Homepage – Il Ragusano – Modica – Frigintini – Territorio ibleo – Area iblea C.da Gianforma
Frigintini
(Frazione di Modica)
*Area iblea di Contrada Gianforma
(Campanella – Martisiello – San Giuseppe – Marchesello – Pesciarello – Fegotto)
- Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;
- Indicazioni stradali da Frigintini per ingrandire la mappa clicca qui;
Descrizione generale
La Contrada Gianforma, che tra l’altro va a formare un quartiere di Frigintini, è una vasta area iblea ad alta valenza paesaggistica e naturalistica, che comprende gran parte del territorio a nord della suddetta frazione modicana (fatta esclusione della Contrada Margione collocata a nordest).
Essa è raggiungibile dal centro urbano frigintinese tramite la Via Comunale “Frigintini – Gianforma – Ponte Margione” (la strada principale di Frigintini), e dalla Via Gianforma Margione (imbocco ad est di Piazza Carmelo Ottaviano).
L’area iblea di Contrada Gianforma forma un vasto altopiano, il quale a settentrione va a delimitare la cavità iblea dove scorre il Fiume Tellesimo, nota come “Cava Utilissima”.
La cuspide meridionale di questa vasta area, delimitata dalla Via Gianforma – Margione, comprende le aree iblee delle Contrade Campanella e Martisiello, in cui tra l’altro sono poste rispettivamente le Chiese della Sacra Famiglia e di San Giuseppe Lavoratore.
La Contrada Campanella, solcata dal tratto occidentale della Via Gianforma – Margione, si presenta piuttosto antropizzata, affacciandosi sul versante nord della Cava Cucco (nella quale scorre il tratto settentrionale del Torrente Prainito), presentando costruzioni residenziali e edifici fondiari (frantoi), delimitati da campi coltivati ad oliveto racchiusi da muri a secco.
La Contrada Martisiello è posta tra il tratto orientale della Via Gianforma – Margione (che conduce a quest’ultima contrada presso l’autodemolizione “Cicero”) e la “Vanella 185”, il cui imbocco è posto poco più a nordest della moderna Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (alla nostra sinistra venendo dal centro urbano principale di Frigintini).
Qui vi sono campi coltivati posti su brevi terrazzamenti collinari, delimitati da muri a secco in cui sono presenti alberi di olivo e mandorlo.
A meridione della Contrada Martisiello vi è l’imbocco della S.C. “Saitta – Martisiello” che si collega alla S.P. 23 “Ragusa Ibla – Noto II tratto” per Noto e Rosolini.
Inoltre presso le Contrade Campanella e Martisiello, troviamo grossi alberi di carrubo secolari.
L’area settentrionale di Gianforma è raggiungibile dalla Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione, attraversando le Contrade San Giuseppe e Marchesello (o Marchisello), poste rispettivamente ad est e ad ovest.
La Contrada San Giuseppe è posta a nord del centro urbano frigintinese, ed è raggiungibile dalla Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione dalla stretta traversa sterraya nota come “Vanella 196” (posta alla nostra destra venendo da sud).
Questa contrada è contraddistinta da dolci rilievi collinari delimitati da terrazzamenti, i quali recano secolari alberi di olivo e carrubo.
Sono molto interessanti le piccole masserie rurali (tuttora abitate ed utilizzate), poste all’interno di questa contrada.
La Contrada Marchesello la si raggiunge dal bivio tra la Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione e la 107 “Marchesello – Balata” (dalla quale si raggiungono le aree di Barco e Balata di Modica), andando in direzione di quest’ultima seguendo le indicazioni per Giarratana e San Giacomo.
Questa contrada la si può raggiungere direttamente da Frigintini dalla strada a nordovest di Piazza Carmelo Ottaviano, oppure dalla “Vanella 179” (posta di fronte al concessionario “Di Raimondo”).
L’area di Marchesello risulta delimitata ad occidente dalla Cava Calamezzana, cavità che si immette più a nord nella cosiddetta “Cava dei Servi” nella quale scorre il tratto iniziale del Fiume Tellesimo.
La presenza di alberi secolari di olivo e carrubo è predominante, ma vanno ammirati anche le masserie e i limitrofi terrazzamenti.
Da qui, raggiungiamo a settentrione l’area iblea di Contrada Pesciarello, dove vi è un interessante sentiero che conduce all’ingresso della Cava dei Servi.
L’imbocco di questo sentiero è posto sulla S.P. 107 “Marchesello – Balata”, immediatamente ad est del tornante che precede il viadotto sulla Cava Calamezzana.
Questo sentiero attraversa un folto bosco demaniale formato prevalentemente da alberi di conifere, posto sull’altopiano di Contrada Pesciarello, che si frappone tra il tratto nord della Cava Calamezzana ad occidente, e il Fiume Tellesimo che a nordest scorre all’interno della “Cava dei Servi”.
A nordest dell’area di Gianforma è posta infine la Contrada Fegotto, che raggiungiamo sempre dalla Via Frigintini – Gianforma – Margione andando però in direzione “Noto”.
Da quest’ultima strada, per raggiungere la Contrada Fegotto dobbiamo imboccare alla nostra sinistra le traverse “Vanella 193” (imbocco posto presso un grosso albero di carrubo), o “Vanella 192” (il cui imbocco è posto prima del tornante ad ovest della Contrada Margione).
Questa contrada costeggia la sponda sud della cava solcata dal Fiume Tellesimo, sulla quale è posto un breve altopiano contraddistinto sempre dalla presenza di vari caseggiati rurali.
Dalla “Vanella 193” raggiungiamo l’area più alta della Contrada Fegotto, in cui oltre a vari terrazzamenti comprendenti sempre secolari olivi e carrubi, vi sono posti vari edifici abitativi e masserie rurali.
Dalla “Vanella 192”, raggiungiamo il vertice settentrionale della contrada, presso il quale è posta una grande masseria che ospita una comunità religiosa nota come “Oasi Madonna del Sorriso”, a nord della quale vi è un interessante sentiero panoramico che si collega all’area di Cava dei Servi (vedi i link nella pagina precedente per saperne di più).
Va detto infine che l’area di Gianforma è una delle più interessanti dal punto di vista agricolo – zootecnico, in cui alla coltivazione di olivi e carrubi, si aggiunge anche quella di ortaggi, cereali e erbai da pascolo.