*Modica, Area iblea di Contrada Minciucci

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Modica

*Area iblea di Contrada Minciucci
(Masserie “Casa Savarini” e “Casa Ottaviano” – Cava Minciucci e rovine archeologiche)

  • Indicazioni stradali da Modica per ingrandire la mappa clicca qui;

Descrizione generale

La Contrada Minciucci è ubicata nella cuspide sudorientale del territorio ibleo modicano, al confine con il territorio comunale di Ispica.

Essa è solcata dalla SS 115 “Modica – Ispica”, strada che attraversa la piccola ma interessante “Cava Minciucci”, che prima di immettersi a meridione lungo il sistema di cavità formato dalle Cave Martorina, Coda di Lupo e Salvia, funge appunto da “confine” tra i territori comunali modicano e ispicese, rappresentati rispettivamente dalle sponde ovest ed est della cavità.

Questa contrada è posta appunto sul ciglio occidentale della cava, essendo contraddistinta da un breve altopiano delimitato a nordovest dalla Contrada Catanese e a sua volta da una breve cavità che solca quest’ultima (vedi link “Area iblea di Contrada Catanese” nella pagina precedente per saperne di più), a sudovest dalla Contrada Muraglia Mendole (quest’ultima solcata dalla Cava Martorina, a settentrione della località denominata “Zappulla”), e ad oriente (territorio ispicese) dal vasto altopiano di Contrada Crocifia.

L’area collinare di Contrada Minciucci, interamente delimitata da muri a secco che circondano carrubeti e oliveti, presenta interessanti costruzioni rurali che vanno ad alternarsi a moderni edifici, questi ultimi divenuti sede di aziende agricolo – zootecniche.

Tra essi vanno citati la Casa Savarini e la Casa Ottaviano.

La Casa Savarini, è raggiungibile dalla SS 115 seguendo la segnaletica marrone per il B&B Vinciucci imboccando la prima traversa posta ad oriente della S.C. “Crocevie – Catanese – Minciucci”.

Questo edificio è stata costruito nel 1700 su una preesistente torre difensiva simile a quelle poste all’interno dell’intero territorio ibleo modicano, divenendo sede di una masseria rurale.

Dopo vari interventi di restauro, l’edifico oggi ospita al suo interno la suddetta struttura ricettiva.

L’edificio residenziale presenta un interessante portico d’ingresso arcuato, delimitato da eleganti pilastri, avente in sommità da balconi ad apertura rettangolare.

Da qui accediamo all’interessante cortile interno, in cui si affacciano le vecchie stalle e i magazzini della masseria.

Le stanze interne della residenza principale, presentano vari elementi architettonici originari dell’epoca di costruzione

Per saperne di più visita il sito web www.vinciucci.com.

Poco più a sud è posta la Casa Ottaviano, una vasta masseria di proprietà privata che si può raggiungere dalla traversa posta a sud dell’azienda di lavorazione marmi “Romano & Romano” (alla nostra destra sulla SS 115 venendo da Modica), che tra l’altro oltrepassa l’area meridionale del breve vallone che delimita ad occidente la vicina Contrada Catanese, immettendosi appunto lungo la Cava Minciucci.

Essa è un’ampia masseria rurale, provvista sempre di portico d’ingresso che conduce al cortile interno sul quale si affacciano la tenuta abitativa, le stalle e i magazzini.

Ad oggi, questa masseria viene adoperata dai locali agricoltori e pastori.

Ad oriente delle due costruzioni rurali, vi è appunto la breve ma interessante Cava Minciucci.

Questa cavità si origina tra le Contrade Scale Piane (Modica) e Crocifia – Raffararuni (Ispica), scendendo verso sud fino all’immissione con la Cava Martorina.

La cavità la si può raggiungere:

  • dalla suddetta traversa per la Casa Ottaviano per quanto riguarda il tratto meridionale;
  • dalle Contrade Catanese e Scale Piane tramite la S.C. “Scale Piane – Ciavola – Minciucci” (seconda traversa alla nostra destra lungo la S.C. “Crocevie – Catanese – Minciucci” dopo la curva a nord dell’azienda “Gilmac”, vedi sempre il link sulla Contrada Catanese nella pagina precedente per saperne di più) che si collega più a nord con la S.C. “Calicantone – Scale Piane” (e quindi con la Cava d’Ispica), per raggiungerne l’estremo tratto settentrionale.

Si può tentare di costeggiare la cava dal piccolo viadotto posto lungo la SS 115 al centro di un tornante, tenendo conto delle pareti che delimitano la cavità.

Comunque sia, questa cava risulta lambita da pareti relativamente basse, presso le quali sono posti vari terrazzamenti agricoli.

Tenendo conto che, andando verso sud, la cavità comincia ad essere più profonda e quindi difficile da esplorare per chi non è esperto in escursioni o arrampicate.

Lungo le pareti di questa cava sono posti vari siti rupestri, tra cui vanno citate necropoli di varie epoche.

Esse comprendono tombe rupestri di epoca neolitica, e catacombe del periodo tardo romano – bizantino (periodo tra i secoli V – VI d.C.) aventi al loro interno tracce di loculi sepolcrali e arcosoli.

Il gruppo più consistente di tombe rupestri è posto più a valle tra le Cave Martorina e Coda di Lupo, area in cui la cavità comincia appunto ad essere più profonda, di cui un tratto lo si può ammirare anche dalla SS 115 per Ispica.

Volendo questa zona la si potrebbe esplorare provenendo dalla vicina Cava Martorina (vedi sezione “Zappulla” per saperne di più).

Va detto infine che, dalla Contrada Minciucci possiamo ammirare un ottimo panorama delle limitrofe aree iblee solcate dalle suddette cavità.

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