Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Catacombe della Larderia

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Catacombe della Larderia

(zona soggetta al biglietto di ingresso dell’area archeologica di Cava d’Ispica Nord)

  • Indicazioni stradali da Ispica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Rosolini per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

Il sito archeologico delle “Catacombe della Larderia”, posto in territorio di Modica, è il più noto dell’area archeologica di “Cava d’Ispica Nord”.

Si tratta del sito rupestre di tipo funerario più grande ed importante dell’area di Cava d’Ispica comprendente circa 400 tombe scavate all’interno di tre gallerie, le quali formano il sito rupestre di tipo ipogeico più grande ed importante della Cava d’Ispica e della Provincia di Ragusa.

Queste catacombe sono appunto le più estese della Provincia di Ragusa assieme a quelle di “San Marco” poste in territorio ispicese lungo il tratto del Torrente Favara a sudest dello sbocco della Cava d’Ispica, quest’ultime formanti la più vasta necropoli rupestre della provincia ragusana (vedi link “Catacombe di San Marco” nella pagina precedente per saperne di più).

Inoltre le Catacombe della Larderia sono le seconde catacombe paleocristiane “a galleria” per importanza in Sicilia dopo quelle di Siracusa, che si estendono per circa 500 metri quadrati.

A differenza di quelle siracusane poste “sotto” la città, queste presenti nella Cava d’Ispica sono state scavate all’interno di un rilievo di tipo ibleo, e in base a ciò vengono considerate come il più grande “sito ipogeico rupestre” paleocristiano di tipo sepolcrale della Sicilia.

Le Catacombe della Larderia sono collocate a poca distanza dall’ingresso del sito archeologico della zona settentrionale della Cava d’Ispica posto lungo il tratto della S.P. 32 denominato “Cava Ispica – Crocevie – Ciancia”.

Esso lo si raggiunge da Modica tramite le S.P. 32 “Rocciola – Scrofani” (imbocco da Via Risorgimento) e S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” (imbocco da Via San Marco), dalla città di Ispica tramite la SS 115 “Ispica – Modica” andando in direzione “Cava d’Ispica” lungo la “Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia”, e da Rosolini tramite la S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Grotticelli” (imbocco da Via Sant’Alessandra andando in direzione Modica).

In ogni caso seguiamo le indicazioni per la Cava d’Ispica, arrivando presso l’ingresso principale dell’area archeologica.

Varcando il cancello vicino al bar – tabacchi posto lungo la sponda est della cava (ovviamente muniti dell’apposito biglietto di ingresso), entriamo all’interno dell’area archeologica di Cava d’Ispica Nord, e a pochi metri troviamo l’ingresso delle catacombe.

Il toponimo “Larderia” con queste catacombe sono conosciute, deriverebbe da un toponimo di origine greca.

La costruzione di queste catacombe risalirebbe al periodo tra i secoli IV (301 – 400) e V (401 – 500) d.C.

Le Catacombe della Larderia, che dovevano trovarsi all’interno dell’insediamento denominato “Tyracina”, sono state studiate da molti archeologi, tra cui Paolo Orsi, che le visitò e le studiò nei primi anni del 1900.

Negli anni 1980 tramite una seconda campagna di studi archeologici vennero scoperti vari reperti posti all’interno di loculi inesplorati in cui sono stati rinvenuti dei resti umani (frammenti ossei tumulati all’interno del cimitero di Modica), comportando la completa “pulizia” e l’invio di reperti (tra cui un’antica lanterna in ceramica) presso i musei locali per essere studiati.

Varcato l’ingresso del sito cimiteriale, troviamo un vestibolo che ci conduce all’imbocco delle tre gallerie che compongono le catacombe.

Esse sono note come “Gallerie A, B e C”.

Le gallerie presentano varie nicchie sepolcrali ubicate lungo le pareti e sulla pavimentazione; queste ultime rendono difficoltosa la visita a piedi per chi volesse avventurarsi all’interno dei corridoi del sito cimiteriale.


L’interno delle Catacombe della Larderia.

La “Galleria A” è quella centrale ed è la più lunga delle Catacombe della Larderia, interamente ricoperta da tombe di varie misure disposte in nicchie parietali poste sulle pareti alla nostra destra e alla nostra sinistra, mentre la pavimentazione presenta fosse sepolcrali.

Andando più avanti troviamo sepolcri ad arcosolio (di forma arcuata) appartenenti a ceti medio – alti (mentre quelli a nicchia squadrata erano quelli per la gente “comune”), mentre alla fine del cunicolo vi sono pochi sepolcri (molto probabilmente la galleria era in fase di scavo).

Al centro vi è una grande camera (le cui pareti presentano grandi arcosoli sepolcrali) in cui sono posti monumentali sepolcri a “baldacchino” interamente scavati nella roccia, appartenenti forse ad esponenti della comunità ecclesiastica dell’antica “Tyracina”.

La “Galleria B” è ubicata a destra di quella centrale (zona meridionale delle catacombe), e come questa presenta tombe sulle pareti e sulla pavimentazione.

Al termine del corridoio sono posti arcosoli e una piccola tomba a baldacchino.

La “Galleria C”, posta a sinistra di quella centrale (zona settentrionale del sito cimiteriale) è la più piccola ma la più “piena” di tombe di vario tipo essendo composta da sepolcri rettangolari, ad arcosolio e da una tomba a baldacchino.

Qui è posta l’unica figura affrescata della catacomba, un’iscrizione raffigurante una “Croce”.

Va detto infine che presso le Catacombe della Larderia sono stati rinvenuti vari reperti esposti al Museo Civico “Franco Libero Belgiorno” di Modica, tra cui frammenti ceramici e resti di iscrizioni funerarie.

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