*Modica, Area iblea di Contrada Cannizzara Ciancia – Cava Lazzaro

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Modica

*Area iblea di Contrada Cannizzara Ciancia – Cava Lazzaro
(Cannizzara Ciancia – Porta di Ferro – Tratto iniziale “Cava Lazzaro – Cava Grande di Rosolini”)

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Descrizione generale

Ad oriente della Contrada Cannizzara e della sua omonima borgata rurale in cui vi è posta la Colonia Agricola “Grimaldi”, si trova l’area iblea denominata appunto “Cannizzara Ciancia”.

Essa la si raggiunge appunto dalla “Via Cannizzara – Ciancia”, strada che oltrepassa la suddetta borgata, che possiamo imboccare dalla S.P. 113 “Pozzo Cassero – Cava Ispica” (strada raggiungibile dalla S.P. 32 “Rocciola Scrofani” da nord tramite l’incrocio per Noto e Cava d’Ispica proseguendo verso quest’ultima direzione, oppure percorrendo la S.P. 83 “Modica – Cava Ispica” da est andando in direzione “Noto”).

In ogni caso raggiungiamo l’estremo tratto orientale della S.P. 32 “Rocciola – Scrofani” a meridione della Contrada Gorgodaino, posto lungo il confine tra le Province di Ragusa e Siracusa (territorio di Rosolini).

Qui è ubicata la Contrada Cannizzara Ciancia, un’area agricola caratterizzata da terrazzamenti e edifici rurali, dalla quale si origina la cosiddetta “Cava Grande di Rosolini” interessata dallo scorrimento del “Torrente Granati”.

Il ramo più “interno” di questa ampia cavità è denominato “Cava Lazzaro”, ed essa comincia a formarsi dalla località nota come “Porta di Ferro”.

Essa è posta tra l’estremo tratto orientale di Via Cannizzara Ciancia e la S.P. 32 oltrepassante l’area di Gorgodaino ad ovest, la S.B. 38 “Olivella – Cava Lazzaro” che solca la Contrada San Cristoforo all’Ulivella (posta in territorio rosolinese poco più a nordest dell’incrocio tra la S.P. 32 e la Via Cannizzara – Ciancia) a nord, a meridione la S.C. “Cava Ispica – Traversa Serra Pecorelle” (prima traversa alla nostra sinistra venendo da Via Cannizzara – Ciancia) e poco più a sud la S.P 34 “Sant’Alessandra – Ispica – Rosolini” a sud  il cui imbocco è delimitato dalla segnaletica per la cittadina rosolinese.

La sorgente del Torrente Granati di Contrada Porta di Ferro, è posta proprio presso l’incrocio tra la S.P. 32 e la Via Cannizzara – Ciancia, ad est della quale possiamo ammirare il tratto iniziale della Cava Lazzaro.

Attualmente, questa sorgente risulta prosciugata e l’unico scorrimento idrico avviene a seguito di forti precipitazioni.

L’area più interessante di questa cavità è raggiungibile però dal territorio rosolinese, o dalla “Traversa Serra Pecorelle” (il cui imbocco sulla S.P. 32 è posto alla nostra sinistra (venendo da Via Cannizzara – Ciancia in prossimità di un piccolo caseggiato rurale) dalla quale percorriamo vari sentieri alla nostra sinistra, oppure dalla suddetta S.B. 38 “Olivella – Cava Lazzaro” tramite una traversa sterrata posta alla nostra destra.

Presso il versante sud della Cava Lazzaro, possiamo ammirare l’omonima Necropoli rupestre di epoca protostorica, risalente al periodo della cosiddetta “Civiltà di Castelluccio” (periodo tra i secoli 2300 a.C. e 1700 a.C.).

Di tutti i sepolcri scavati nella roccia, il più interessante è denominato “Tomba Orsi” o “Tomba del Principe”.

Si tratta di un sepolcro rupestre, la cui apertura rettangolare è delimitata da otto pilastri (quattro per lato) scavati nella roccia.

Nella limitrofa cava iblea è invece posto un riparo abitativo scavato nella roccia di epoca preistorica, risalente al paleolitico superiore.

Dalle alture della Cava Lazzaro, possiamo ammirare un ottimo panorama delle limitrofe aree iblee.

Va detto infine che ad est della Cava Lazzaro, comincia a delinearsi la vasta “Cava Grande di Rosolini”, comprendente uno dei siti archeologici e naturalistici più interessanti della Provincia di Siracusa, posto a poca distanza dal territorio modicano e dall’area archeologica della Cava d’Ispica (vedi sezione “Rosolini” per saperne di più).

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