Area Archeologica “Cava d’Ispica”, Mulino ad Acqua “Cavallo” di Cava d’Ispica e Museo Antropologico

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Area Archeologica

“Cava d’Ispica”
(Territori di Ispica, Modica e Rosolini)

Mulino ad Acqua “Cavallo” di Cava d’Ispica e Museo Antropologico

(zona soggetta al pagamento del biglietto di ingresso)

  • Indicazioni stradali da Ispica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;
  • Indicazioni stradali da Rosolini per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

Il Mulino ad Acqua “Cavallo” di Cava d’Ispica, è attualmente l’unico impianto molitorio funzionante di tutta la cavità iblea, situato a poca distanza dall’area archeologica principale di Cava d’Ispica Nord in territorio modicano.

Esso è raggiungibile da Modica dalla S.P. 32 “Rocciola – Scrofani” (imbocco da Via Risorgimento) o dalla S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” (imbocco da Via San Marco), da Ispica dalla SS 115 “Ispica – Modica” imboccando il tratto della S.P. 32 denominato “Via Cava d’Ispica – Crocevie – Ciancia” (in direzione “Cava d’Ispica”), e da Rosolini tramite la S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Grotticelli” (imbocco da Via Sant’Alessandra andando in direzione di Modica).

In ogni caso, seguiamo la segnaletica “Mulino ad Acqua – Museo in Grotte” raggiungendo la Via Cava Ispica – Crocevie – Ciancia all’altezza dell’ingresso dell’area archeologica.

Seguendo sempre la medesima segnaletica, imbocchiamo una traversa dalla quale raggiungiamo uno spiazzale da cui inizia un sentiero che, andando verso nord conduce ai siti rupestri di Grotta della Signora, Grotta dei Santi e della Tomba del Principe di Baravitalla.

A poca distanza, lungo la sponda dell’ormai secco Torrente Favara (o Busaitone o Pernamazzoni che dir si voglia), troviamo un caseggiato rurale settecentesco che ospita al suo interno un impianto molitorio ad acqua denominato “Mulino Cavallo”, utilizzato un tempo per la molitura dei cereali.

Esso è l’unico del suo genere ancora funzionante posto all’interno della Provincia di Ragusa, oltre ad esserne uno dei pochi in attività in Sicilia sudorientale assieme al Mulino Santa Lucia di Palazzolo Acreide (in Provincia di Siracusa).

L’edificio, assieme agli impianti molitori noti come “Mulino Pernamazzoni”, “Mulino Infante” e “Mulino dei Tre Ladroni”, fa parte dei cosiddetti “Mulini di Cava d’Ispica”.

Il mulino è ubicato all’interno di un casale che appartenne in principio alla famiglia Cavallo (di cui porta ancora il nome), passando poi alla famiglia Cerruto che lo ha preservato, producendo farina di frumento fino al 1956.

Il mulino venne poi restaurato ospitando un sito museale di tipo antropologico, la cui attrazione è proprio il “palmento” posto all’interno dell’edificio principale.

Esso è formato da una grossa macina di pietra con cui si macinavano i cereali (in prevalenza frumento), azionata da una ruota azionata dalla forza motrice delle acque proveniente da limitrofe sorgenti sotterranee.

In principio il mulino sfruttava le acque del torrente che scorreva nella limitrofa Cava d’Ispica.

Sia il palmento che la ruota che lo aziona sono visitabili.

In prossimità del mulino, vi è il museo antropologico collocato all’interno di un’antica “casa – grotta” formata da stanze scavate nella roccia.

Qui sono esposti molti oggetti utilizzati un tempo dai contadini locali, a cui si aggiunge un antico telaio impiegato per la tessitura dei tessuti.

Possiamo visitare inoltre l’alloggio del mugnaio del mulino, la stalla e i magazzini e il lavatoio, oltre ad un’esposizione di concrezioni rupestri di tipo carsico quali stalattiti e stalagmiti provenienti da grotte limitrofe.

All’esterno è posto un grande giardino con cascatelle artificiali, dotato di punto ristoro e di un’area picnic.

La visita al mulino e al suo attiguo museo è possibile tramite il pagamento di un biglietto, che però non comprende la visita ai limitrofi siti archeologici di Cava d’Ispica Nord.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.cavallodispica.it.

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