttora poste sul Colle San Matteo).

I tanti devoti raggiungono la piccola chiesa semi rupestre, all’interno della quale viene celebrata una solenne Messa alle ore 15.30 circa. Al termine di questa funzione con la quale vengono distribuiti i “Panuzzi ri Santa Lucia”, termina la solennità sciclitana in onore della “Martire Siracusana”.

Il Natale Sciclitano

Il periodo preparatorio e la “Novena” di Natale, i “Presepi Artistici” posti presso il centro storico e i vari eventi natalizi che si tengono a Scicli (16 – 23 Dicembre)

Passate le festività di “Santa Maria Immacolata” e di “Santa Lucia”, dal 16 Dicembre inizia il periodo noto come “Novena di Natale”, ossia i nove giorni che precedono la data del 25 Dicembre in cui viene celebrata la memoria liturgica della “Nascita di Cristo” con la processione del simulacro raffigurante appunto “Gesù Bambino” venerato all’interno della Chiesa di San Bartolomeo.

Questo periodo preparatorio, che va a comprendere varie preghiere, Messe ed eventi religiosi celebrati all’interno delle chiese sciclitane (ore 17.00 – 18.30), diviene noto per le bande di musicisti che, accompagnandosi con strumenti a fiato, girano per le strade cittadine suonando melodie natalizie fino .

Durante questi giorni, Scicli comincia ad ospitare molti visitatori anche grazie alla presenza del “Mercatino di Natale” allestito presso la Piazza Italia (in cui dentro varie caratteristiche casine di legno addobbate per l’occasione vengono venduti dolciumi, oggetti artigianali. decorazioni natalizie ecc…), ma soprattutto per via dei “Presepi Artistici” allestiti in vari punti del centro storico cittadino sin dai primi giorni di Dicembre.

Questi Presepi durante il periodo natalizio rappresentano la principale attrazione all’interno del centro storico sciclitano, essendo quindi ammirati da numerosi visitatori. Essi vengono allestiti nei primi giorni di Dicembre con statue in Ceramica di Caltagirone o con materiali vari (tra cui frutto di campagne di riciclaggio).

I Presepi allestiti sono:

  • Presepe di Via Tasca 11 (quartiere “San Giuseppe – Altobello”) raffigurante il quartiere rupestre di “Chiafura”;
  • Presepe di Via Parini 5 (ad est di Piazza Italia nei pressi del quartiere “Altobello”) allestito dalla famiglia Caruso;
  • Presepe di Via Penna (a nord di Piazza Italia) allestito dalla signora Adalgisa Penna;
  • Presepe di Via Timponello 37 (quartiere “San Bartolomeo”) allestito all’interno del museo antropologico “A Rutta i Ron Carmelu”;
  • Presepe della Chiesa Rupestre di Santa Maria di Piedigrotta (quartiere “San Bartolomeo – Piedigrotta”) allestito dall’associazione “San Bartolomeo”;
  • Presepe della Chiesa del Carmine (Piazza Busacca) allestito dal gruppo scout “MASCI”.

Ad essi si aggiungono il “Presepe” settecentesco (opera dello scultore napoletano Pietro Padula) posto all’interno della Chiesa di San Bartolomeo, e il “Presepe in Grotta” posto all’interno della “Galleria delle Cento Scale” in Via Dolomiti di proprietà della famiglia Marinero (quartiere “Santa Maria la Nova”), entrambi visitabili tutto l’anno.

Oltre a ciò presso il “Museo del Costume Mediterraneo e della Cultura Materiale negli Iblei” (ex Convento di San Michele di Via Francesco Mormina Penna) si tiene la mostra dedicata ai Presepi nel mondo (con ingresso a pagamento).

I Presepi sono aperti tutti i giorni al pubblico nel periodo tra Dicembre e Gennaio, per informazioni più dettagliate su come e quando visitarli cliccate qui.

Oltre ai sopracitati Presepi, possiamo ammirare le artistiche luminarie natalizie che illuminano la città sciclitana e il Colle San Matteo (sagrato dell’ex Chiesa Madre di San Matteo Apostolo).

Inoltre presso chiese e palazzi, a seconda del programma natalizio annuale, si tengono spettacoli musicali, rassegne artistiche e vari eventi culturali, a cui si aggiungono anche escursioni e “passeggiate” presso la città sciclitana organizzate da associazioni locali.

La “Vigilia di Natale” (24 Dicembre)

L’ultimo giorno della “Novena” coincide con la “Vigilia di Natale” che come ben si sa ricade il 24 Dicembre. Questa giornata, coincidente con la fine del periodo preparatorio al “Santo Natale”, è celebrata con la tradizionale “Cena” in cui compaiono molte preparazioni gastronomiche tipiche del periodo natalizio, che per l’occasione vengono preparate nelle case sciclitane.

Le specialità preparate in questa giornata sono moltissime e comprendono il pane votivo di grano duro noto come “U Cucciddatu ri Natali”, avente la forma simile ad una ciambella sulla quale vengono poste mandorle intere.

Ma la preparazione più diffusa riguarda le focacce caserecce che vengono mangiate durante la cena della Vigilia.

La più nota di esse è “A Scaccia”, contraddistinta dall’impasto che viene lavorato fino a quando non diventa simile ad una sfoglia che prima viene cosparsa con il “ripieno”, e poi viene piegata più volte su se stessa assumendo alla fine una forma rettangolare, per poi essere cotte in forno (preferibilmente a legna). Il ripieno delle “Scacce” sciclitane può essere “al sugo di pomodoro” con formaggio “Ragusano”, melanzane, patate, cipolle ecc… “alla ricotta” con funghi, salsiccia, cipolla, spinaci ecc… “al prezzemolo” con patate, ricotta o acciughe ecc… e infine con salsiccia e patate.

Per la sopracitata cena vengono preparati anche altri tipi di focacce come “Pastizzi” (chiamati anche come “Buccatieddi” ) a tipica forma semicircolare a “mezzaluna” e contraddistinti dal “Reficu” (il bordo che raccorda tra loro gli strati di pasta al cui interno è posto il condimento), farciti con verdure tra cui spinaci, bietole selvatiche, patate ecc…; e la“Nfigghiulata”, di forma tondeggiante (più simile alle “Mpanate” pasquali) e farcita con ricotta vaccina, salsiccia di maiale e uova (talvolta viene inserito anche il riso.

Oltre alle sopracitate focacce (a cui in molti casi si accompagnano anche pizze caserecce condite con vari ingredienti), vanno menzionati i tanti dolci natalizi, quasi tutti a base di mandorle e miele.

Tra essi citiamo i biscotti di mandorla di cui citiamo i “Rizzi” di forma tondeggiante arricciata con le ciliegine candite in sommità, i “Passavulanti” (simili ai “Rizzi” ma contraddistinti da un impasto a base di mandorle tostate) sui quali vi è posta una mandorla intera, i “Cardinali” alle mandorle abbrustolite, miele, mandorle e cannella, i “Parmetti” (simili ai “Cardinali” ma il cui impasto è formato da mandorle fresche, bucce d’arancia e limone grattugiate e cannella), i “Mustazzola”  a base di mandorle, miele o vino cotto di carrube farciti con base di mandorle, cannella e miele.

Altri biscotti tipici sono i “Mucatuli” (base di farina di grano tenero e strutto, farciti con mandorle, miele e buccia grattugiata di agrumi), i “Iadduzzi” (glassati in superficie e farciti come i “Mucatuli” ), la versione dolce del sopracitato “Cucciddatu ri Natali” (ossia il formato dei biscotti noti come “Iadduzzi” simile ad una ciambella, che a Scicli viene prodotto in maniera non molto diffusa) e “A Cubaita” il tipico torrone a base di mandorle, semi di sesamo, miele e bucce d’arancia.

Gran parte di tutte queste specialità è possibile anche acquistarle durante il periodo natalizio e per buona parte dell’anno presso pasticcerie, panifici e negozi alimentari della città di Scicli.

La sera della Vigilia di Natale, in cui vengono servite le sopracitate specialità assieme ad altri prodotti tipici e preparazioni di vario tipo, verrà passata perlopiù in famiglia o tra amici. Dopo la cena è usanza giocare a carte o a tombola trascorrendo in compagnia il resto della “Vigilia” fino a tarda notte. Sono comunque parecchi coloro che assistono alla Messa notturna con cui si commemora la “Nascita di Cristo”, celebrata presso le chiese parrocchiali cittadine (inizio ore 23.00 circa).

La Festa di Natale

Il culto sciclitano a “Gesù Bambino”

Il 25 Dicembre si celebra a Scicli la festività di “Gesù Bambino” il cui simulacro viene venerato all’interno della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Questa statuina settecentesca raffigurante il piccolo “Gesù” nudo che regge un globo blu, è chiamata in dialetto “Cicidda r’Oru” (termine che indica l’organo maschile raffigurato nella statua).

Il culto verso “Gesù Bambino” è diffuso a Scicli da moltissimi secoli essendo uno dei più antichi della cristianità, venendo quindi praticato in gran parte delle chiese sciclitane; anche se la vera e propria “manifestazione esterna” è praticata dalla comunità religiosa appartenente alla Chiesa di San Bartolomeo, devota al cosiddetto “Cicidda r’Oru”.

Essa consiste nel corteo che, con a capo l’urna argentea di “San Bartolomeo” (al cui interno sono poste varie reliquie) su cui è collocata la statua di “Gesù Bambino”, esce in Processione dalla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo il pomeriggio del 25 Dicembre, seguito da moltissimi devoti.

Il Giorno di Natale a Scicli

Il 25 Dicembre iniziano i festeggiamenti in onore di “Gesù Bambino”, e alle ore 10.00 presso la Chiesa di San Bartolomeo viene celebrata la solenne Messa mattutina a cui assistono molti devoti.

Nel frattempo verso mezzogiorno, si tiene il tradizionale “Pranzo di Natale” a cui partecipano, solitamente coloro che hanno cenato tutti insieme la sera precedente. Vengono serviti di solito la tradizionale “Pasta al Forno” (timballo di maccheroni, lasagne o cannelloni ecc… disposto a strati con vari ingredienti) o “U Pastizzu” con broccoli, olive, uva passa, mollica e formaggio “Ragusano”, oppure “Ravioli” farciti con ricotta o “Cavati” (entrambi serviti con abbondante sugo di carne e pomodoro), a cui seguono piatti a base di carne (tra cui va citato il “Falsomagro” farcito con ingredienti vari e altre specialità tipiche), a cui seguono i tipici dolciumi natalizi sopracitati.

Dopo il pranzo si passa tempo o giocando tutti insieme a carte o a tombola, oppure si va ad assistere alla sopracitata festività del “Cicidda r’Oru” o ad altri eventi natalizi che si tengono nei limitrofi centri.

La Processione di “Gesù Bambino” – “Cicidda r’Oru”

Nel pomeriggio del 25 Dicembre, la Chiesa di San Bartolomeo comincia a riempirsi di devoti che, assisteranno alla Messa pomeridiana delle ore 17.15 circa. Dopo questa funzione cominciano i preparativi per l’imminente Processione di “Gesù Bambino”.

Alle ore 18.30 circa, le campane della Chiesa di San Bartolomeo annunziano l’uscita in Processione del simulacro di “Gesù Bambino” noto come “Cicidda r’Oru”.

La statua, posta sull’urna argentea di “San Bartolomeo”, viene condotta in corteo per le vie del centro storico sciclitano seguita da molti devoti, nonché dai membri dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso e ovviamente dalla banda musicale.

La processione percorrerà la Via San Bartolomeo arrivando presso la Piazza Italia imboccando la Via Nazionale fino alla Piazza Busacca, da cui si immette lungo la Via Santa Maria la Nova arrivando nei pressi dell’omonima chiesa; il corteo ritorna presso Piazza Busacca risalendo il tratto settentrionale di Via Nazionale raggiungendo Via San Nicolò, imboccando da qui il Corso Umberto I scendendo verso il Largo Gramsci, facendo quindi ritorno presso la Piazza Italia; il corteo imbocca nuovamente Via San Bartolomeo arrivando presso il sagrato della chiesa.

Prima del rientro in chiesa, uno stupendo spettacolo pirotecnico saluterà l’arrivo del simulacro di “Gesù Bambino”.

Dopo i fuochi, l’urna con sopra la statua di “Gesù Bambino” entra presso la Chiesa di San Bartolomeo sancendo così la fine di questa sentita festività facente parte del periodo natalizio sciclitano. 

I Presepi Viventi di Scicli

Presso la città di Scicli, durante il periodo natalizio si tiene il caratteristico “Presepe Vivente”, ossia la rappresentazione scenica della “Nascita di Cristo” che viene inscenata presso la Cava di San Guglielmo (dietro la Chiesa di Santa Maria la Nova). Esso è curato dall’associazione “Amici del Presepe” e viene organizzato di solito nei giorni del 26 Dicembre e del 6 Gennaio.

Questo interessante Presepe Vivente, in cui vengono inscenati vari episodi riguardanti la “Nascita di Cristo”, a cui fanno da contorno la rappresentazione della vita quotidiana e lavorativa dell’antica città sciclitana, inscenata da figuranti con costumi d’epoca. Alle varie “botteghe” in cui si svolge tutto ciò, fa capo la scena della “Natività” in cui vi sono le figure della “Madonna”, di “San Giuseppe” e ovviamente di “Gesù Bambino” oltre a quelle dei “pastori” e dei “Re Magi”.

Per accedere al Presepe Vivente bisogna effettuare un ticket d’ingresso al costo di 1 euro, per informazioni più dettagliate bisogna telefonare al numero + 39 338 183 6273.

Un altro interessante Presepe Vivente viene organizzato dalla Parrocchia del Santissimo Salvatore presso il sagrato dell’omonima chiesa posta presso il Villaggio Jungi (Viale 1 Maggio). Anche qui vi sono figuranti in costume che rappresentano la “Nascita di Cristo” che, nello spazio retrostante alla chiesa, danno vita ad arti e mestieri antichi, che fanno da contorno alla “capanna” in cui viene inscenata appunto la “Natività di Cristo”.

Questo Presepe si tiene di solito il 26 Dicembre e il 6 Gennaio, per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa del Santissimo Salvatore.

Il Capodanno, l’Epifania e la conclusione del periodo natalizio sciclitano

Passata la solennità del “Santo Natale”, Scicli si appresta a celebrare il “Capodanno” con vari eventi che si tengono all’interno della città e presso le sue frazioni la notte tra il 31 Dicembre e l’1 Gennaio; uno dei più noti di essi è il “veglione” organizzato presso il Palazzo Busacca dalla Pro Loco di Scicli.

Di solito però la “Vigilia di Capodanno” viene trascorsa così come quella di Natale invitando a cena amici e parenti (degustando ovviamente vari piatti tipici tradizionali), e trascorrendo il resto della serata in allegria in attesa della mezzanotte coincidente con l’inizio del nuovo anno, il cui arrivo viene celebrato con accensioni di fuochi artificiali e con vari “brindisi”. La nottata verrà passata in compagnia giocando a carte o a tombola, o presso i vari locali sciclitani o dei centri limitrofi.

La giornata dell’1 Gennaio (giorno di Capodanno) verrà passata sempre in compagnia o giocando tutti insieme, oppure trascorrendo il resto della medesima presso alcuni centri limitrofi dove si tengono Presepi Viventi ed eventi di vario tipo.

Il periodo natalizio termina il 6 Gennaio con la solennità dell’Epifania, in cui oltre all’ultima rappresentazione del “Presepe Vivente” di Scicli, si tengono anche vari eventi per bambini con cui si concludono le festività legate al “Santo Natale”.

Per informazioni più dettagliate sul Natale Sciclitano visitate il sito web www.ilovescicli.it e le pagine facebook Chiesa Madre di Sant’Ignazio di Loyola – Chiesa San Bartolomeo e “Scicli in Festa e Dintorni”.

Natale a Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri

Anche presso le frazioni marittime sciclitane di Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri si tengono vari eventi natalizi, organizzati in gran parte dalle locali parrocchie. Ovviamente anche qui sono presenti varie decorazioni natalizie, e la produzione dei sopracitati piatti tipici è ampiamente diffusa.

In queste tre località si tengono vari spettacoli ed eventi per bambini, in concomitanza con i riti popolari e religiosi legati alla festività del Natale, questi ultimi comprendenti le preghiere della “Novena” tra il 15 e il 24 Dicembre, e la Messa notturna celebrata la notte che precede la giornata del 25 Dicembre.

Anche qui la Vigilia di Natale diviene l’occasione per poter festeggiare tutti insieme tra amici e parenti degustando le tipiche preparazioni formate da focacce e dolciumi e passando il resto della serata in compagnia, così come lo è il giorno di Natale. Stessa cosa dicasi anche per le celebrazioni del “Capodanno”, la cui Vigilia viene trascorsa in compagnia attendendo lo scoccare della mezzanotte coincidente con l’inizio del nuovo anno (salutato sempre con brindisi e accensioni pirotecniche).

Il periodo natalizio termina ovviamente il 6 Gennaio con la solennità dell’Epifania, in cui si tengono eventi di vario tipo.

Per saperne di più visitate le pagine facebook delle Chiese di Santa Caterina (Donnalucata), del Cuore Immacolato di Maria (Cava d’Aliga) e di Santa Maria delle Grazie (Sampieri).

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