Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Chiesa Rupestre di Santa Maria

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Chiesa Rupestre di Santa Maria

(zona soggetta al biglietto di ingresso dell’area archeologica di Cava d’Ispica Nord)

  • Indicazioni stradali da Ispica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Rosolini per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

La Chiesa Rupestre di Santa Maria, posta all’interno dell’area archeologica di Cava d’Ispica Nord facente parte del territorio di Modica, è uno dei più interessanti luoghi sacri del periodo alto medievale presenti all’interno della cavità iblea.

Essa è raggiungibile dal sentiero principale dell’area archeologica, il cui ingresso lo si raggiunge da Modica dalle S.P. 32 “Rocciola – Scrofani” (imbocco da Via Risorgimento) e S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” (imbocco da Via San Marco), dalla città di Ispica tramite la SS 115 “Ispica – Modica” andando in direzione “Cava d’Ispica” lungo la “Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia”, e da Rosolini percorrendo la S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Grotticelli” (imbocco da Via Sant’Alessandra andando in direzione Modica).

Dall’ingresso dell’area archeologica di “Cava d’Ispica Nord”, seguiamo quindi il sentiero principale da cui raggiungiamo le Catacombe del Camposanto, nei pressi delle quali sono posti i ruderi della Chiesa Rupestre di Santa Maria.

Si tratta di un oratorio rupestre di epoca alto medievale denominato anche “Grotta di Santa Maria”, che risulta collocato al centro di un vasto abitato rupestre formato da “case – grotta”, di cui quello più cospicuo è rappresentato dalle adiacenti “Grotte Cadute”.


La Chiesa Rupestre di Santa Maria.

Questa chiesa comprende un’aula ubicata all’interno di una caverna ormai quasi del tutto scoperchiata in seguito ad una frana (avvenuta durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693?), a seguito della quale cui crollò anche il presbiterio dell’edificio sacro.

Di essa rimane l’atrio e quella che viene indicata come l’abitazione del canonico, raggiungibile da una scala intagliata nella pietra.

Nelle pareti vi sono tracce di affreschi che raffigurano “Santa Margherita Martire”, una “Madonna col Bambino” (che da il nome alla grotta) e un “Crocifisso”.

Quest’ultimo è il dipinto più rappresentativo poiché sembrerebbe di epoca basso medievale, comprendente anche tracce di iscrizioni in latino.


Particolare degli affreschi della Grotta di Santa Maria.

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