*Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Area iblea di Contrada Grotticelli – Finocchiara

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

*Area iblea di Contrada Grotticelli
(Rovine Rupestri delle Contrade Finocchiara e Grotticelli – Grotte Capraria – Chiesa Rupestre di Sant’Isidoro)

  • Indicazioni stradali da Ispica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Rosolini per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

Il breve tratto della “Cava d’Ispica” facente parte della Provincia di Siracusa, più precisamente del territorio comunale di Rosolini, è posto presso l’area delimitata dalla Contrada Grotticelli e in parte dell’area denominata “Finocchiara”.


Il tratto della Cava di Ispica posto in territorio di Rosolini presso la Contrada Grotticelli.

La Contrada Grotticelli la si può raggiungere dal territorio rosolinese (vedi link “Tratto Rosolinese della Cava d’Ispica” nella sezione di Rosolini per saperne di più) e modicano tramite la S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Grotticelli” che possiamo imboccare da Rosolini (tramite la Via Sant’Alessandra o dalla S.B. 7 “Ristallo – Masicugno” all’altezza del mobilificio “Pulino” sulla SS 115 “Rosolini – Ispica” andando in direzione dell’Eremo di Croce Santa), o da Modica (imboccando la S.P. 32 “Rocciola – Scrofani” andando in direzione “Rosolini”).

Da questa strada raggiungiamo la Contrada Grotticelli:

  • dalla S.P. 48 “Conocchielle – Scorsone” per Ispica in territorio rosolinese (Provincia di Siracusa), il cui imbocco è posto all’altezza di un cartello indicativo per “Modica” (collocato a nord della carreggiata della S.P. 27), dalla quale imbocchiamo una strada provvista di una breve isola spartitraffico posta di fronte al cartello che delimita il confine tra le Province di Ragusa e Siracusa, che oltrepassa la Contrada Scorsone (territorio ispicese) conducendo al margine orientale di Contrada Grotticelli (questa strada la si può raggiungere anche dalla S.S 115 “Ispica – Rosolini” andando in direzione “Contrada Scorsone);
  • dalla S.C. “Finocchiara – Grotticelli” in territorio modicano (Provincia di Ragusa), che imbocchiamo dalla S.P. 34 “Sant’Alessandra – Ispica – Rosolini” (ossia il tratto “ragusano” della suddetta S.P. 27) tramite un bivio posto poco più ad ovest dell’imbocco della suddetta S.P. 48. per Ispica, conducente al vertice ovest di Contrada Grotticelli.

Quest’area è raggiungibile ovviamente anche da Ispica sempre tramite la S.P. 48 “Conocchielle – Scorsone” (imbocco dalla SS 115 “Ispica – Rosolini” andando in direzione “Contrada Scorsone”).

L’area di Contrada Grotticelli, rappresenta appunto un breve “appendice” aretuseo appartenente al comune di Rosolini, che si affaccia sulla Cava d’Ispica, essendo delimitata dalle aree di Scorsone ad est (territorio di Ispica), e di Finocchiara ad ovest (territorio di Modica).

Esso lo si può raggiungere al termine della strada posta tra le Contrade Grotticelli e Scorsone (venendo dalla S.P. 48), arrivando di fronte ad una masseria rurale limitrofa a terrazzamenti agricoli posti a strapiombo su questo tratto della Cava d’Ispica.

Stessa cosa dicasi per quanto riguarda la Contrada Finocchiara, dalla quale dobbiamo seguire il ciglio della cava verso sud. 

L’esplorazione diretta di alcuni siti rupestri di Contrada Grotticelli è piuttosto pericolosa in quanto esso è ubicato a strapiombo sulle pareti della cavità (nonostante la presenza di un antico sentiero scosceso da cui si può tentare di raggiungere il fondo della cava), essendo ovviamente consigliata ad esperti in speleologia, alpinismo o canyoning.

Uno di questi è rappresentato da una moltitudine di caverne note come “Grotte della Capraria”, che formavano un interessante sistema abitativo rupestre di epoca bizantina posto nel versante sudorientale della Contrada Grotticelli.

L’area è raggiungibile dalla suddetta traversa posta lungo la S.P. 48, che termina presso un caseggiato rurale denominato “Casa Favi”, a meridione del quale si può tentare di raggiungere i sottostanti terrazzamenti tramite una breve mulattiera.

In questa zona, comincia a dipanarsi l’abitato rupestre delle Grotte della Capraria formato da varie caverne.

Raggiungere da qui le grotte è praticamente impossibile, e si consiglia di utilizzare il sentiero che dalla Contrada Scale Piane scende verso il fondo della cava, posto alla fine della S.C. “Calicantone – Scale Piane” il cui imbocco è posto lungo la seconda rotatoria della “Via Cava Ispica – Crocevie – Cianca” a sud dell’ingresso principale dell’area archeologica (vedi sezione “Area iblea di Contrada Scale Piane – Grotte Giardina – Convento Rupestre di Cava d’Ispica” per sapere come raggiungerlo).

Dal fondo della cava, ci dirigiamo poi verso la parete nord della cavità, in cui vi è un’area crivellata da varie fessure di forma rettangolare che compongono appunto il sito delle Grotte della Capraria.

Esso rappresa un complesso rupestre più o meno simile ai cosiddetti “Dieri”, di cui vi sono vari esempi posti lungo la Cava d’Ispica (Dieri di Cava d’Ispica sotto il Castello Sicano, Grotte Giardina e Convento Rupestre in Contrada Scale Piane), composti da caverne collegate da cunicoli e scale interne interamente scavate nella roccia, illuminate dalle suddette fessure che fungono appunto da “finestra”.

Non si sa con certezza se il sito della Capraria sia “gemello” del prospiciente “Convento Rupestre” con annesso il presunto “Sacello di Sant’Alessandra”, ma durante un’esplorazione pare sia stato rinvenuto quello che sembra essere un “oratorio” di epoca bizantina posto all’interno di una caverna, al cui interno vi sono delle figure a forma di “Croce”.

Più a nord, lungo il confine tra i territori di Modica e Rosolini, delimitato in parte dalla S.C. “Finocchiara – Grotticelli”, è posta l’area denominata in dialetto “U Vignali ri Santu Siroru” ossia “Il Vignale di Sant’Isidoro”, nel quale è posta la presunta chiesa rupestre di epoca bizantina, consacrata a “Sant’Isidoro”.

Essa è posta a margine di un caseggiato denominato “Case Galfo” (posto al termine della suddetta strada), dietro il quale comincia un sentiero che conduce ad un terrazzamento che si affaccia sulla limitrofa cavità (area prospicente alle Contrade Pernamazzoni e Calicantone).

Da qui inizia un sentiero piuttosto impraticabile, che conduce sempre al fondo della Cava d’Ispica costeggiando i limitrofi terrazzamenti.

A sud delle Case Galfo, vi sono dei terrazzamenti in cui è posto il sito rupestre della Chiesa di Sant’Isidoro.

Essa è composta da circa tre ambienti ipogeici, di cui quello più grande è chiaramente la sede del suddetto oratorio, all’interno del quale vi sono nicchie votive con minime tracce di affreschi, e resti di Altari di cui uno formato da pietre “a secco”.

Gli altri due ipogei, con molta probabilità formavano un “eremo” assieme alla limitrofa chiesa.

Nei pressi di quest’area, sono poste varie tombe rupestri di epoca neolitica scavate nella roccia, di cui alcune di esse aventi i prospetti devastati a causa di varie manomissioni.

Le caverne ospitanti la Chiesa Rupestre di Sant’Isidoro e le limitrofe tombe, sono state chiaramente utilizzate in epoche relativamente recenti come stalle rupestri.

Infine, dalle limitrofe alture delle Contrade Grotticelli e Finocchiara, possiamo ammirare un ottimo panorama della Cava d’Ispica e delle aree adiacenti ad essa.

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