*Frigintini, Valle del Fiume Tellesimo; Tratto “Margione – Gisira Pagna – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro”

HomepageIl Ragusano – Modica – FrigintiniTerritorio ibleoValle TellesimoTratto Margione – Gisirotta

Frigintini
(Frazione di Modica)

*Valle del Fiume Tellesimo
(Territori di Modica, Ragusa, Rosolini e Noto)

Tratto “Margione – Gisira Pagna – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro”
(Cozzo Margione – Bosco Margione – Cava del Margione – Ponte Cipollone – Gisira Pagna – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro)

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Descrizione generale

L’estremo tratto orientale della Valle del Fiume Tellesimo mediante il quale esso si immette nel Fiume Tellaro, è posto tra le Contrade Margione, Gisira Pagna e Gisirotta.

Esso lo si raggiunge dal centro urbano frigintinese tramite la S.P. 79 “Frigintini – Margione” andando in direzione “Noto”, tramite l’ingresso demaniale posto presso l’area denominata “Ponte Cipollone” (a nord del viadotto sul Fiume Tellesimo).

Il tratto occidentale di quest’area, è compreso tra la confluenza della Cava del Margione col Fiume Tellesimo, e l’ingresso di Ponte Cipollone (da quest’ultimo bisogna dirigersi in direzione nordovest costeggiando il corso del fiume).

In alternativa l’area la si potrebbe raggiungere dal “Bosco Margione” (sentiero posto a nordovest dell’Agriturismo Margione, raggiungibile a sua volta dalla traversa posta a nordest dell’autodemolizione “Cicero” andando in direzione del campo sportivo “Tantillo”), tentando di seguire il corso del fiume verso sudest partendo dal sito in cui è posto il “Mulino Pancari”.

La “Cava del Margione” è una cavità secondaria posta tra i territori di Frigintini (Modica, Provincia di Ragusa) e Rosolini (Provincia di Siracusa), che si immette ad est di Frigintini nel Fiume Tellesimo, suddivisa a sua volta in due rami.

Il ramo meridionale della cava lo si raggiunge da un sentiero posto a nord dell’Agriturismo Iemmolo di Contrada Pezza (sito web agriturismoiemmolo.it), situato sulla S.P. 79.

Il tratto settentrionale invece è raggiungibile seguendo il sentiero ad est dell’Agriturismo Margione, formato da un insieme di caseggiati rurali ottocenteschi (sito web www.agriturismomargione.com), posti a ridosso del rilievo chiamato “Cozzo Margione”.

Le altura limitrofe alla Cava del Margione presentano terrazzamenti agricoli, caseggiati rurali, ruderi formati da blocchi megalitici (presunti insediamenti di epoca altomedievale), e molto probabilmente anche vari siti rupestri (vedi sezione “Area iblea di Contrada Margione” nella pagina principale di Frigintini per saperne di più).

Inoltre, il tratto della cavità in cui scorre il Fiume Tellesimo posto in prossimità della sopracitata area, viene denominato “Cava Margione” (da non confondere con la suddetta omonima cavità).

La Cava del Margione si immette a sudovest nel Fiume Tellesimo, di fronte alla confluenza con il  Vallone della Fera (quest’ultima posta poco più a nord).

Questo tratto del fiume, come detto in precedenza, lo si può costeggiare verso nordovest dall’ingresso di Ponte Cipollone sulla S.P. 79.

Anche esso comprende conche più o meno profonde che formano i cosiddetti “laghetti”, denominati “Urvu Niuru”“Urvu Torru”, “Urvu Funtana” e “Urvu Prisa”.

A settentrione quest’area del Fiume Tellesimo è delimitata dalla Contrada Gisira Pagna, che raggiungiamo dalla  S.P. 79 arrivando al bivio con la S.P. 55 “Noto – Giarratana”.

Si tratta di un’area iblea situata in territorio di Modica, posta su di un altopiano che si frappone tra il Fiume Tellesimo a sud, e il Fiume Tellaro a nord.

Il toponimo della contrada deriva dall’arabo “Jazirah” significante “Isola”, ma con il quale si intende appunto un “promontorio circondato da corsi d’acqua”.

L’area apparteneva un tempo alla nobile famiglia netina dei principi Nicolaci di Villadorata, essendo di conseguenza uno dei loro tanti feudi.

Infatti qui possiamo ammirare:

  • una tenuta feudale ormai diroccata in cui possiamo ammirare stalle e magazzini (che molto probabilmente apparteneneva proprio ai Principi Nicolaci), posta ad ovest dell’incrocio tra le S.P. 79 e S.P. 55;;
  • una masseria fortificata posta poco più a nord della suddetta tenuta, contraddistinta da un portico d’ingresso che conduce al cortile interno (localmente chiamato “Bagghiu” );

Da varie traverse poste a nord della S.P. 55, possiamo raggiungere le sponde meridionali del Fiume Tellaro che lambiscono a nord l’altopiano di Gisira Pagna.

Ad est, lungo la S.P. 55, oltrepassiamo il piccolo ponte sul Fiume Tellaro lungo il confine tra le Province di Ragusa e Siracusa (territorio di Noto).

A sud della Contrada Gisira Pagna, vi è l’ultimo tratto Fiume Tellesimo posto tra le Contrade Taverna a sud, e Gisirotta a nord.

Queste aree le si raggiungono sempre dalla S.P. 79, rispettivamente dalla traversa a sud e a nord del Ponte Cipollone.

L’area di Contrada Taverna confina con le Contrade Pagliarazzi e Ritillini poste in territorio di Rosolini, che un tempo appartenevano ad un feudo di proprietà della famiglia Di Lorenzo dei Marchesi di Castelluccio.

Quest’area è a sua volta solcata a meridione dalla “Cava del Cugno”, anch’essa tributaria del Fiume Tellaro.

La Contrada Gisirotta, il cui toponimo deriva anch’esso dall’arabo “jazirah”, è raggiungibile dalla “Vanella 199” (a nord del Ponte Cipollone), andando in direzione delle aziende agricole “Terre del Tellesimo” e “Puglisi Antonino”.

Le aree di Taverna e Gisirotta, presentano vari edifici rurali e terrazzamenti.

Il letto del Fiume Tellesimo è raggiungibile dall’ingresso di Ponte Cipollone sulla S.P. 79 (poco più a nord dell’omonimo viadotto sul corso d’acqua).

Le acque scorrono all’interno di strette anse incassato all’interno di irte pareti rocciose particolarmente difficili da esplorare, formando varie conche simili a laghetti di medio – alta profondità noti come “Urve”.

Tramite la “Vanella 199” che solca la Contrada Gisirotta, proseguiamo verso sud oltrepassando un casale rurale, raggiungendo un breve altopiano seguendo dei sentieri sterrati andando verso meridione.

Da qui raggiungiamo la confluenza tra i Fiumi Tellesimo e Tellaro.

Essa è incassata all’interno di profonde pareti rocciose, intervallate anche da immissioni da parte di cavità minori di cui citiamo la suddetta “Cava del Cugno” (sudovest) e la Cava del Torrente Ruglio (nordest, che si può raggiungere dalla S.P. 18 “Noto – Giarratana”, vedi link “Valle del Fiume Tellesimo” nella sezione di Rosolini, o “Cava Ruglio” in quella di Noto per saperne di più).

Anche qui sono poste le cosiddette “Urve”, che in questo punto particolare risultano particolarmente popolate da varie specie ittiche di acqua dolce (trote, tinche, anguille, rovelle ecc…).

La confluenza tra i due fiumi funge anche da ottimo punto panoramico su entrambe le cavità, e sulle limitrofe aree iblee.

Il suddetto tratto terminale del Fiume Tellesimo, che comprende la sua confluenza nel Fiume Tellaro, non è assolutamente antropizzato data la conformazione della cavità in cui esso scorre.

Difatti la sua esplorazione è piuttosto pericolosa, essendo di conseguenza altamente sconsigliata a chi ha problemi di salute o psicomotori, e a chi non ha esperienza in torrentismo e canyoning.

Se si ha intenzione di compiere visite ed escursioni presso la sopracitata area, è consigliabile accordarsi con alcune associazioni locali che permettono ciò (per saperne di più visitate i siti web www.kalura.org e www.cairagusa.org).

A meridione dell’immissione del Fiume Tellesimo, il Fiume Tellaro che riceve dal medesimo un consistente apporto idrico, scorrendo all’interno della Provincia di Siracusa lungo l’area a sud di Noto, sfociando infine nel Mare Ionio a meridione delle rovine della città greca di Eloro.

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