*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Cava Lavinaro e Necropoli

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Cava Lavinaro e Necropoli
(Area iblea di Cava Lavinaro – Gisirella, Necropoli di Cava Lavinaro – Rifugio Scirocco)

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Descrizione generale

A sud dell’area iblea di Cava d’Ispica Nord nota come “Pernamazzoni”, a sudest dell’altopiano di  Contrada Gisirella è ubicata la piccola ma interessante Cava Lavinaro.

Questa cavità che affluisce presso il tratto della Cava d’Ispica che solca l’area di confine tra i territori di Modica, Ispica e Rosolini.

Essa è raggiungibile da Modica, Ispica e Rosolini (mediante S.P. 32 – SP. 109, SS 115 e S.P. 27) dalla traversa che dal tratto della S.P. 32 denominato “Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia” (raggiungibile dalla SS 115 “Ispica – Modica” andando in direzione “Cava d’Ispica”) conduce al Rifugio Pernamazzoni (strada contraddistinta da un edificio residenziale con un’ampia veranda, vedi link “Area iblea di Contrada Pernamazzoni – Gisirella” per saperne di più) per quanto riguarda il suo fondo cava (dal rifugio bisogna scendere a sud verso la confluenza con la Cava d’Ispica).

L’area sommitale di Cava Lavinaro è raggiungibile dalla Traversa Pernamazzoni e dalla S.C. “Calicantone – Scale Piane” i cui imbocchi sono posti sulla “Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia”, essendo rispettivamente delimitati da un’abitazione con verandina e dalla rotatoria con la S.P. 109 “Musebbi – Calicantone” (quest’ultima raggiungibile dalla SS 115 per Ispica in Contrada Michelica andando in direzione “Contrada Musebbi”), proseguendo in direzione est.

Dalla “Traversa Pernamazzoni”, appena arriviamo all’imbocco del sentiero che conduce all’omonimo rifugio, percorriamo la strada alla nostra destra andando verso sudest, raggiungendo così le pareti nord della cava e il sentiero che conduce di fatto al limitrofo fondo della Cava d’Ispica da cui possiamo raggiungere la confluenza con la Cava Lavinaro (posta a sudovest del “Rifugio Pernamazzoni”) .

Dalla S.C. “Calicantone – Scale Piane” imbocchiamo la prima strada alla nostra sinistra (venendo dalla S.P. 32) oltrepassando il tratto iniziale della cavità, proseguendo poi verso nordest andando in direzione della struttura ricettiva “Respiro” (ex “Club House Le Sorgenti”) nei pressi del sito archeologico del Castello Sicano, a nord del quale è posta la rupe da cui si può ammirare dall’alto la confluenza tra la Cava d’Ispica e la Cava Lavinaro.

La Cava Lavinaro rappresenta il secondo sito archeologico più antico della Cava d’Ispica per importanza dopo l’area di Baravitalla, che a differenza di quest’ultimo è ancora poco conosciuto e scarsamente antropizzato.

In questa piccola cavità iblea  è posto un vasto sito rupestre di tipo funerario comprendente tombe  rupestri risalenti al periodo della “Civiltà di Castelluccio” (2300 – 1700 a.C.).

Vi sono sepolcri simili alla “Tomba del Principe” di Baravitalla, caratterizzati da nicchie delimitate da pilastri scavate nella roccia, conducenti all’interno dei sepolcri rupestri.

Vi sono anche varie tombe “a forno” del medesimo periodo.

I siti più “moderni” riguardano invece ipogei sepolcrali di epoca bizantina, i quali risultano formati da catacombe provviste di loculi rupestri scavati nella roccia, a cui si aggiungono tombe a fossa.

Il tutto risulta dislocato a più livelli lungo le pareti della cavità.

Vi sono anche nicchie sepolcrali ad arcosolio, sempre scavate nella roccia.

Il fondo della Cava Lavinaro, che come detto in precedenza è raggiungibile dall’area di Pernamazzoni, si presenta colmo di piante spontanee che formano una folta vegetazione a macchia mediterranea.

Se si ha intenzione di ammirare la Cava Lavinaro dall’alto dalle aree di Pernamazzoni, Gisirella e Castello Sicano, possiamo inoltre godere di un’ottima vista panoramica su gran parte della Cava d’Ispica e delle limitrofe aree iblee.

Va detto infine che nei pressi della confluenza tra la Cava Lavinaro e la Cava d’Ispica è posto il “Rifugio Scirocco”, un caseggiato rurale curato dall’associazione naturalistica “Sicilia in Cammino”, che è divenuto sede di una importante struttura ricettiva utilizzata dagli escursionisti che visitano la cavità iblea.

Per saperne di più visita il sito web www.siciliaincammino.it e la pagina facebook del Rifugio Scirocco.

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