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Frigintini
(Frazione di Modica)
*Area iblea di Contrada Calanchi – San Vito
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Descrizione generale
Il tratto orientale della “Via Calanchi”, o per meglio dire della S.P. 23 “Ragusa Ibla – Noto II tratto” (raggiungibile da Frigintini andando in direzione della città netina), solca l’area iblea nota appunto come “Contrada Calanchi”.
Questa zona rappresenta la cuspide sudorientale dell’abitato di Frigintini, che ad est si affaccia su uno sperone prospiciente al tratto iniziale del Torrente Prainito.
A meridione l’area è delimitata dalla Contrada San Vito, raggiungibile dalla “Via Calanchi – Ponte San Vito” andando in direzione della struttura ricettiva “Le Due Palme”.
Quest’area è lambita dal corso d’acqua nota come “Lavinaro Polara”, che va ad alimentare a sudest l’interessante Cava Palombieri.
Inoltre in questa zona troviamo l’ottocentesca “Villa Colombo”, oggi sede di un agriturismo.
In Contrada San Vito possiamo inoltre ammirare vari appezzamenti di terreno contraddistinti dalla presenza di secolari alberi di olivo e carrubo, delimitati da muri a secco.
Più ad est della “Via Calanchi – Ponte San Vito”, lungo la S.P. 23 troviamo l’imbocco della S.C. “Calanchi – Favarotta”, strada che costeggia una serie di villette residenziali conducendo su un rilievo posto tra il Torrente Prainito e il piccolo corso d’acqua noto come “Favarottella”.
Questa stradina, che si va a collegare alla S.P. 17 “Favarotta – Ritillini” in territorio di Rosolini (al confine con la Provincia di Siracusa), costeggia la vera e propria “area iblea” di Contrada Calanchi.
Questa zona, presenta vari terrazzamenti delimitati anch’essi da costruzioni rurali e muri a secco, in cui sono presenti grossi alberi secolari di carrubo.
Lungo le limitrofe aree di Favarotta e Favarottella vi sono diversi siti archeologici di tipo rupestre, che formano varie necropoli risalenti alle epoche protostoriche e alto medievali (vedi link “Cava del Torrente Prainito – Tratto modicano” nella pagina precedente per saperne di più).