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Frigintini
(Frazione di Modica)
Area iblea di Contrada Scalonazzo
(Masseria “Case Fratantonio” – Ruderi megalitici)
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Descrizione generale
Dalla “Via Calanchi”, solchiamo da Frigintini il tratto orientale della S.P. 23 “Ragusa Ibla – Noto II tratto” (andando in direzione della città netina) oltrepassando la “Torre Trigona”.
Cominciamo così a costeggiare il vertice nord dell’area iblea di Contrada Scalonazzo.
Lungo la S.P. 23, notiamo alla nostra destra (venendo da Frigintini) l’ingresso di una masseria fortificata nota come “Case Fratantonio”.
Questa masseria di proprietà privata interamente delimitata da muri a secco, possiede un interessante portico d’ingresso sormontato da una torretta campanaria ad apertura arcuata, su cui è adagiata una “Croce” in ferro battuto ai lati della quale sono poste due coppe di pietra.
L’interno dell’edificio che si affaccia nel cosiddetto “Bagghiu” (cortile), reca la residenza rurale, e in adiacenza stalle e magazzini.
Ad est della masseria, vi è una traversa che conduce all’area nordoccidentale della Contrada Scalonazzo, che tramite sentieri delimitati da muri a secco, si collega all’area iblea di Contrada Scrofani – San Michele posta a meridione di Frigintini (vedi link nella pagina precedente per saperne di più).
Dietro la masseria nota come “Case Fratantonio”, vi sono i ruderi di un edificio alto medievale presumibilmente risalenti al periodo “bizantino”, composto da vari blocchi megalitici.
Molto probabilmente questi ruderi appartengono ad un insediamento rurale.
L’area rurale comprende vari terrazzamenti delimitati da muri a secco, in cui sono presenti grossi alberi di olivo e carrubo.
Tornando sulla S.P. 23, arriviamo all’altezza di un ex bar – tabacchi, posto presso l’incrocio tra le S.C. “Saitta – Martisiello” (nord) e “Scalonazzo – Palazzelle” (sud).
Imbocchiamo quest’ultima strada solcando l’interno della Contrada Scalonazzo, caratterizzato da rilievi collinari delimitati da muri a secco.
Qui possiamo ammirare vari caseggiati rurali in stile rustico, e diversi alberi secolari di carrubo e olivo.
Al termine di questa strada raggiungiamo l’area rurale di Contrada Palazzelle, in cui è posta l’omonima “Torre” (vedi sezione principale di Modica per saperne di più).